Mediaset punta a scavalcare la Rai per il numero di canale tv generalisti in proprio possesso. Anzi, più che puntare a tal obiettivo ci è già ampiamente riuscita. Stando a quanto concesso da AgCom a fine aprile 2021, il Biscione porta ufficialmente a casa un quarto canale tv generalista: oltre a Rete4, Canale5 e Italia1 anche il Canale 20 entra ufficialmente nella suddetta categoria. Questa incredibile svolta è stata raccontata con toni tutt'altro che allegri dal magazine L'Espresso che - attraverso una breve inchiesta - rivela come questa aggiunta sia truffaldina per due ragioni ben precise.
La prima ragione è che fra Mediaset e Rai c'era un tacito accordo a mantenere solo tre canali generalisti così da mantenere un equilibrio fra le parti:
Mediaset aveva tre canali generalisti, Rete4, Canale5, Italia1. Come il servizio pubblico Rai. Proprio come fu stabilito dall’Agcom, durante la transizione dall’analogico al digitale terrestre, per chiudere il contenzioso con la Commissione Europea grazie a una garanzia: che Mediaset e Viale Mazzini avessero lo stesso numero di canali generalisti. L'equilibrio ora si è interrotto.
La seconda ragione che metterebbe alla berlina la decisione di rendere Canale 20 una rete generalista è il fatto che ad assegnare questo nuovo titolo alla frequenza sarebbe stato un politico schierato nel partito di Silvio Berlusconi, storico patron del network di Cologno Monzese:
Cos’è successo il 21 aprile? L’Agcom ha approvato la contestata delibera a firma del commissario Laura Aria, nominata in Parlamento su indicazione di Forza Italia.
A prescindere dalla diatriba sul come Canale 20 sia diventato canale generalista e perché non dovrebbe esserlo, vien da sé che un canale generalista ha un valore economico maggiore (in campo pubblicitario) ma al tempo stesso deve farsi carico di un palinsesto più ricco e con rigidi spazi dedicati all'informazione (con un proprio tg, ad esempio). Canale 20 cambierà palinsesto?
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