Antonino Cannavacciuolo ha conquistato la tv passo dopo passo. Partito dalle Cucine da Incubo di FoxLife, lo chef è poi approdato in poco tempo in altri format come O Mare Mio, Il Tocco dello Chef e Masterchef Italia: il talent show di Sky Uno che quest’anno ha portato al trionfo il diciottenne Valerio. In occasione della conferenza stampa di chiusura della sesta edizione del programma, abbiamo intervistato lo chef chiedendogli anche qualche piccola curiosità.
Qui di seguito, il video e l’intervista integrale.
Antonino Cannavacciuolo, com’è andata questa rinnovata esperienza a Masterchef? Per il secondo anno giudice…
Bene. Il mio secondo anno, ancora record d’ascolti. Meglio di così non poteva andare. Non so se avete notato ma c’è stato fra noi (giudici, ndr.) un bel rapporto.. anche perché quelle cose non le puoi fingere. Alla fine se non c’è un rapporto vero non accetti certi episodi… Sono nate delle amicizie, anche al di fuori di Masterchef e questo fa bene al programma. E poi, c’è la crescita di tutti perché poi, se negli anni precedenti c’è stato qualche errore interno, lo capisco e questo ti serve per una crescita…
Quest’anno ha vinto Valerio: un ragazzo di soli 18 anni, il vincitore più giovane in assoluto nella storia di Masterchef Italia. A decretare la sua vittoria è stata anche la sua età oppure avete preso in considerazione solo i piatti realizzati?
Beh, dai… Se ti guardi la finale. Anche se non sei del mestiere e guardi i piatti che ha fatto, capisci che la vittoria ci poteva stare anche se erano fatti da un 18enne, un 30enne, un 50enne o un 90enne. Vinceva. Noi (giudici, ndr.) siamo stati bravi a portarlo fino alla fine e a credere in un ragazzo di 18 anni. Alla fine ci ha dato grandi soddisfazioni…
Una curiosità: perché a Masterchef i concorrenti hanno sempre problemi con i dessert?
Durante la finale, io mi sono avvicinato ai giudici e gli ho detto: al posto loro, io inizierei (con la preparazione, ndr.) dei dessert. Il dessert è precisione. Si deve montare, si può smontare… Perciò se lo fai all’inizio, tu hai ancora due ore e mezza. Dissi: fate subito il dessert, portatelo a casa, mettetelo in frigo e poi iniziare a fare il salato. Questo è l’errore che fanno col dessert. Perché poi non c’è più tempo e, alla fine, come ha detto pure Valerio, che ha montato un po’ di cose all’ultimo perché gli si era smontata al crema.
E non dimentichiamo che la pasticceria è fatta di precisione, di pezzature e di tempo. La cucina è diversa: c’è precisione, sì, ma c’è anche estro. Aggiungi, puoi far ritirare, puoi togliere, mettere, insaporire… La pasticceria è diversa. Un consiglio per i futuri concorrenti: partite dal dessert!
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