La settimana si apre con un (non tanto) imprevisto colpo di scena in casa Rai. Dopo le numerose voci di corridoio che si sono inseguite nel corso degli ultimi giorni, viene reso noto che l'Amministrazione Delegato della Rai Carlo Fuortes ha ufficializzato le sue dimissioni dal ruolo. In carica da luglio 2021 sotto indicazione del Governo Draghi e dell'allora ministro Daniele Franco, il commendatore ha abbandonato la poltrona rilasciato un piccato comunicato stampa ricco di accuse rivolte al nuovo Consiglio di Amministrazione Rai riscritto dal Governo made in Giorgia Meloni. Leggiamo insieme le sue dichiarazioni.
Queste le dichiarazioni dell'oramai ex Amministratore Delegato Rai Carlo Fuortes in merito alle sue dimissioni (fonte RaiNews):
Nel primo anno di lavoro del nuovo Consiglio di Amministrazione con il governo Draghi il Cda ha raggiunto grandi risultati per l'Azienda. Per citarne solo alcuni: nuovi programmi e palinsesti che hanno portato tra l'altro a un evidente rilancio di Rai2, la trasformazione organizzativa per Generi, un Piano immobiliare strategico che si attendeva da decenni, un rilevante potenziamento di RaiPlay e dell'offerta digitale.
Dall'inizio del 2023 sulla carica da me ricoperta e sulla mia persona si è aperto uno scontro politico che contribuisce a indebolire la Rai e il Servizio pubblico. Allo stesso tempo ho registrato all'interno del Consiglio di Amministrazione della Rai il venir meno dell'atteggiamento costruttivo che lo aveva caratterizzato, indispensabile alla gestione della prima azienda culturale italiana. Ciò minaccia di fatto di paralizzarla, non mettendola in grado di rispondere agli obblighi e alle scadenze della programmazione aziendale con il rischio di rendere impossibile affrontare le grandi sfide del futuro della Rai. Il Consiglio di Amministrazione deve deliberare i programmi dei nuovi palinsesti ed è un dato di fatto che non ci sono più le condizioni per proseguire nel progetto editoriale di rinnovamento che avevamo intrapreso nel 2021.
L'AD Rai mette nero su bianco che il CdA a trazione di Centrodestra starebbe ponendo in qualche modo dei paletti che sembrano dei veri e propri compromessi per Fuortes:
Pur di arrivare all'approvazione in CdA dei nuovi piani di produzione, non posso accettare il compromesso di condividere cambiamenti di linea editoriale e una programmazione che non considero nell'interesse della Rai. Ho sempre ritenuto la libertà delle scelte e dell'operato di un amministratore un elemento imprescindibile dell'etica di un'azienda pubblica. Il mio futuro professionale è di nessuna importanza di fronte a queste ragioni e non può costituire oggetto di trattativa. Prendo dunque atto che non ci sono più le condizioni per proseguire il mio lavoro di amministratore delegato. Nell'interesse dell'Azienda, ho comunicato le mie dimissioni.
Un j'accuse bello pesante che siamo certi potrebbe dare il via nelle prossime giornate ad un futuro nuovo dibattito su quanto politica e televisione debbano essere equidistanti.
Nessun commento
Posta un commento