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C'è Posta per Te: Organizzazione disabili attacca Maria De Filippi

Al centro della lettera rivolta a Maria De Filippi la richiesta di smetterla coi luoghi comuni sulla Sindrome di Down.

sabato 29 febbraio 2020

/ by Tv Italiana

Giunto oramai alla sua 23esima stagione, C'è Posta per Te si è evoluto nel tempo passando da programma sui sentimenti positivi a show d'intrattenimento sui contrasti. Fra suocere inviperite, corna, scherzi e ricatti a fin di bene, il programma di Maria De Filippi ha visto sempre più spesso il coinvolgimento di ragazzi affetti da sindrome di down; una malattia su cui la padrona di casa di Canale Cinque prova a sdrammatizzare con dei siparietti ad hoc. Ma cosa ne pensano le associazioni di categoria che si occupano di persone diversamente abili? A quanto pare, non sono molto d'accordo...

Sta facendo il giro del web una lettera aperta indirizzata a Maria De Filippi scritta da Special Olympics Italia: una nota organizzazione italiana che si occupa di gare sportive con atleti affetti da varie disabilità. Nella lettera, che vi proponiamo qui in basso, la De Filippi viene redarguita da una responsabile dall'associazione in quanto al conduttrice sarebbe promotrice di cliché e luoghi comuni sulle persone affette da sindrome di down (che spesso vengono ritratti come persone tirchie e dai modi di fare goffi e bambineschi).
Gentile Maria,
dopo la puntata di Sabato sera sento, a nome di Special Olympics, l’esigenza di fare una riflessione con lei e la sua redazione.
[…] La modalità con cui viene trattato il tema vanifica i buoni propositi: cercare di fare simpatia con lo stereotipo della persona con la sindrome di Down “tirchia” ed eterna bambina non fa un buon servizio ad uno spicchio di popolazione che di stereotipi è già piena. Se si volesse utilizzare uno stereotipo, e siamo contrari, si potrebbe utilizzare quello delle persone con la sindrome di Down come grandi e infaticabili lavoratori, come delle persone che si impegnano con tutte le loro forze, per esempio, nei compiti che si affidano loro. Sempre di stereotipi parliamo, ma almeno sarebbe utile per tutte le persone con la sindrome di Down che ad oggi cercano la loro autonomia e dignità con un lavoro.
Special Olympics Italia, inoltre, fa notare come il programma si sia focalizzato solo su ospiti affetti da sindrome di down quasi a voler oscurare gli altri generi di disabilità.

Relativamente al mondo della disabilità, lei invita sempre e solo persone con la sindrome di Down, facendo quasi pensare che la disabilità intellettiva sia solo quella, ma è solo il 5% […] Il rischio è che con messaggi come questi si torni indietro di 30 anni. I progressi portati avanti dalla nostra e dalle altre organizzazioni che si occupano di inclusione delle persone con disabilità intellettiva rischiano di annullarsi vista la grande popolarità delle sue trasmissioni. Il lavoro che giornalmente svolgiamo […] viene vanificato con un intervento in tv di 15 minuti. Perché mentre facilmente può passare un messaggio sbagliato in una trasmissione tanto seguita, il messaggio di inclusione, capacità, valori positivi della diversità, visti i mezzi che abbiamo, fa molta più fatica a passare.
L'organizzazione conclude la sua lettera senza mezze misure:
Ci chiediamo, insieme ai tanti familiari dei nostri atleti che non approvano questa modalità di mettere al centro la persona con disabilità intellettiva ridicolizzando la sua ingenuità, perché non trattare questo tema sempre con leggerezza, ma evitando ogni stereotipo? Perché non raccontare storie di coraggio, forza, amore che potrebbero essere di esempio per tanti?
Le assicuro che […] per le migliaia di persone, genitori, fratelli, sorelle, educatori e noi tutti che giornalmente lottiamo per la dignità delle persone con disabilità intellettive, lo scorso Sabato sera è stato molti un momento di grande inc*zzatura e per altri di mortificazione e tristezza.
 Maria De Filippi risponderà a questo appello?

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