In attesa di conoscere informazioni ufficiali diramate da Mediaset, sappiamo già con certezza che il nuovo game show di Gerry Scotti - dal titolo Conto alla Rovescia - andrà in onda su Canale5 a partire dal prossimo 18 novembre al posto di Caduta Libera. Quello che però non conosciamo ancora con certezza è il meccanismo di gara che contraddistinguerà questa nuova emissione.
Ebbene grazie all'aiuto di una nostra fedele inviata, possiamo anticiparvi che il format è stato raccontato e spoilerato proprio nelle ultime ore durante il MIP (la "fiera" europea dei format televisivi) proprio da Banijay, la società interazionale a capo di Dry Media (ovvero la società italiana che ha prodotto questo nuovo quiz per Mediaset).
Conto alla Rovescia: come funziona il quiz?
Stando alle immagini e alle informazioni fornite durante uno dei panel, Conto alla Rovescia è un game show che vedere la presenza di sei concorrenti in ogni puntata. In ogni manche, i concorrenti che danno una risposta corretta vedono crescere il loro bottino ma... devono farlo in fretta: a loro insaputa è stato puntato un timer con un tempo limite per ogni manche; le domande passano dalla mano di un concorrente all'altra fino a quando il tempo non scade. Il giocatore che si trova in gioco nel momento in cui il tempo scade viene eliminato. Il concetto è quello del classico gioco da tavolo Passa la Bomba.
Le prime manche hanno questa meccanica fino alla penultima manche: quella del testa a testa fra due concorrenti. Qui il bottino raccolto da entrambi viene ridistribuito e chi riuscirà a raccogliere la fetta più grande verrà eletto campione e potrà accede alla manche finale.
Nella manche finale, il concorrente dovrà rispondere a 20 domande nel minor tempo possibile: secondo dopo secondo il suo montepremi andrà via via riducendosi e, appena avrà risposto correttamente alla ventesima domanda, l'erosione del jackpot si fermerà e sarà conquistato. Se il concorrente perde troppo tempo, la "cagnotta" viene completamente azzerata e il campione torna a casa a mani vuote.
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