Anche un evento così importante e celebrativo come i cent'anni dalla nascita della Rai possono diventare un momento di polemica. Protagonista della nuova lamentela del giorno è Bruno Vespa che, attraverso un tweet, ha rivelato il suo sdegno rispetto al fatto che nel corso della serata evento intitolata CENTO - Un Secolo di Servizio Pubblico non è stato citato Porta a Porta, il talk di seconda serata che conduce dal 1996. Il messaggio diffuso dal conduttore si conclude con una frecciatina da retrogusto politico.
Bruno Vespa: "A CENTO non celebrato Porta a Porta, Rai sempre da una parte"
Nel succitato tweet sfogo di Bruno Vespa, apparto questa mattina 6 ottobre, a seguito delle registrazioni dello show realizzare la sera prima, leggiamo:
Ieri sera alla celebrazione dei 100 anni di Radio e 70 anni di Televisione sono stati ricordati tanti buoni programmi, da Mixer a Chi l'ha Visto. Non una parola sui 30 anni di Porta a Porta.
Poi la frecciatina dal tono politico, oltre che polemico:
Cambiano le stagioni ma l'anima profonda della Rai resta sempre dalla stessa parte.
A quale "parte" si riferisce Bruno Vespa? Forse faceva riferimento ad un suo vecchio cruccio: ovvero quello di non esser mai stato supportato a sufficienza (a suo dire) dalla passate governance Rai di Sinistra. Appena quattro mesi fa, il conduttore dichiarava questo sulle pagine del Corriere della Sera:
Sono convinto che, se fossi stato di sinistra, la mia carriera sarebbe stata più agevole. Per esempio, non avrebbero ridimensionato o cercato di chiudere Porta a Porta.
Peccato però che, mai come oggi, la Rai non è affatto a Sinistra visto il recente rimpasto sotto l'egida del Governo Meloni.
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