"Qual è la capitale d'Israele?""Tel Aviv"
"Risposta sbagliata. La capitale d'Israele è Gerusalemme".
Può uno scambio di battute di questo tipo essere l'inizio di una battaglia legale finita per direttissima in tribunale? Sì. Del resto siamo pur sempre in Italia.
È notizia di oggi - 6 agosto 2020 - che la Rai è stata oggetto di un contenzioso legale partito da due associazioni italiane vicine al mondo palestinese. Queste ultime, infatti, hanno portato sul banco degli imputati l'evidente impossibilità a raccontare con certezza che Gerusalemme è la capitale della nazione: dal 1949 ad oggi, infatti, sembra che l'ONU non abbia mai riconosciuto la città del Muro del Pianto come capitale e sulle mappe internazionali il pallino rosso che segna la città più importante d'Israele è al momento inesistente. Quindi sebbene Tel Aviv sia stata comunque una risposta errata, è anche vero che non può esser data per buona nemmeno Gerusalemme in quanto non legalmente riconosciuta a livello internazionale.
Il fatto curioso vuole che in tribunale non si sia presentato il concorrente vittima di questo imprevisto ma due associazioni legate ai paesi mediorientali. In ogni caso, la sentenza battuta in tempi record - da maggio ad agosto 2020 - stabilisce che Flavio Insinna nel corso della prima puntata de L'Eredità dovrà fare una pubblica rettifica specificando l'errore commesso dalla produzione del quiz di Rai Uno.
L'Italia è quella nazione dove i politici posso spacciare tutte le notizie false possibili ed immaginabili senza problemi ma #LEredita finisce in tribunale per aver detto che la capitale d'Israele è Gerusalemme.😅😅😅 pic.twitter.com/7WNyOq24Mk
— GigiGx (@GigiGx) August 6, 2020
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