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'Egonu e Sylla nere che si sono integrate': Sindacato Rai chiede licenziamento di Bruno Vespa

Le parole di Bruno Vespa sulle pallavoliste Egonu e Sylla fanno scalpore: interviene UsigRai.

lunedì 12 agosto 2024

/ by Tv Italiana

bruno vespa cinque minuti

L'ultima medaglia d'oro conquistata dagli atleti italiani alle Olimpiadi di Parigi 2024 è stata conquistata a colpi di muri e schiacciate dalla nazionale di Pallavolo femminile. Un team che non ha fatto sconti a nessuno e si è messo in tasca l'ambito traguardo dopo un pesante 3 a 0 contro gli Stati Uniti. L'avvenimento è stato commentato con enfasi anche da Bruno Vespa sul social X lasciando però molte perplessità per le parole spese sulle tue pallavoliste Myriam Sylla e Paola Egonu. La polemica è scoppiata in pochissimo tempo.

Bruno Vespa: le parole su Egonu e Sylla
Celebrando l'oro nella Pallavolo femminile alle Olimpiadi di Parigi 2024, Bruno Vespa ha twittato il seguente messaggio:

Straordinaria la nazionale pallavolista femminile. Complimenti a Paola Enogu e Myriam Sylla: brave, nere, italiane. Esempio di integrazione vincente.

UsigRai sul tweet di Vespa: 'Razzismo latente'
Oltre ad aver sbagliato il nome della Egonu (riportata nel tweet come Enogu), il messaggio contiene un errore madornale: se sono "italiane" perché affibbiarle il concetto di "integrazione"? Su questa doppia lettura evidentemente dipesa dal fatto che le due atlete sono donne di colore ci ha riflettuto anche UsigRai, il Sindacato dei Giornalisti Rai che - con un comunicato - ha tuonato:

Il post sul social X di Bruno Vespa è indegno del servizio pubblico. Nel complimentarsi per la vittoria dell’Italvolley l’artista scrive testualmente “Complimenti a Paola Egonu e Myriam Sylla, brave, nere, italiane. Esempio di integrazione vincente”. Vespa oltre a ignorare totalmente la storia delle due giocatrici, che sono nate in Italia dove si sono formate sportivamente, sottolinea senza alcun motivo il colore della loro pelle, dimostrando un razzismo latente e una mentalità retrograda. Che Vespa sia ormai totalmente inadeguato per il servizio pubblico lo dimostra ogni volta, non ultima la puntata sull’interruzione volontaria di gravidanza con ospiti soli uomini. Ci chiediamo cosa aspetti la Rai a intervenire considerata anche l’onerosa collaborazione dell’artista (escamotage usato per aggirare il tetto dei 240mila euro di retribuzione nella pubblica amministrazione). 

Pur volendo fare un tweet di apprezzamento, dunque, Vespa avrebbe pubblicato un messaggio velatamente razzista in quanto Egonu e Sylla son italianissime: la prima è nata a Cittadella nel 1998, la seconda è nata a Palermo nel 1995, entrambe sono cresciute in Italia ed hanno accresciuto il loro status di pallavoliste proprio in Italia.

La contro replica di Vespa: 'Egonu e Sylla? Anche loro debbono integrarsi'
Prima dell'intervento di UsigRai, Bruno Vespa è stata chiaramente avvolto dalla polemica che ha generato le sue stesse parole. Provando a difendere il suo precedente comunicato, ne ha pubblicato un secondo, sempre dal suo account sul social X:

So benissimo che Paola Egonu e Myriam Sylla sono nate in Italia. Ma basta questo a salvare dalle polemiche chi nasce con la pelle nera? Anche loro purtroppo debbono integrarsi in un mondo più razzista di quanto s’immagini. E le due campionesse ci sono riuscite benissimo.

Anche qui, però, Vespa confonde la vittoria alle Olimpiadi con l'integrazione nella società odierna: due concetti completamente diversi e sconnessi fra loro. Non basta una vittoria su un campo di gioco per sgretolare le catene del razzismo. 

Vespa frigna contro UsigRai: 'Hanno frustrazioni'
Accantonando la professionalità che dovrebbe distinguere i volti del servizio pubblico, Bruno Vespa replica ad UsigRai con un messaggio da toni diffamatori:

L’Esecutivo Usigrai è da trent’anni un disco rotto fuori della cronaca e della storia. Si cerchino un posto altrove, se hanno mercato. Provo nei loro confronti sincera, umana solidarietà per le insanabili frustrazioni che li accompagnano da sempre.

La faccenda potrebbe non concludersi qui...

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