È Gabriele De Benetti il vincitore della terza edizione di Bake Off Italia - Dolci in forno: il famoso talent show di Real Time che ha incoronato il suo primo miglior pasticcere amatoriale d'Italia uomo, dopo le due vittorie al femminile di Madalina Pometescu e Roberta Liso. Abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Gabriele per scoprire come ha vissuto i momenti più cruciali della gara, per scoprire inediti retroscena avvenuti sotto il tendone di Villa Annoni e soprattutto per conoscere anticipazioni sul suo primo libro di ricette (in uscita il prossimo 14 gennaio).
Ciao Gabriele. Innanzitutto complimenti per la vittoria a Bake Off Italia. C'è stato un momento in particolare in cui hai pensato di essere sulla buona strada verso la vittoria del programma?
Ho sempre vissuto la competizione puntata dopo puntata, senza mai guardare troppo in la. Quando a tre puntate dalla fine ho vinto il mio terzo Grembiule Blu ho realizzato che potevo davvero farcela, o che comunque era ora di mettercela davvero tutta.
Il programma è stato registrato integralmente nella scorsa primavera.
È stato difficile mantenere il segreto della tua vittoria per tutti questi mesi? Qualcuno ti ha fatto domande?
Difficilissimo, ma ce l’ho fatta! Le domande sono iniziate quando sono stati presentati pubblicamente i concorrenti, ma sono decisamente aumentate dopo l’inizio della trasmissione. Tendenzialmente sono una persona riservata, il problema è che è molto facile tradirsi con qualche risposta, anche un tempo verbale può comunicare qualcosa…! In ogni caso ho notato che le persone sono più curiose di capire le dinamiche di registrazione (come, quando, in quanto tempo) rispetto al risultato finale, certo che a qualche puntata dalla fine è naturale domandarsi come andrà!
Difficilissimo, ma ce l’ho fatta! Le domande sono iniziate quando sono stati presentati pubblicamente i concorrenti, ma sono decisamente aumentate dopo l’inizio della trasmissione. Tendenzialmente sono una persona riservata, il problema è che è molto facile tradirsi con qualche risposta, anche un tempo verbale può comunicare qualcosa…! In ogni caso ho notato che le persone sono più curiose di capire le dinamiche di registrazione (come, quando, in quanto tempo) rispetto al risultato finale, certo che a qualche puntata dalla fine è naturale domandarsi come andrà!
Ti abbiamo conosciuto tutti come "il pugile di Bake Off" ma in realtà sei uno sviluppatore di software. Da dove nascono queste due passioni?
L’informatica da quando ero ragazzino, dal fascino per la tecnologia e in qualche modo dalle grandi possibilità che offre: tutto sommato programmare ha un lato creativo molto spiccato, forse è questo che mi piace di più, l’idea di far lavorare la testa per risolvere un problema.
Ho sempre praticato sport nella mia vita, alternando attività di diverso tipo: molti pensano che il pugilato sia “dare e prendere pugni”, in realtà è molto più. Insegna la disciplina, la sportività, è una forma mentis, e se ti entra dentro poi contagia tutto il tuo modo di essere. La boxe ti obbliga a scontrarti non solo con l’avversario, ma anche con i tuoi limiti, ti insegna come attaccare ma anche come incassare che nella vita spesso viene molto utile.
La prova più divertente e quella più impegnativa di tutto il tuo percorso nel programma?
La più impegnativa certamente la Torta Green del maestro, un vero delirio: quando ho sollevato la tovaglietta (anzi le tovagliette) e ho visto tutti quegli ingredienti è stato un colpo al cuore, ancora adesso mi sale l’ansia! La più divertente quella con i bambini: devo dire che la sorte mi ha voluto bene e mi ha assegnato Federico, un bimbo molto tenero, educato e preciso. Alcuni dicono che sembravamo padre e figlio.
Ci spieghi la storia che c'è dietro la Torta Andrea, il tuo cavallo di battaglia?
Sono molto legato a mio fratello: qualche giorno prima del suo compleanno ho pensato che sarebbe stato bello creare una torta solo per lui; sapevo che amava il cioccolato, ma non sapevo l’ordine di preferenza! Così l’ho chiamato e gli ho chiesto: “Se dovessi fare una classifica tra cioccolato fondente, al latte e bianco?”. Con queste indicazioni ho creato la torta Andrea, con tre mousse al cioccolato, un biscotto croccante e una marquise al cacao, tutta glassata nera a specchio. È piaciuta tantissimo e così l’ho riproposta in finale decorandola con le foglioline d’oro di Pietro che ho voluto simbolicamente “portare” con me in finale.
Oltretutto il piatto sul quale l’ho presentata è stato un regalo di Luciano: quando è uscito è venuto da me e mi ha detto: “Guarda che devi vincere tu! Se ti fa piacere usa il mio piatto per presentare il dolce”. E così è stato.
Ora che le telecamere di Bake Off si sono ufficialmente spente, sei rimasto in contatto con gli altri concorrenti?
Ho legato molto con alcuni concorrenti, meno con altri, ma credo sia normale che in un gruppo succeda questo: si va per affinità. Bake Off non è solo fare dolci, è anche vivere con altre persone per due mesi in una situazione alienante, con molto stress e molte aspettative, di conseguenza le dinamiche che si creano possono essere le più diverse, specialmente verso la fine del programma. Ad ogni modo conoscersi e confrontarsi insegna sempre qualcosa, aiuta a crescere.
Ci dai qualche anticipazione sul tuo libro?
Il titolo è una sorpresa (un altro segreto da mantenere per mesi) e uscirà il 14 gennaio: ci sarà una prima parte tecnica con le preparazioni di base, le varianti e alcune curiosità; e una seconda con le mie ricette tra cui la Mondrian, la Torta Andrea e molte altre inedite. L’informatica mi ha “plasmato” anche in questo senso: come in un manuale tecnico, ci saranno indicazioni su come affrontare i problemi comuni durante le preparazioni.
Vincere Bake Off Italia è stata l'incoronazione di un sogno. Ne hai ancora qualcun altro da esaudire?
E come si fa a vivere senza sogni? Certo che ne ho! Se parliamo di pasticceria sogno ad esempio di collaborare con un maître pâtissier, se parliamo di musica di conoscere qualcuno tra i miei artisti preferiti e di suonare con loro... Mi fermo qui: per i sogni ho un cassetto col doppiofondo!
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