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Sindaco contro Pomeriggio5: 'Volevano denigrare il Sud, rifiutato l'invito'

Un'altra polemica attorno alla terribile linea editoriale di Pomeriggio5: il talk di Barbara D'Urso.

martedì 7 aprile 2020

/ by Tv Italiana

Non dev'essere un mese facile per Barbara D'Urso. Non tanto per la quarantena che siamo tutti costretti a sopportare quanto invece per tutta una serie di polemiche e accuse che stanno piovendo su di lei e le sue trasmissioni. Nelle ultime settimane, Pomeriggio5 e LIVE Non è La D'Urso sono stati accusati di rilanciare fake news, di diffondere consigli pericolosi (come il pulire le zampe dei cani con acqua e candeggina) o la contaminazione in diretta di elementi di un respiratore. Recentemente Barbara D'Urso e alcuni membri del suo staff giornalistico sono persino stati citati in tribunale per diffamazione a mezzo tv. Ma evidentemente la lista non si doveva concludere qui...

Sono moltissime le testate giornalistiche e i telegiornali locali della provincia di Napoli che hanno rilanciato delle forti dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Bacoli in merito ad un suo intervento in tv richiesto proprio dalla redazione di Pomeriggio5, il talk feriale di Barbara D'Urso. 

Il sindaco Josi Gerardo Della Ragione ha spiegato di esser stato invitato nella trasmissione di Canale5 per parlare di un caso isolato avvenuto nella sua città in cui quattro individui hanno infranto la quarantena. Il primo cittadino di Bacoli ha preferito declinare l'invito in tv spiegando che, a detta sua, la richiesta avanzata dalla trasmissione altro non era se non quella di portare in tv una "immagine del Sud che non rispetta le regole"

Strano che in una trasmissione condotta da Barbara D'Urso - una donna che si dice "felicemebte terrona" e che parla del suo "amato Sud" - costruisca siparietti di questo livello...

Qui di seguito, le dichiarazioni del sindaco di Bacoli: 
Ho ricevuto da un noto programma di Canale 5 la richiesta di un’intervista in diretta, questo pomeriggio, per raccontare come Bacoli stesse vivendo l’emergenza Coronavirus. Pensavo volessero conoscere la rete di solidarietà che stiamo mettendo in campo, già da due settimane, per aiutare i più deboli. O evidenziare i tanti provvedimenti restrittivi che abbiamo assunto in città, a difesa della salute pubblica, anche prima ed in contrapposizione al Governo Nazionale. Misure che ci stanno aiutando a contenere il contagio. E invece no. Il focus era dedicato ai quattro irresponsabili che passeggiavano in spiaggia a Miseno (e che abbiamo denunciato e multato). E per raccontare la crisi degli imprenditori balneari. Facendo passare la solita immagine del Sud che non rispetta le regole; del Sud fatto di barbari; del Sud incosciente. Ho quindi ringraziato per l’invito. Ma ho rifiutato. Perché bisogna smetterla di far passare l’idea che Napoli, la Campania ed il Sud siano l’immagine della Pignasecca piena di gente. Basta. Mi sono reso disponibile ad intervenire quando si parlerà del grande cuore di Bacoli; del sacrificio che stanno facendo migliaia di famiglie bacolesi: che rispettano le regole con spiccato senso del dovere. Mi sono reso disponibile ad intervenire quando si parlerà della crisi economica che stanno vivendo gli operai del settore edile, i camerieri, i pizzaioli, i commercianti. Di tutti quei lavoratori che non riescono più a mettere il piatto a tavola. Insieme stiamo scrivendo la storia. Insieme, questa guerra la vinciamo.

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