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Marisa Laurito smonta gli elogi a Stefano De Martino e la Rai meloniana

Marisa Laurito non gradisce i paragoni fra De Martino e Arbore, bollando il giovane come uno che "copia male".

mercoledì 7 agosto 2024

/ by Tv Italiana

Marisa Laurito ha rilasciato quest'oggi - 7 agosto 2024 - una intervista davvero schietta a fanpage.it a proposito della nuova Rai gestita dalla governance meloniana. La celebre attrice si è esposta senza grossi giri di parole tirando un stoccata anche al nuovo pupillo di Rai Uno, lo showman Stefano De Martino, spesso elogiato in quanto erede di Renzo Arbore, suo scopritore ai tempi di Quelli della Notte (nel 1985). Scopriamo insieme le sue dichiarazioni nel prossimo paragrafo

Marisa Laurito smonta Stefano De Martino
A Marisa Laurito viene chiesto cosa ne pensa del fatto che molti spettatori e giornalisti di settore hanno attribuito a Stefano De Martino l'immaginario di erede televisivo di Renzo Arbore. Lei risponde di essere profondamente contraria al paragone:

Stefano De Martino il nuovo Arbore? Assolutamente no. Arbore è stato ed è uno showman che ha inventato generi televisivi che non esistevano. È stato quindi un grande autore, poi un grande conduttore e poi un musicista. Dopo “Quelli della notte” ci sono stati tantissimi che hanno detto: “Questo è sul genere di Quelli della notte”. Lo stesso De Martino ha detto di aver copiato pari pari le trasmissioni di Arbore. Copiare è una cosa, copiare male poi è un’altra cosa. Fare nuove trasmissioni ex novo, mettendo in piedi formule nuove, efficienti, divertenti, mai volgari è tutt’altro affare.

 Marisa Laurito smonta la Rai (meloniana)
E a proposito di De Martino e tv, l'attrice non nasconde la su contrarietà in merito all'attuale Rai gestita dai direttori di genere in linea con il Governo Meloni:

La Rai di oggi è totalmente distrutta, ma non lo dico io perché si può ben vedere. Tutti i grandi protagonisti o se ne sono andati o li hanno mandati via. La Rai è sempre stata presa dal Governo in carica, però negli anni passati lavoravano tutti quelli che erano molto bravi. I funzionari non erano legati a uno schema unicamente politico, ma all’azienda e la facevano funzionare. Oggi, purtroppo, non è così.

Queste dichiarazioni riceveranno una replica dai diretti interessati?

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