Amadeus ha annunciato pochi giorni fa in esclusiva al TG1 che il Festival di Sanremo 2024 subirà una importante modifica al regolamento che eleggerà il brano vincitore della manifestazione: la giuria demoscopica da anni fra i presidi della kermesse ligure sarà bandita e, al suo posto, arriverà una inedita Giuria delle Radio che si affiancherà al televoto e alla giuria della Sala stampa, tv e web. Pochi dettagli sono stati dati a proposito di questo nuovo gruppo di votanti ma quel che è certo è che sulla carta questa novità potrebbe tramutarsi in un nuovo caso su cui far scattare polemiche di ogni tipo. Prima polemica l'ovvia vicinanza fra le stazioni radiofoniche agli artisti e ai loro produttori.
Un esempio su tutti è Mediaset. La trasmissione Amici di Maria De Filippi non nasconde da anni il suo strettissimo legame ad alcune delle emittenti radiofoniche del gruppo RadioMediaset (di cui fanno parte R101, Radio 105, Radio Subasio, Virgin Radio e RadioMonteCarlo) a cui si aggiungono le numerose presenze in trasmissione di RDS, RTL 102.5, RadioNorba, Radio Italia, RadioZeta e Radio Kiss Kiss, che in più occasioni si sono trovate ad assegnare il "Premio delle Radio" nella finale del talent di Canale Cinque oppure ad apparire nelle vesti di giudici esterni per prove settimanali o eliminatorie.
Ora, è chiaro che sarebbe folle, paradossale e totalmente poco deontologico se tutte queste radio votassero compatte per una sola cantante uscita da Amici lo scorso anno pur di mantenere legami con la trasmissione di Canale 5. Siamo certi che non succederà mai. Però il fatto che ci siano legami più o meno solidi fra chi la musica la fa e chi la distribuisce per mestiere è altrettanto innegabile.
Nel calderone delle potenziali polemiche potrebbe finirci anche Lorenzo Suraci, patron della casa discografica Baraonda Edizioni Musicali (che ha prodotto The Kolos, Cristiano Malgioglio, Iva Zanicchi, Bianca Atzei e Dear Jack) che è anche il fondatore di RTL 102.5 così come di RadioZeta e RadioFreccia. Se qualcuno prodotto dall'etichetta di Suraci finisse in gara, porterebbe automaticamente a casa tre voti dalla Giuria delle Radio? E tre voti su quanti in totale?
Inoltre, visto che molte radio hanno redazioni giornalistiche o semplici redazioni web, il rischio della moltiplicazione del voto su due giurie diverse potrebbe essere un altro elemento di criticità: di fatto la stessa preferenza potrebbe finire prima nella Giuria della Sala Stampa, Tv e Web il martedì, per poi riconfermarsi mercoledì e giovedì come Giuria delle Radio.
Nella speranza che tutti i nodi vengano al pettine, ci auguriamo che Amadeus e il suo gruppo di autori abbiano ben ponderato come istituire questa nuova giuria, che mai come quest'anno è a rischio polemica.
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