Finito oramai da tempo il periodo in cui Amadeus raggiungeva il TG1 per fare annunci inediti sul Festival, dallo scorso lunedì la stampa italiana può direttamente rivolgersi al conduttore e alla dirigenza Rai per chiedere e capire qualcosa di più su Sanremo 2024. Come? Attraverso le varie conferenze stampa indette quotidianamente nella città ligure a pochi metri dal palco del Teatro Ariston. C'è però un piccolo - ma grande problema - in sala stampa: le domande poste al panel Rai sembrano uscite da un generatore automatico di stupidaggini.
Sì, perché le conferenze stampa che vanno in scena dallo scorso lunedì 5 febbraio - e orgogliosamente salvate su RaiPlay - sono un crogiolo di domande che fanno spesso dubitare che i giornalisti selezionati siano coscienti di essere ad un dibattito aperto su un festival musicale e non ad una udienza con il Governo o in un talk show di gossip stile Verissimo. Da tre appuntamenti, ad esempio, ad Amadeus viene chiesto di scendere a patti con "i trattori" o con i manifestanti di Fridays for Futureper farli parlare sul palco del Teatro Ariston manco fosse il Ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida. E sempre in tutte e tre le conferenze realizzate ad oggi, i giornalisti selezionati dall'Ufficio Stampa continuano a rubare spazio agli altri colleghi chiedendo al conduttore se vorrà fare un sesto Festival nonostante Amaedeus abbia già più e più volte detto che si fermerà.
Di mezzo ci si mette lo spazio che Rai sta concedendo senza senso alcuno ad Enrico Lucci, in qualità di corrispondente di nientepopodimeno che Striscia La Notizia. Il comico interviene quasi sempre con uscite fuori luogo in cui tenta di imbastire polemiche da quattro soldi nel tentativo di mettere Amadeus contro la Premier Giorgia Meloni.
Ma si va ancora peggio quando, senza alcun ritegno, ai giornalisti vengono approvate domande sulla vita personale dei protagonisti del Festival: a Marco Mengoni è stato chiesto se va ancora in terapia da uno psicologo, a Giorgia se potesse raccontare un aneddoto random su Pippo Baudo. Ad Amadeus è stato chiesto - letteralmente - se si è cambiato le mutande. A corredo, c'è anche il vuoto cosmico di chiedere ogni mattina ad Amadeus o a chi capita di turno "le emozioni del Festival che hai vissuto": una domanda random e vacua a cui arriva un altrettanto risposta random e vacua.
Ora, è ovvio che Rai non può pre-selezionare le domande ma sembra necessario mai come oggi che come si è deciso di mettere la musica al centro del Festival, bisogna anche mettere al centro l'informazione durante le conferenze stampa: domanda tecniche, anticipazioni sullo show, delucidazioni sui sistemi di voto, aneddoti di backstage o di segnalazioni provenienti dai social. Tutto il resto è noia.
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