Oramai mancano circa un paio di mesi alla presentazione dei nuovi palinsesti della stagione 2019 - 2020. Una stagione che, mai come in passato, dovrà cercare in tutti i modi di far fronte alla nuove esigente del pubblico con il rimodellamento delle reti (vedi il caso Rai Movie) ma anche con format nuovi o remixati per far fronte al drastico calo d'ascolti (come L'Isola dei Famosi e il Grande Fratello).
Non avendo la sfera di cristallo, però, non possiamo sapere con certezza quali novità ci riserverà da settembre il Piccolo Schermo. Eppure qualcosa giunge in nostro aiuto: il MIP TV, un noto evento settoriale dove reti e produzioni televisive "mercanteggiano" format e prodotti seriali.
Proprio a tal proposito, abbiamo chiesto maggiori informazioni in merito alla ultima edizione di questo evento a M. Chiara Duranti, direttore di FormatBiz: una testata che si occupa da lungo tempo di monitorare trend e format sui mercati internazionali.
Il MIP TV è un appuntamento internazionale importante per l’industria televisiva, anche se ogni anno viene criticato perché troppo vicino agli Screenings di Los Angeles e quindi disertato dalle major americane. Tutti cercano di partecipare, anche solo per i primi due giorni. Buyer e distributori si incontrano vis-à-vis e possono confrontarsi.Quali saranno i trend televisivi della prossima stagione, stando ai format proposti al MIP TV 2019?
Per quanto riguarda l’entertainment c’è ancora voglia di talent in particolare dancing e singing show anzi molti titoli proponevano programmi in cui le due discipline si univano per incoronare un artista. Su questo concept sia Talpa che Endemol si sono confrontante con diversi titoli vedi Dancesing per esempio. Non a caso, si è registrata una crescita dei dancing talent del +34%. Il tema della danza è declinato e contaminato con tanti generi, avevamo visto ad ottobre Flirty dancing dove dating e dancing erano il modo per trovare il partner ideale. Abbiamo avuto la conferma che il genere è in ascesa. Tra le altre declinazioni anche quella della terapia con il format belga di Lineup. Poi ancora tanti reality...
In Italia si dice spesso che il reality show è un genere oramai moribondo. Il MIP TV 2019 conferma questo trend?
Il reality non è morto, ma si declina in altri generi, si ibrida e si rinnova. In particolare, in questo mercato abbiamo visto molto adventure reality come You vs Wild con il mitico esploratore Bear Grylls e le sue prove estreme. Nel suo nuovo show è il pubblico a casa che determina le sue scelte. E poi ancora abbiamo visto tanti social experiment come in Naked Beach dove le persone comuni sono invitate ad accettare il proprio corpo soggiornando completamenti nudi in un’isola per un certo periodo di tempo.Con quali prodotti seriali (fiction, soap, ecc.) Rai e Mediaset hanno colpito l'interesse dei visitatori stranieri del MIP TV 2019?
La Rai offre come sempre un catalogo di fiction importante con grandi titoli come per esempio il Commissario Montalbano venduto in tutto il mondo. Mediaset ha proposto The Silence of Water (Il Silenzio dell’Acqua): una nuova serie mystery, un thriller interessante che si avvicina sicuramente ai modelli europei dai toni noir o alle serie britanniche. Una fiction che Mediaset ha proposto sia come ready made, come prodotto finito ma anche come scripted format. Cioè come format da vendere e da essere riadattato in altri Paesi.
Quali format d'intrattenimento stranieri suggeriresti di produrre fra quelli visti al MIP TV 2019?
Ci sono tanti titoli interessanti e soprattutto tanti format che definirei “feeling good format” cioè programmi che propongono una tv intelligente e dai buoni sentimenti. Oltre alla deviazioni del reality e alla trash tv per cui tutto è lecito, ci sono tantissimi show che invitano alla riflessione, che aiutano a crescere. Grandi temi sociali che possono essere affrontanti anche con uno show in prime time, pensiamo al successo dei programmi culturali, ai documentari in prima serata, ma anche ad un varietà diverso in cui prevale la competenza, la professionalità, il duro lavoro…In Italia si è verificato un calo d'ascoltatori medi in prime time. Al MIP TV 2019 è stato raccontato questo fenomeno? Oppure è solo un trend nazionale?
Il calo di ascolti è generalizzato non è un problema solo italiano. Si tratta di un fenomeno globale determinato dalla diffusione delle piattaforme on line, dai colossi OTT e dal proliferare di tanti canali e dalla varietà dei contenuti diversificati per genere e target, ma in questo mercato (il MIPTV 2019, ndr.) è stato invece notato un ritorno alla generalista, alla vecchia cara tv a dispetto di tutti i device del momento, quindi si tratta di trovare e produrre nuovi contenuti appetibili.Ringraziamo il direttore di Formatbiz, M. Chiara Duranti, per l'intervista a noi concessa.
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