Da pochi giorni la diciottesima edizione di X Factor Italia ha dato il via alla fase dei Live Show, ovvero la fase più importante del programma che sancirà - eliminazione dopo eliminazione - il vincitore assoluto del concorso. Il programma propone ai suoi concorrenti una grande vetrina per farsi conoscere dal pubblico, una potenziale possibilità di crescita dal profilo artistico ma anche un blindatissimo contratto che lega artisti e casa discografica per alcuni anni, spesso senza alcuna reale ragione lavorativa, stando alle parole di alcuni ex partecipanti al programma. Nuela, Martina Attilli e uno degli ultimi eliminati dallo show Ozymandias hanno raccontato con dovizia di particolari questo inedito cavillo burocratico.
X Factor: l'accusa di Nuela sui contratti per i concorrenti
Il primo a lanciare la pietra dello scandalo è stato Nuela, giovane artista esploso sui social grazie ad una divertente audizione con il brano inedito "Carote". Il ragazzo è stato eliminato nella fase degli Home Visit e, nonostante non abbia mai preso parte alla fase dei Live Show, ha dovuto siglare un contratto con la trasmissione di Sky Uno che prevedeva anche una esclusiva con la casa discografica abbinata. In un video pubblicato su TikTok (questo), Nuela ha spiegato come mai ci ha messo cinque anni per tornare nella discografia con nuovi brani:
Dal giorno in cui sono uscito da X Factor, ho sempre voluto pubblicare un album. Era il mio sogno. Mi chiudo in studio, avevo un legame con una casa discografica importante. Iniziano ad uscire i singoli che dovevano precedere questo album. L'album sarebbe dovuto uscire a dicembre 2020. Voi poi lo avete visto questo album? Più si avvicinava la data, più questi manager iniziavano a sparire, mi ghostavano su Whatsapp. Per l'ultimo video fatto con loro mi sono trovato ad organizzare tutto da solo. E non solo ero ancora minorenne ma dovete pensare che loro guadagnano circa l'85% di quanto guadagna un artista. Avevo le canzoni in mano ma non le potevo pubblicare perché... ero legato ad un contratto! Un contratto che mi impediva di pubblicare canzoni da solo. Io ne frattempo ho scritto più di 70 canzoni ma le tengo nel cassetto perché è un mondo di fuffa, guadagnano quanto possono sulla tua pelle e poi ti lasciano marcire.
Nuela ha spiegato che solo dopo cinque anni ha potuto pubblicare i suoi brani in autonomia, periodo in cui il succitato contratto lo bloccata da fare qualsiasi lancio.
X Factor: l'accusa di Martina Attilli "ho firmato contratto di morte"
Più o meno la stessa cosa ha raccontato anche Martina Attilli, anche lei diventata celebre grazie ad una Audizione diventata rivale sul web con il suo brano inedito "Cherofobia". In risposta ad un utente, la ragazza ha spiegato come stanno le cose con un brano dissing pubblicato su TikTok (questo). Il testo recita quanto segue:
Ho firmato un contratto di morte, ho venduto la mia anima e l'arte, ma la tua arte non c'entra per niente, sei solo un numero in tutta questa gente. Io per 50mila persone inizio con 0 e finisco per 9, pensate che qualcuno mi conosca per nome? Mi chiamano con il titolo della mia canzone. E che schifo se ci penso a quanto tempo ho perso. Il segreto del successo è mantenere dei segreti, hai un sogno? Non lo dire se vuoi che si avveri. Ho perso chili su chili perché l'immagine conta, devo attizzare la gente, è questo tutto quello che importa. Se non sei di tendenza pazienza, hai finito. Sai che cosa ho capito? Se non vuoi dire per tutta la vita, sissignore! Non è giusto che tu vada a cercati un produttore. Io che nella musica ci trovano riparo, scrivevo con l'ago della flebo incastrato nella mano.
