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La Luce nella Masseria: Rai va a Matera per raccontare la nascita della TV

Rai celebra i suoi 70 anni con un film tv ambientato nella Matera degli Anni 60. Ecco la trama.

domenica 7 gennaio 2024

/ by Tv Italiana

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Andrà in onda questa sera - domenica 7 gennaio 2023 - in prima serata su Rai Uno l'inedito film tv La Luce nella Masseria, pellicola si colloca nell’ambito delle celebrazioni dei 70 anni della televisione italiana. Protagonista di questo racconto sarà una famiglia di Matera, cittadina che una quindicina di anni prima era stata definita da Palmiro Togliatti “vergogna nazionale” per le misere condizioni di vita degli abitanti, costretta al 95%  a vivere di sola agricoltura e con un tasso di emigrazione fuori dal ogni più fervida immaginazione. Scopriamo insieme la trama del film tv La Luce nella Masseria.

La Luce nella Masseria: la trama del film sulla nascita della TV in Italia
I Rondinone, con la loro grande masseria non distante da Matera, sono protagonisti della storia. Si tratta di una famiglia numerosa e unita che, sotto la guida del patriarca Eustachio (Renato Carpentieri), ha sempre fatto fronte comune alle avversità e da decenni lavora la terra e vive dei frutti della propria fatica. Una vita dura, a volte durissima, ma per l’undicenne Pinuccio (Giovanni Limite) è impastata di magia e di sogni, come quello di avere un televisore, che nel 1962 si possono permettere solo le poche famiglie benestanti della città. È dal suo punto di vista che seguiamo le vicende. 

L’eroe di Pinuccio è suo zio Vincenzo (Domenico Diele): il più forte, il più simpatico ma anche il più moderno e al passo con i tempi. Essendo anche un bel ragazzo, è conteso da due donne: Giuseppina e Imma (Aurora Ruffino). Un giorno però lo zio si accascia a terra. La diagnosi è grave: sclerosi multipla. Costretto a smettere di lavorare nei campi, Vincenzo presto si ritrova su una sedia a rotelle. Pinuccio guarda sgomento la trasformazione del suo supereroe e assiste al disfacimento della sua vita sentimentale: mentre la prorompente Giuseppina s’impaurisce e si allontana, la timida Imma viene “rifiutata” dal giovane che non vuole rovinarle il futuro. La famiglia, preoccupata per il futuro di Vincenzo, gli compra una tabaccheria in città, proprio accanto a un negozio di televisori che diventa meta fissa di Pinuccio. 

La malattia di Vincenzo, la decisione di un altro fratello di lasciare la vita dei campi a favore della fabbrica e la morte del patriarca Eustachio innescano i litigi legati all’eredità e portano la famiglia Rondinone a valutare la vendita della masseria a Mariano: un imprenditore che si dice abbia fatto fortuna vincendo alla Lotteria Italia e che vuole costruirvi una fabbrica di cemento. A seguito delle divisioni oramai insanabili si decide per la vendita. E la data del passaggio di proprietà viene fissata al 7 gennaio 1963. È chiaro a tutti che, una volta venduta la proprietà di famiglia, nessuno avrà più occasione di riallacciare i rapporti con gli altri e ognuno andrà avanti per la propria strada. La notizia della vendita della masseria e la disgregazione della famiglia fanno precipitare Pinuccio in un grande sconforto. 

Anche Vincenzo, che nel frattempo ha avuto il coraggio di sfidare il futuro accanto a Imma, capisce che non si può mollare così. Che bisogna far di tutto per riunire la famiglia. Ecco allora l’idea: forse niente è perduto e la masseria può ancora essere la casa dove lavorare e vivere tutti insieme. Vedere i figli di nuovo felici farà riscoprire il valore delle relazioni umane e familiari. A guardarla oggi, una storia così sembra una fiaba. Una meravigliosa fiaba che merita di essere raccontata per coloro che ne hanno memoria, ma anche per coloro che non riescono a immaginarla e potrebbero scoprirla.

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