Il pubblico di Reazione a Catena è via via in diminuzione e l'inattesa avanza della concorrenza de La Ruota della Fortuna ha messo davvero a dura prova la resa del gioco che "rinfresca la mente" di Rai Uno. Nelle scorse settimane sono state numerosissime le ipotesi che hanno provato a capire come mai un gioco da sempre vincente come Reazione a Catena sia sceso così in basso nelle cifre Auditel: c'è chi crede in un periodo di stanca del format, chi crede che La Ruota della Fortuna sia tecnicamente più appetibile e chi invece punta il dito contro Pino Insegno in quanto poco adatto al quiz sulla lingua italiana. Lo stesso Pino Insegno ha provato a dire la sua in una intervista rilasciata a Tv Talk.
Pino Insegno: le sue parole sugli ascolti in calo di Reazione a Catena
Ospite della puntata di sabato 12 ottobre 2024 di Tv Talk, Pino Insegno ha parlato della sua nuova edizione di Reazione a Catena e del trend in discesa dei suoi Ascolti:
Rientrare a Reazione a Catena non è stato difficile perché l'ho sempre detto: è un gioco scritto benissimo. Me lo ricordavo bene, è un programma che avevo già seguito ma il panorama televisivo ora è completamente diverso. Facevamo degli ascolti altissimi come stiamo continuando a fare. Però c'è una concorrenza più forte e intensa. Solo quest'anno, quest'estate, sono andate in onda le Elezioni Europee, l'Atletica Leggera, il Campionato Europeo di calcio, Roland Garros, Wimbledon, le Olimpiadi e le Paralimpiadi, Sinner al numero uno... Lo dico per provocazione, mi sono messo a tifare contro l'Italia.
Insegno evidenzia anche che il suo programma supera comunque il 20% in share nonostante debba affrontare il "nuovo parcheggio" di Gerry Scotti:
È stato bello anche così: il panorama tv è cambiato e riuscire a fare una trasmissione che ha sempre un 2 davanti è un grandissimo risultato. Poi dall'altra parte c'è un grandissimo professionista come Gerry Scotti che continua il suo lavoro e ha trovato già dall'altro anno questo bellissimo nuovo parcheggio chiamato La Ruota della Fortuna. Se uno fa il 22% e l'altro il 23%, uno ha vinto e uno perso. Stiamo facendo due preserali che stanno dando soddisfazione un po' a uno e un po' all'altro.
Impossibile evitare il caso TeleMeloni, dove Insegno è stato fra i primi a svettare. L'attore prova a smentire le polemiche anche in questo caso:
Umanamente sono rimasto ferito dagli attacchi superficiali che ho ricevuto. Se uno prende una posizione, non è che va contro un'altra. Se io tifo una squadra, la mia vittoria non è la sconfitta di altri. Simpatie politiche? Io ho sempre considerato il fatto che la gente mi conosce da 42 anni. Ho sbagliato un programma, sicuramente, ma in 42 ho sbagliato comunque poco. Sono stato misurato.
Il conduttore ha dunque ammesso che il ritorno in Rai de Il Mercante in Fiera è stato un errore, che però rifarebbe:
Mercante in Feria è stato un errore che rifarei. È stato un errore che mi ha poi portato a fare Reazione a Catena e a lavorare su un campo molto difficile, ovvero il preserale. E quello di Rai2 è sempre stato difficile, impossibile... Fra Tg1, Tg5 e Tg3. Ci abbiamo provato con tutta la volontà del mondo, cercando di far un buon prodotto che non ha ricalcato i fasti di quello precedente, che durava molto di più. Non è stato attacco il programma, è stato attacco l'uomo. Tornavo a casa col cuore stretto...
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