Anche Martina è tornata con nuovi lavori musicali dopo un periodo di circa cinque/sei anni dopo il periodo trascorso ad X Factor.
X Factor: l'accusa di Ozymandias Attilli "avrei firmato contratto gabbia"
Anche chi ha partecipato all'edizione 2024 di X Factor Italia ha dovuto far fronte all'esistenza di questo fantomatico contratto di esclusiva quinquennale? A raccontarlo in maniera timorata è stato Ozymandias, uno dei concorrenti eliminati da Jake La Furia in fase di Bootcamp. Anche lui ha affidato la sua confessione in un video selfie caricato sul social TikTok (questo):
Vi do un retroscena che nessuno sa. Prima della mia esibizione ero con una band che era passata, parliamo e mi dicono che il giorno dopo sarebbero andati a firmare questo pre-contratto. Un pre-contratto che poi ti forza a firmare un contratto con una major per 5 anni. Contratti vincolanti perché se vai bene svolti ed è una cosa buona. Ma se non mantieni le aspettative e fai bassi numeri, quei contratti sono delle f*ttue celle. Non puoi più uscire con le tue canzoni e se le pubblichi in maniera indipendente si va sul Penale.
Dunque, il ragazzo si è detto sollevato di esser stato eliminato in quella fase delle selezioni così da non esser stato obbligato alla firma del succitato accordo di esclusiva al fine di continuare la sua esperienza nel talent di Sky Italia. Per sua stessa ammissione, se avesse superato la seconda fase, lui avrebbe completamente disertato l'incontro per la firma. Un po' come anni fa fece un altro cantante, ora di gran voga.
X Factor: gli altri casi di contratti non firmati
Uno dei casi passati alla storia è quello di Mr Rain che - all'epoca di X Factor 7 - si presentò in coppia con un collega, Osso. Nonostante fosse stato preso, decise di non proseguire la sua esperienza nel programma. Giustificò la sua scelta con queste parole:
Abbiamo rinunciato perché una volta entrati non avremmo più potuto fare ciò che abbiamo fatto e che stiamo facendo tuttora, cioè caricare video su Youtube e pubblicare canzoni nuove. Non volevamo 'venderci' a loro per due anni, non abbiamo capito dove fosse la cosa positiva nell'entrare a X Factor.
Ho chiesto di vedere prima il contratto, mi hanno detto che non si poteva. Così siamo arrivati lì senza averlo fatto leggere almeno a un avvocato. Da lì in poi saremmo stati vincolati a X Factor per due anni, non avremmo potuto caricare nulla sui nostri social, che avrebbero completamente gestito loro. Insomma, prendevano la tua persona per due anni. Anche se fossimo entrati per una sola puntata e poi usciti. Hanno tirato fuori un secondo contratto. Prevedeva che non avremmo potuto fare interviste, altrimenti ci avrebbero chiesto i danni. Ci hanno detto che i giornalisti scrivono cose false, che avrebbero dovuto capire prima chi ne avrebbe scritto e che non potevamo mandare all’aria la grande macchina di X Factor. (fonte)
Anno 2013. Ricordo che ero nella sede della Sony, mi presentano un plico di fogli infinito da firmare. Io dico: vado al McDonald’s perché sono qui da ore, mangio, faccio vedere il contratto al mio avvocato e firmo. Ovviamente l’avvocato mica ce l’avevo... Invece del Mc sono andato dritto in metrò.. Sono tornato a Brescia. Ho spento il telefono e quando l’ho riacceso c’erano mille chiamate. I vincoli erano troppi, c'erano un sacco di postille... Io volevo solo fare la mia musica e ho sentito che quello non era né momento giusto né il modo. (fonte)
Caso analogo accadde anche ai Jarvis, una band selezionata ma che decise di abbandonare X Factor nel 2016; una faccenda finita addirittura con letterine e richieste di risarcimento danni qualora i ragazzi non avessero firmato per tempo l'esclusiva (come raccontò Michele Monina su Linkiesta).
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