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Endemol Shine ha imposto norme anti - blackface a Tale e Quale Show

Carlo Conti ha ammesso che è stata la 'casa madre' di Tale e Quale Show a imporre norme anti - blackface nel talent di Rai1.

sabato 9 novembre 2024

/ by Tv Italiana

black face tale e quale show

Nel corso della serata finale di Tale e Quale Show 2024 si è tornati a parlare di blackace. La polemica di "annerire" uomini e donne bianchi al fine di ricalcare in maniera involontariamente caricaturale i tratti somatici degli afroamericani sembrava conclusa nel 2021 quando Carlo Conti rivelò che pur di avere in scena performance con artisti di colore si sarebbe ricorso all'inserimento nel cast di persone già naturalmente nere senza trucchi e make up scurenti (quell'anno approdò in trasmissione Deborah Johnson). Carlo Conti dimostrò più volte la sua reticenza a sottostare a questa polemica. A distanza di tre anni, il padrone di casa di Tale e Quale Show è tornato a parlare casualmente con un altro nome di peso della tv italiana anche lui spesso allergico alle cosiddette regole del politicamente corretto: Paolo Bonolis.  

Endemol Shine ha imposto norme anti - blackface a Tale e Quale Show
Nel corso della puntata finale di Tale e Quale Show 2024 dell'8 novembre, Paolo Bonolis ha chiesto l'attenzione di Carlo Conti per uno scambio di battute evidentemente non del tutto casuale:

Alcune settimane fa è venuto qua Luca Laurenti. E venuto e prima di venire qui mi aveva detto che voleva fare un pezzo di Stevie Wonder ma gli avete detto di no. Perché?

Carlo Conti ha prontamente risposto con queste parole:

Perché un uomo bianco non può fare un cantante nero. Sai per la blackface... Eh, negli Stati Uniti c'è questa cosa importante che è la blackface e allora anche la nostra casa madre ha deciso per non toccare la suscettibilità del pubblico.

Uno scambio di battute che, più che una semplice chiacchierata, è in realtà rivelatrice di un piccolo segreto: se negli ultimi tre anni si era sparsa la voce che fosse stata la Rai ad accogliere questa sensibilità spingendo il programma a non fare blackface, oggi scopriamo che in realtà è stata la casa madre del format ad imporre regole contro il trucco nero per interpretare artisti afroamericani: EndemolShine Italy o - a livello europeo - Banijay Group. 

Lo scambio fra Bonolis e Conti non sembra così casuale per due ragioni: la prima è che i due conduttori si sono già espressi in passato in merito a questi temi che circolano attorno al cosiddetto politicamente corretto e si sono schierati contro queste imposizioni. La seconda ragione potrebbe essere quella di aver voluto lanciare una frecciatina ad Endemol Shine Italy, che lavora sia con Paolo Bonolis (per Avanti un Altro) ma anche con Carlo Conti (per Tale e Quale Show). E tutto in diretta tv.

I precedenti di Conti e Bonolis su blackface e politicamente corretto
Dopo un gigantesco polverone mediatico scatenato dal rapper Ghali nel 2020 - che si è visto imitato da Sergio Muniz in scena con treccine e col volto completamente colorato di marrone -, Carlo Conti fu costretto l'anno successo a affrontare il tema sulle pagine del settimanale OGGI;

L’abbiamo risolta così. Tra i concorrenti quest'anno ci sarà Deborah Johnson. Sarà lei a portare in scena gli artisti di colore. Non sono mai stato d’accordo con queste polemiche. Sarebbe riduttivo, limitante e quasi ‘razzista’ non poter imitare artisti come Donna Summer, Gloria Gaynor, Barry White, James Brown e tutta la Black Music. A volte si perde di vista la logica, l’intelligenza e la leggerezza. A Tale e Quale non abbiamo mai mancato di rispetto a nessuno.

Paolo Bonolis si è recentemente schierato contro le nome del politicamente corretto in seguito all'annuncio della chiusura definitiva di Ciao Darwin su Tv Sorrisi e Canzoni:

Ciao Darwin non lo farò più. Troppi paletti, troppo camminare sulle uova, è troppo un "si offendono tutti". È cambiata la mentalità.

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