La prima parte di Stasera C'è Cattelan è andata in onda con scarsi successi nella seconda serata di Rai2. Il programma condotto da Alessandro Cattelan ha poi lasciato spazio a Belve e a Bar Stella in attesa di ritornare nel piccolo schermo a partire dal prossimo 2023. Cosa fare per migliorare la situazione? A quanto pare, al momento, si sta discutendo semplicemente di spostare lo studio da Torino a Milano. Una modifica più strutturale che sui contenuti che comunque ha trovato l'ostilità da parte dei sindacati Rai che operano proprio nella città della Mole Antonelliana.
Stasera C'è Cattelan trasloca a Milano: polemica dei sindacati Rai
Mentre il conduttore su Twitter reclamizza il suo show teatrale e riposta screenshot e meme divertenti, non ridono affatto i lavoratori degli studi Rai di Torino che dal prossimo anno dovranno affrontare delle trasferte pur di mantenere il posto nello show in onda nella seconda serata di Rai Due. Questo è quanto afferma un comunicato dei sindacati Rai, in cui si recrimina a Viale Mazzini la scarsa valorizzazione dei poli produttivi come quello di Torino ma anche la necessità di affrontare costi raddoppiati visto che tutto l'asset produttivo dovrà spostarsi quotidianamente da una regione all'altra.
Dalle pagine di TorinoOggi.it, leggiamo:
Riteniamo la decisione uno schiaffo alle lavoratrici ed ai lavoratori del Centro di Produzione di Torino, alla Rsu che ha proclamato lo sciopero, ai sindacati che lo hanno supportato e anche alla Città stessa. In gioco c’è la sopravvivenza stessa dello storico Centro di Produzione di via Verdi, con il suo bagaglio umano di esperienze, capacità tecnologiche e professionalità consolidate. Professionalità di cui la Rai decide di avvalersi ancora dal momento che i lavoratori vengono “invogliati” alla trasferta a Milano con riconoscimenti economici unilaterali ad personam mentre ad ogni trattativa sindacale la risposta degli ultimi anni è sempre stata quella di un rigetto delle richieste motivato dalla necessità di fare economie, necessità evidentemente ora svanite
A Torino esistono tutte le condizioni per produrre programmi di qualità elevata. Far lavorare maestranze torinesi a Milano mentre gli studi torinesi rimangono vuoti significa una lievitazione assurda dei costi che prelude a tagli drastici che avverranno nei prossimi anni. Non ci rassegneremo a ciò. Ribadiamo tutto il sostegno alla lotta dei lavoratori Rai di Torino e alla Rsu e chiediamo alle istituzioni torinesi e regionali di pretendere un chiarimento ai vertici aziendali sul futuro della Rai a Torino
Per quale motivo urge questo spostamento da Torino a Milano sotto le feste natalizie?
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