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Regista del Grande Fratello: 'Format sull'astinenza da telefono, critici tv non capiscono'

Alessio Pollacci, regista di Grande Fratello, fra attacchi ai critici e retroscena sul reality Mediaset.

martedì 10 dicembre 2024

/ by Tv Italiana


Ospite del video podcast Il Salotto disponibile su YouTube, il regista di Grande Fratello Alessio Pollacci ha chiesto ai conduttori dell'intervista di poter cogliere l'occasione per un piccolo sfogo. Un "sassolino" che gli dava fastidio e che ha deciso di lanciare in direzione dei critici televisivi che da tempo si occupano di commentare e giudicare il reality show di Mediaset. Il professionista si è esposto pubblicamente sostenendo che spesso i giornalisti che alzano il ditino contro il reality e le produzioni televisivi sono poco consci di cosa scrivono nei loro articoli in quanto ignoranti sulle materie più tecniche della realizzazione di uno show televisivo. Nello stesso spazio, inoltre, Pollacci ci ha tenuto a spiegare come è stato ricalibrato dai suoi autori il Grande Fratello, un reality che non punta più all'isolamento dal resto del mondo ma da quello dei social. Leggiamo il suo sfogo nel prossimo paragrafo.

Regista del Grande Fratello: 'Critici tv non capiscono'

A fine della sua intervista, Alessio Pollacci ha chiesto al suoi interlocutori di concedergli del tempo per uno sfogo. Il seguente:

Posso togliermi un sassolino? Così mi faccio odiare, finalmente. (ride, ndr.). La critica televisiva è facile. Alla fine critichi una cosa che è alla portata di mano, no? Ma quello che succede nella critica di qualsiasi programma, specie Grande Fratello dove poi entrano i social in maniera preponderante, la critica tv spesso non capisce cosa c'è dietro il lavoro e mi manda in bestia. Perché [...] chi non conosce le dinamiche che ci sono dietro un prodotto televisivo e lo critica spesso lo fa senza nemmeno sapere cosa sta criticando.

E con l'avvento dei social e i blog che parlano tutti di televisione, che io oramai ho spesso di leggere, e non perché ho paura delle critiche al mio lavoro perché spesso le critiche non vengono fatte al mio lavoro. Perché manco capiscono cosa faccio, a livello tecnico, di immagine, si parla solo o molto spesso di contenuti. Ma si rivela tutto quando vanno ad infilarsi in cose tipo "Ah quella cosa non funziona così ma in quell'altro modo"... NO, non sai di che parli! Sa chiamo qualcosa in un modo e si chiama in un altro... NO, non sai di che parli! Ma loro però continuano a scriverlo, a leggerlo, e poi tutte che ne parlano perché oramai i giornali pubblicano cose che leggono da altre parti senza verificare! E questo comporta tutta una serie di rompicogli*ni.

Pollacci punta il dito sulla figura del critico e del giornalista, reo di avergli reso alcune paturnie:

Il giornalista non è un semplice spettatore. Chi lo fa viene pagato per esprimere le proprie opinioni. E quando vai a parlare di qualcosa nello specifico, anche nel tecnico, beh... attenzione! Comunque il messaggio è che se volevano farmi girare i cogli*ni ci sono riusciti. 

Grande Fratello: 'Esperimento sull'astinenza da smartphone'
Nel corso della medesima intervista, inoltre, Alessio Pollacci ha spiegato che il Grande Fratello conosciuto in tutto il mondo come esperimento sociale basato sull'isolamento dal mondo esterno in Italia non esiste più. E il concetto su cui si stanno costruendo le ultime edizioni del reality show Mediaset è quello dell'astinenza da social:

Oggi Grande Fratello ha cambiato il tipo di esperimento. Ora tu concorrente non sei portato ad essere isolato dal mondo ma dal tuo cellulare. Cioè tu non hai più a disposizione il tuo telefono che è diventato una tua appendice. Quindi ora nel programma il concetto è cambiato. Si, ok, tu stai in una casa con persone che ti posso stare su c*zzo o amica ma la cosa fondamentale, soprattutto perché i ragazzi sono molto giovani, è non avere il telefono. Starci senza per mezza giornata? Vai in astinenza. La scorsa edizione è durata sei mesi: diventa una follia, no? E poi non siamo più abituati alla noia. Tu la dentro provi la noia, e ti uccide. Che è un concetto un po' più alto di parlare senza di "hanno tr*mbato", "si sono baciati", ecc.

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