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Mario Draghi vuole alzare il Canone Rai: le sue 6 modifiche in programma

Grandi manovre in Rai per il Premier Mario Draghi: i 6 punti con cui far partire la rivoluzione.

lunedì 14 giugno 2021

/ by Tv Italiana

 
La pandemia di Covid ha indubbiamente danneggiato moltissime aziende italiane, sia da un punto di vista morale quanto dal punto di vista puramente economico. E anche la Rai - che è a tutti gli effetti una azienda di Stato - è stata costretta a chinarsi al cospetto delle restrizioni e a subire un calo nei guadagni provenienti dalle pubblicità; una perdita che danneggerà anche le produzioni del prossimo palinsesto autunno-inverno 2021. Essendo una tv di Stato, però, molto presto arriverà in soccorso l'attuale Premier Mario Draghi che avrebbe ideato una ricetta per cercare di rimettere in forma la Rai. Sei punti fondamentali intercettati dal settimanale L'Espresso.

Mario Draghi: la ricetta  in 6 punti per riattivare la Rai
Come dicevamo, Maria Draghi sembra aver preso molto seriamente le economie in calo della Rai e avrebbe studiato una scaletta in sei punti che permetterebbe all'azienda del Servizio Pubblico di rendere più efficienti gli sforzi dell'intero reparto. Ma quali sono questi sei punti? Leggiamoli insieme.
 
1. Riduzione degli 11 canali Rai
Secondo varie valutazioni, gli undici canali Rai sono troppi. Meno canali significa ovviamente minor costi di gestione e mantenimento. In realtà la necessità di voler ridurre il numero dei canali è stata già raccontata e programmata in passato ma fra avvicendamenti di direttori, pandemia e alter variabili, il numero dei canali tv gratuiti della Rai non si è mai ridotto. Draghi ci riuscirà?

2. Ridurre le poltrone
Il secondo punto è caro ai vari dietrologi del web. Draghi avrebbe intenzione di snellire e tagliare dove possibile tutti quei settori che foraggiano debito, creano perdite e servono a dare poltrone dove sostanzialmente non servirebbero. Un punto centrale sarebbe quello di ridurre le direzioni.

3. Aumentare il Canone Rai
Una delle fonti di entrate della Rai è il tanto chiacchierato Canone Rai che, da alcuni anni, è fermo a 90 Euro all'anno. La suddetta cifra dovrebbe aumentare, stando al progetto del Premier, per aiutare le casse della Rai a tornare in equilibrio. Ma di quanto aumenterà il Canone Rai?

4. Ridurre i prodotti commerciali
Una scelta bizzarra rivelata sempre da L'Espresso sarebbe quella di cercare di ridurre il più possibile la presenza di prodotti commerciali dai palinsesti. Nonostante sia uno dei sei punto, però, al momento non è chiaro cosa si intenda per "prodotti commerciali" ma le ipotesi sono tre: il product placement all'interno degli show (caffè, spumanti, bottiglie acqua, ecc.), gli show di brand entertainment (programmi realizzati in collaborazione con uno sponsor unico) oppure - in senso lato - i format tv di importazione. 
 
5. Più RaiPlay, più RadioRai, più TG Regione
Le analisi consegnate a Draghi devono aver fatto denotare degli importanti margini di guadagno in tre settori che forse non sono così al top: il sito web, la radio e le sedi regionali della Rai. Per questo, la governance sarà impegnata a potenziare questi tre ambiti che permettono evidentemente una minima spesa ma una massima resa. In realtà si è spesso discusso del fatto che le sedi regionali siano troppo costose per la struttura Rai ma, a quanto pare, è possibile trovare una nuova quadra anche a questo problema.

6. Aumentare i format Made in Rai
Nell'ottica di ridurre ulteriormente l'influenza nei bilanci di format stranieri e case di produzioni esterne, la ricetta di Mario Draghi prevederebbe un ulteriore aumento del numero di programmi tv realizzati internamente dalla Rai. Un decisione che arriva dopo le rigide regole che hanno già imposto  restrizioni sugli appalti esterni nel 2020.

Basteranno queste regole a rendere più efficiente la Rai? Ma soprattutto questa ricetta verrà davvero seguita dalla prossima stagione tv?

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