In attesa di vederla prossimamente su Prime Video con Red Carpet - VIP al Tappeto, Alessia Marcuzzi ha concesso una piccola intervista al quotidiano Corriere della Sera in cui ha parlato anche delle sue ultime scelte in campo professionale e televisivo. Nello specifico, la conduttrice ha parlato del suo addio a Mediaset, del patema degli ascolti e soprattutto se brama il palco del Festival di Sanremo dopo l'esperienza nel gabbiotto di Fiorello durante la scorsa edizione. Le sue dichiarazioni nel prossimo paragrafo.
Marcuzzi: "Fuori da Mediaset per condurre programmi che mi piacciono"
A proposito della sua uscita di scena da Mediaset, Alessia Marcuzzi ha spiegato:
A 50 anni è tempo di bilanci, lavoravo senza sosta da quando ne avevo 17. Non c’è stato nessuno strappo con Mediaset, ma è stata una scelta dovuta al momento, una scelta fatta in nome di quella libertà di cui parlavo prima. Volevo concedermi la possibilità di condurre i programmi che mi piacciono, non volevo rimanere legata ai reality, volevo cambiare, sentivo che dovevo scegliere dei programmi diversi, scriverne uno mio come è stato per Boomerissima, o fare cose che Canale 5 non aveva in mente per me. Avevo voglia di progetti più affini a quella che sono oggi
Sul suo rapporto con gli Ascolti e le cifre dei dati Auditel, la conduttrice racconta:
Un tempo aspettavo i dati con le farfalle nello stomaco, molte volte hanno aiutato anche la mia autostima. Oggi invece sono più serena, ho due aziende che vanno bene, lavorativamente parlando sono appagata. Certo ammetto che è una felicità estrema non dover aver a che fare con gli ascolti!
In ogni caso, gli ascolti resteranno importanti visto il suo prossimo impegno sulle reti Rai: Surprise Surprise. E se fra i suoi prossimi impegni arrivasse anche il Festival di Sanremo? Anche su questo la Marcuzzi ha replicato:
Festiva di Sanremo? Lo guardo tutti gli anni, con un gruppo di ascolto, con tanto di biglietti e votazioni per i cantanti in gara. Una cosa seria. Visto che gli ultimi due anni l’ho fatto al freddo con Fiorello, l’unica cosa che chiederei è di farlo all’Ariston, al calduccio.
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