Lo scorso 10 dicembre negli Stati Uniti si sono conclude le ricerche di Luigi Mangione, un giovane 26enne originario del Maryland accusato di aver sparato a morte Brian Thompson, l'amministratore delegato di una fra le più importanti assicurazioni sulla vita chiamata UnitedHealthcare. Giovane, affascinante, laureato in informatica e proveniente da una famiglia economicamente piuttosto benestante, Mangione avrebbe agito con premeditazione. il ragazzo si sarebbe diretto a New York con documenti falsi per freddare la sua vittima con un'arma realizzata quasi completamente con un stampante 3D. Documenti, arma e proiettili sono stati trovati nel suo zainetto durante l'arresto, avvenuto in un McDonald's della Pensylvania aperto per il servizio di prima colazione. Sembra la storia di un film... sarà invece una storia che verrà raccontata in tre differenti documentari real crime in arrivo entro due mesi su tv e piattaforme on demand.
Luigi Mangione: il caso di omicidio al centro di tre documentari
Chi è Luigi Mangione? Cosa lo ha spinto a commettere il folle gesto? Com'era organizzato il piano di fuga? E come potrebbe evolversi il dibattimento in tribunale? Queste e molte altre domande sulla figura del giovane italo-americano saranno sviscerate in ben tre differenti documentari a tema real crime annunciati nei giorni scorsi.
Il primo documentario su Luigi Mangione è stato annunciato del regista premio Oscar Alex Gibney, che dovrebbe realizzarlo per una realtà televisiva americana.
Il secondo documentario verrà realizzato Stephen Robert Morse, che molti conosceranno in quanto è stato il produttore del documentario su Amanda Knox per Netflix. Non ci stupirebbe sapere che anche questo secondo progetto potrebbe finire sulla piattaforma dalla N rossa.
Il terzo documentario su Luigi Mangione è stato commissionato dal canale televisivo Investigation Discovery (del gruppo Warner Bros Discovery) e sarà realizzato dal conduttore televisivo e giornalista Dan Abrams; In questo caso è già previsto uno show della durata di circa un'ora.
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