Paolo Brosio fa folli affermazioni su Auschwitz al Grande Fratello VIP 5

Paolo Brosio è entrato nella casa del Grande Fratello VIP 5 da circa dieci giorni e già ne ha dette e fatte di tutti i colori. Prima ha iniziato a circuire i concorrenti con teorie del complotto sulla nascita del COVID, ha strumentalizzato la religione mentendosi a pregare urlando nel pieno della notte, ha spoilerato vari dettagli sul futuro della trasmissione agli ignari vipponi e adesso, in ultimo, si è lasciato andare ad una folle dichiarazione sulle campi di concentramento di Auschwitz.
Udendo il rumore delle tende presenti in camera da letto, Brosio ha raccontato:

È il rumore delle tende? Ah pensavo ci avessero buttato qualche gas venefico che... Tipo il Gas della Verità per convincerti a raccontarti tutto. Come facevano i tedeschi, ad Auschwitz. 

Guarda il video nel tweet qui in basso. L'affermazione ha ricevuto ondate di critiche sui social (in quanto frasi di cattivo gusto e fuori contesto) ma anche una pesante ammonizione dall'associazione Alleanza per Israele.

Questo è Brosio! COMPLIMENTI AUTORI. FINTO CREDENTE E VISCIDO. L'HO DETTO.

Brosio: "ma cos’è questo rumore?"

Eligreg:"la tendina"

Brosio:"AH PENSAVO FOSSE QUALCHE GAS, TIPO IL GAS DELLA VERITÀ E COMINCI A RACCONTAR TUTTO, COME FACEVANO I TEDESCHI."#Gfvip pic.twitter.com/3rvJxMmzeT

— Emanuele (@Emanuel48393864) November 7, 2020

Attraverso un comunicato ufficiale, Alessandro Bertoldi di Allenza per Israle ha spigato quanto segue:

Senza nemmeno commentare la gravità della frase di Paolo Brosio pronunciata nella casa del Grande Fratello in queste ore e ripresa sui social, in cui il personaggio televisivo, fa riferimento al gas utilizzato dai tedeschi ad Auschwitz in una battuta, ridendo, chiediamo ad Endemol e Mediaset l’immediata espulsione di Brosio dal programma tv. Vista l’importanza del programma tv, visto da milioni di persone e la vicinanza storica di Mediaset alle iniziative per la Memoria delle vittime della Shoah ed a Israele, questo gesto non può che essere necessario per rendere onore a coloro che hanno perso la vita per la ferocia nazista che ha raggiunto il suo apice ad Auschwitz, nonché per condannare fermamente l’accaduto.

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