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Diego Passoni: 'La Tv ha pregiudizi sui gay, presi come esperti di gossip e moda'

Esiste uno stigma in tv per cui le persone gay sono chiamate in studio solo per occuparsi di temi frivoli?

domenica 7 aprile 2024

/ by Tv Italiana


Nel corso degli ultimi dieci giorni il tema dell'omosessualità in tv sembra esser tornato in auge e in maniera tanto dirompente quanto estemporanea. Ad esempio, nel seguitissimo game Affari Tuoi sono stati protagonisti di puntata due innamoratissimi fidanzati sardi. C'è poi stata la polemica mediatica su Michele Bravi che ha annunciato di votare una esibizione a tema Barbie durante Amici 23 in quanto "troppo gay per non poterlo fare". E dunque sembra capitare a fagiolo una intervista rilasciata un paio di giorni fa da Diego Passoni a proposito a La Stampa in cui parla dei pregiudizi che ancora circolano negli ambienti televisivi quando bisogna costruire uno show televisivo con un cast che comprende persone omosessuali. Scopriamo cos'ha dichiarato nel prossimo paragrafo.

Intervistato nel video podcast de La Stampa , il conduttore radiofonico di Radio Deejay ha spiegato:

Pregiudizi sui gay? Certo. Ad esempio, nelle tante cose che ho fatto nella mia vita non mi sono mai occupato di due cose, perché come argomenti non mi interessano, e sono la moda e il gossip. E il mondo della televisione, che purtroppo tende ad appiattire, spesso ha dato spazio ad omosessuali dando per scontato che in quanto omosessuali dovessero essere esperti di moda e di gossip. Ancora oggi, dopo 25 anni di carriera, mi chiama qualche autore televisivo chiedendomi se posso fare una incursione nel loro programma per parlare di moda o gossip. Questo perché esiste ancora il sillogismo per cui una persona gay debba sapersene occupare. Sembra una cosa carina ma... non lo è per niente.

Ma a quanto pare, stando al vissuto del conduttore, è un stigma che si riflette un po' in molti ambienti lavorativi:

Oggi, nel mondo del lavoro, la persona omosessuale vive come in una specie di ovile che obbliga a stare al "tuo posto". E spesso quel posto è inteso come quello di una persona ancillare, il cicisbeo di corte, quello che fa ridere le colleghe alla macchinetta del caffè, che tiene su il morale, quello che fa il confessore...

Insomma, frivolezza e frecciatine. Ma le persone gay sono (e possono essere) limitate a questo? 

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