A distanza di giorni continua il botta e riposta fra dirigenza Rai e le rappresentanze di giornalisti e dipendenti a seguito della cancellazione della presenza dello scrittore Antonio Scurati nella trasmissione di Rai Tre CheSarà. Per molti si tratta di censura, per i dirigenti si è trattato di un costo troppo esoso richiesto dall'ospite, fatti però smentiti da ulteriori rivelazioni. Il sindacato dei giornalisti Rai (UsigRai) ha pensato di servire il colpo di grazia ai manager Rai tirando in ballo costi di prodotti da loro decisi e vidimati; dei costi folli che hanno visto il coinvolgimento di una persona che - a quanto pare - non ha ricevuto né blocchi e né cancellazioni nonostante il sonoro flop. Il caso tirato in ballo è quello di Avanti Popolo: il mal riuscito talk show di prima serata condotto da ottobre 2023 a gennaio 2024 da Nunzia De Girolamo.
Avanti Popolo: un flop Rai costato 6 milioni di Euro
Parlando della censura subita da Scurati ma giustificata come annullamento a causa dei costi richieste dall'ospite per apparire in studio, UsigRai ha replicato:
Dopo aver svuotato della loro identità due canali, ora i dirigenti nominati dal Governo intervengono bloccando anche ospiti non graditi, come Antonio Scurati a cui era stato affidato un monologo sul 25 aprile, in una rete, Rai3, ormai stravolta nel palinsesto e irriconoscibile per i telespettatori. La stessa azienda che ha speso 6 milioni di euro per il programma 'Avanti Popolo', ora avanza motivazioni di carattere economico per l'esclusione di Scurati. Motivazioni gia' smentite dai fatti. Siamo di fronte ad un sistema pervasivo di controllo che viola i principi del lavoro giornalistico.
L'informazione rivelata sui costi di realizzazione di un programma che già sulla carta pareva abbastanza fallimentare è una informazione sorprendente per due ragioni: la prima in quanto una cifra così ingombrante per una show di prima serata su Rai3 non era mai stata spesa nell'attuale stagione in corso.
Il secondo aspetto curioso è la cifra in sé: il direttore Corsini, responsabile Rai delle produzioni a tema approfondimento, aveva dichiarato in un incontro con la Commissione di Vigilanza Rai che Avanti Popolo era costato 200mila Euro a puntata, che moltiplicato per le 15 puntate realizzate, porta la cifra ad un totale di 3 milioni di Euro. Il Direttore Corsini aveva dunque dichiarato il falso?
Per raggiungere i famosi 6 milioni di Euro, ogni puntata deve aver avuto un costo medio di 400mila Euro. Esattamente il doppio. Cifre unitarie paragonabili a quelle dell'ex Che Tempo Che Fa in salsa Rai di Fabio, tenendo conto che in questo caso, oltre al talk, aveva al suo interno anche un ampio spazio dedicato all'intrattenimento.
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