Stanno circolando sul web delle accuse parecchio pesanti sul conto de La Pupa e il Secchione e Viceversa: il reality show di Italia1 tornato in onda da due anni prima con la conduzione di Paolo Ruffini e poi con quella di Andrea Pucci. Le suddette accuse rivolte al programma Mediaset arrivano direttamente da uno dei protagonisti di questo reboot, il secchione Dario Massa. Il giovane game designer si è sfogato in una diretta streaming su Twitch.tv raccontando ad altri amici alcune cose piuttosto gravi accadute nel reality show che lo ha visto protagonista nel 2020.
La Pupa e il Secchione: "Pupe minacciate dalla produzione"
Il "secchione" Dario Massa ha raccontato senza peli sulla lingua alcuni dei retroscena de La Pupa e il Secchione e Viceversa 2021, spiegando di esser stato spettatori di alcune cose particolarmente imbarazzanti. Fra questi anche atti pseudo-minatori che la produzione del programma rivolgeva nei confronti dei concorrenti:
Una delle cose che mi ha colpito è che loro minacciavano costantemente le persone al grido di "hai firmato un contratto". E questa cosa veniva detta molto esplicitamente, soprattutto alle pupe. E soprattutto alle pupe perché se glielo dicevano a loro, loro pensavano: "oh no, ok, faccio quello che mi dici tu". Mentre tendenzialmente quando lo facevano a me, io gli rispondevo che avevo letto il contratto e che non potevano obbligarmi a fare cose... Non c'era mica scritto che gli ho venduto la mia anima. C'erano scritte cose che non potevo fare.
La Pupa e il Secchione: "Contratti firmati e fatti sparire"
Altra piccola stoccata, è la sparizione dei suddetti contratti che - stando alle parole di Massa - venivano firmati e poi fatti sparire:
E, piccolo inciso, questo famoso contratto non è nelle mie mani. Ce l'hanno fatto firmare ma non abbiamo mai ricevuto una copia e non credo che questo sia particolarmente legale... Comunque nessuno di noi ha mai visto una copia di questo contratto firmato. Io l'ho firmato, certo, ma è rimasto nelle viscere dell'abisso senza esser mai più riesumato. E questa cosa qui volgeva a loro vantaggio.
Per fortuna, io quel contratto l'ho letto. Non era così grande. Era abbastanza piccolo... Tipo di cinque pagine. Me l'han fatto leggere ma... poi me l'han tolto dalle mani. C'era solo scritto che non si potevano fare discriminazioni, diffamare il programma però se dico cose vere non è diffamazione.
A tal proposito, il "secchione" Massa spiega anche di esser stato contattato in seguito dallo staff del reality a causa di un suo video social:
A chiosa di tutto ciò, quando uscii dal programma feci un video su Instagram dove spiegai varie cose accadute nel programma e loro mi scrissero proprio che mi volevano denunciare, per questo video, perché aveva violato alcune cose. Gli ho chiesto per quale capo d'accusa volessero denunciarmi esattamente. Ma, dopo due giorni, mi hanno ricontattato dicendomi che non mi denunciavano più.La Pupa e il Secchione: montaggio "biricchino"?
Dario Massa spiega anche che, per amor di spettacolo, alcune diatribe nate fra pupe e secchioni sono state rimontate ad arte così da mandare in onda una versione totalmente stravolta dei fatti:
Ebbi uno scontro con una ragazza (si riferisce alla pupa Stella Manente, ndr.) che mi stava antipatica e mi scappò di dirle che era stupida. E lo feci perché inneggiava alla presenza di Hitler contro i gay pride. Per questa ragione le ho detto "sei stupida" e l'ho fatto argomentando la mia posizione in merito. Però nel montaggio è stata completamente tagliata la mia argomentazione e ci sono solo io che dal nulla le dico "Sei stupida". Tant'è che in seguito, l'ospite Alba Parietti viene a rinfacciarmi un discorso sul femminismo. Mi ha detto "sei violento". Io, violento, per aver detto che era stupido invocare Hitler ad un gay pride. Ho rispiegato com'erano andati i fatti, lei scoppia a piangere ma di questo va in onda solo una parte in cui per difendermi le dico: "se sei qui non è perché sei paragonabile a Rita Levi Montalcini!".La storia - avvenuta durante la cerimonia di eliminazione - è andata avanti:
La Pupa e il Secchione: "gli autori erano molto circuenti"Lì tutti mi hanno difeso, perché la ragazza stava antipatica a tutti praticamente, ma l'unica cosa che è andata in onda è stata una pupa che è stata in coppia con me che si è alzata e ha urlato: "Ma che dici?! Lui ha un quoziente intellettivo di 160!". Cosa che io, fra l'altro, non avevo mai detto. Una roba totalmente inventata. E per questo, ho ricevuto una shitstorm online... Gente che mi augurava la morte o cose così.
Dario Massa pone l'accento sul ruolo degli autori de La Pupa e il Secchione 2020 che, a suo dire, erano "molto circuenti":
Gli autori erano molto circuenti. Cercavano a tutti i costi di farci essere dei personaggi. Mi viene in mente che in alcune prove ci davano loro i vestiti da mettere. Io rifiutavo perché non era da contratto. Difatti solo stato l'unico secchione che si è sempre vestito coi suoi vestiti. [...] Gli altri secchione si sono dovuti vestire in dei modi che loro stessi trovavano imbarazzante. Ma lo facevano pur di accontentare gli autori.
C'era di fondo un racconto, un messaggio preciso che gli autori volevano dare ed era molto veicolato. Di "suggerimenti" ne siamo stati pieni. Io però ho una leggera indole ad andare in controtendenza quando qualcosa mi viene obbligato. Ammetto che ho litigato con molti fra autori, produttori e capoprogetto... un casino.
Ad esempio, ogni volta che ci facevano le interviste nei confessionali cercavano di farci dire delle frasi per poi tagliarle in montaggio provando a cambiarne il contenuto. Io mi ero accorto di questa cosa e quindi gli ho detto apertamente: è inutile che cercate di farmi dire queste cose perché non le voglio dire. A quel punto, mi hanno pure attaccato.Le accuse che il gamer designer ha fatto niente confronti del programma di Italia1 sono ben più ampie ma preferiamo fermarci qui in quanto c'è già davvero tanta carne al fuoco. Mediaset risponderà a questo pesante j'accuse?
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