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MOIGE vs TimVision: 'Tuteliamo fascia protetta, non siamo contro Banfi'

Il 'porca puttEna' nello spot TimVision è ancora al centro del dibattito: le nuove dichiarazioni di TIM e MOIGE.

venerdì 3 settembre 2021

/ by Tv Italiana

 

Da quando abbiamo fatto notare che in data 27 agosto 2021 lo spot d TimVision col  "porca puttEna" di Lino Banfi era stato sostituito con un altro spot più breve, sul web si è scatenato il putiferio: da un lato orde di fan del celebre attore che pretendono di rivedere in tivù la parolaccia trincerandosi davanti all'ondata di trash già presente in video; dall'altro lato coloro che hanno trovato necessaria la rimozione del suddetto spot in quanto poco adatta ad un pubblico di minori. Nella discussione sono entrati a gamba tesa anche le due parti in causa del dibattito, TIM per TimVision e MOIGE, con ulteriori nuove dichiarazioni. Scopriamole insieme.

Per TIM nessuna modifica alla campagna adv TimVision
Dopo l'esplosione del caso, la prima voce a farsi avanti è stata quella di TIM, responsabile del servizio TimVision. L'azienda ha spiegato in un breve comunicato che, nonostante il pubblico sdegno dell'associazione, non ha ricevuto alcun provvedimento sanzionatorio per cui non ha mai interrotto o modificato i suoi spot. Il cambio dello spot in data 27 agosto sarebbe stato quindi un evento già programmato sin dalla notte dei tempi:

Non risulta alcun provvedimento dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria o del Comitato Media e Minori [...] pertanto non vi è stata alcuna censura. La diffusione degli spot previsti a supporto dell’offerta calcio sta proseguendo secondo quanto pianificato.

 Eppure, come segnalato a più riprese sul web, per svariati giorni, lo spot con la parolaccia distorta dalla finta pronuncia pugliese di Lino Banfi non è più andata in onda ed è stata sostituita da una clip più breve che trovate qui in basso.


Inoltre, il nuovo tormentone "lapalissianamente" apparso negli spot TIM dopo la polemica viene replicato anche nei nuovi spot social di TimVision. E tutto questo ad appannaggio - voluto o meno - della parolaccia diventata un cult nel corso degli Europei di giugno 2021.

MOIGE: 'tuteliamo fascia protetta, non siamo contro Lino Banfi'
Nella giornata di oggi, 3 settembre 2021, è arrivata la contro-replica del MOIGE - Movimento Italiano Genitori attraverso una mail inviata dalla loro newsletter:

La notizia positiva è che Tim a inizio settimana ha fatto marcia indietro: ha modificato lo spot togliendo la parolaccia. Tim dichiara di averlo fatto in maniera già programmata. A vederla da fuori, si può pensare che tanto clamore invece abbia portato Tim a riconoscere l'inadeguatezza dello spot. Insomma, che sia o no una vittoria del Moige, quel che conta davvero è che questa è un’altra vittoria per il diritto dei nostri figli a una tv e a un web a misura di minore.

Quindi MOIGE rivela di non aver mai voluto fare una guerra contro Lino Banfi, come interpretato sul web da molti utenti esagitati:

Qualcuno dice: "Ma è uno sport scherzoso e in giro c’è tv trash molto peggiore, non era caso di farne una questione! Lasciate stare Nonno Libero!". Non siamo d’accordo ed è ora di finirla di fare tifoseria da stadio pro o contro Lino Banfi.  Quel che ci interessava in questo caso era continuare a fare quel che facciamo da sempre: tutelare gli orari della "fascia protetta in tv. Altrettanto, vogliamo che spazi web frequentati dai minori come YouTube siano salvi da spot che contengono volgarità (e il "porca pu***na" di Lino Banfi, per quanto ironica fosse l'intenzione, è una parolaccia. Basta consultare un qualsiasi vocabolario). 
MOIGE ha anche lamentato il fatto che il tenore della discussione è diventato insostenibile a causa delle ondate di offese che l'associazione ha subito nei giorni scorsi:

Su social network si è scatenata una gara all’offesa contro il MOIGE. Mai in questi anni ci siamo sottratti alle critiche, che fanno parte del dialogo civile… ma quali sono i commenti medi che ci sono stati riservati? "Volete la censura, vergognatevi", "Volete riportare il medioevo, siete degli oscurantisti", "siete dei bigotti, dei talebani come in Afghanistan",  “Non sapete nulla del mondo reale, i vostri figli saranno dei drogati che dicono le parolacce", "in giro c’è ben di peggio". E non ci è stata risparmiata neanche un'altra serie di variopinti complimenti fra cui bestemmie, offese contro le nostre famiglie, i nostri figli e le nostre persone, volgarità di ogni tipo tra parolacce e gif animate, derisioni, accuse di essere dei parassiti statali e via dicendo. Sopportare il peso di tutto questo non è una passeggiata di salute.

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