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Priscilla fuori dalla Rai a causa del Governo Meloni: la rivelazione shock

La drag queen Priscilla rivela sui social di essere stata messa al bando dalla Rai: ecco con che motivazioni.

venerdì 30 agosto 2024

/ by Tv Italiana
priscilla rai drag race

Mariano Gallo - che i più accaniti teledipendenti conosceranno con il nome di Priscilla - è stato recentemente il protagonista di alcune importanti dichiarazioni che metterebbero ulteriormente alla luce la mannaia censoria dell'attuale Rai filo-governativa su temi quali l'inclusività e la libertà di parola. Tutto parte nel corso della manifestazione PolitiCamp di Possibile andato in scena a fine luglio 2024 a Reggio Emilia: la drag ha raccontato la sua vita artistica e le difficoltà che si è trovata ad affrontare anche in virtù di un nuovo clima di chiusura che sta riscontrando in tv. Perché nonostante la popolarità acquisita con Drag Race Italia e le varie ospitate fatte in tv sui canali Rai, qualcosa si è rotto per strada. E Priscilla ha una idea abbastanza chiara di chi sia la colpa di questo dietrofront...

Al succitato evento, infatti, la drag queen ha dichiarato:

Io e la mia agente ancora facciamo difficoltà a trovare un lavoro in altri programmi televisivi. Perché Priscilla va bene per Drag Race Italia perché è un programma di drag condotto da una drag. Ma Priscilla in altri programmi in Italia non la vedrete. Almeno per il momento. Almeno fino a quanto avremo questo Governo. Sarà impossibile vedere Priscilla in un altro programma televisivo come concorrente, come ospite... Ho avuto una conversazione al telefono con la mia agente e lei mi dice: "Ho difficoltà. Ho le porte chiuse in faccia!"

La suddette dichiarazioni solo state rilanciare alcune settimane dopo dai profili social Possibile ed hanno generato reazioni di ogni tipo fra i commentatori del video. Un marasma di sfottò e accuse su cui la stessa Priscilla ha voluto poi rispondere sui suoi profili personali nei panni di Mariano Gallo:

C'è un po' di confusione. Molti mi scrivono: "Eh ma Drusilla ha presentato il Sanremo, ha fatto l'Almanacco del Giorno Dopo. Ma Drusilla non è una drag queen. [...] In più quando ha fatto queste cose, l'ha fatto quando non c'era ancora questo Governo quindi la Dirigenza non era quella di Destra come quella attuale.

[...] E molti altri mi hanno scritto: "Eh ma Platinette ha lavorato in televisione per tanti anni!". A mio modesto parere Platinette non è una drag queen. Ha avuto la fortuna di entrare nelle grazie di Maurizio Costanzo perché ha quella padronanza di linguaggio che le permettevano di far scattare quei litigi che tanto piacciono al pubblico tv e che tengono il pubblico incollato allo schermo. Come dice una mia carissima amica: Platinette è Sgarbi imparruccato. In più Platinette non ha mai avuto una sensibilità da attivista, non ha mai abbracciato le cause della comunità LGBTQ+ anzi ha remato contro. E una drag è una attivista.

[...] Rispetto a queste cause, oggi il pubblico è più preparato, più sensibile e che si pone domande se dovesse vedere in tv una drag attivista che porta con sé quel bagaglio contro le discriminazioni. Ecco perché il discorso ricade sul Governo attuale. Perché il Governo di Destra non vuole che il pubblico rifletta su tematiche importanti come le discriminazioni di genere.

Mariano Gallo sottolinea di aver partecipato in passato a programmi Rai, cosa che evidentemente oggi gli riesce impossibile:

Dopo la prima stagione di Drag Race Italia, ho partecipato a vari programmi Rai. Ho partecipato a varie puntate di Da Noi... A Ruota Libera di Francesca Fialdini, I Soliti Ignoti di Amadeus... Ma tutto questo accadeva prima del governo attuale. E Priscilla nasce proprio sulla Rai, nel 2001, nel programma Al Posto Tuo. Ho partecipato a tre stagioni di quel programma come ospite, le prime due con Alda D'Eusanio e l'ultima condotta da Paola Perego che in quel periodo cambiò titolo in La Scelta. Anche se devo dire che in quel periodo mi vietarono di parlare della mia omosessualità [...] Accettai perché ermo molto giovane. Mi chiesero di interpretare il ruolo di un ragazzo etero che la sera faceva la drag. [...] Ma oggi le cose sono cambiate. E oggi rappresenti questi temi, che mi rendono scomodo, così come mi rende scomodo il mio sostegno al popolo palestinese. 

Dunque le conclusioni finali:

Il mio non è stato vittimismo ma una denuncia: se nel nostro Paese di esponi, e ti schieri, automaticamente vieni escluso da determinate dinamiche, come quelle televisive, a causa di un Governo di Destra.

Qui di seguito, il video con le dichiarazioni integrali riportare in questo articolo.

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