Eurovision 2025 potrebbe avere un 'manager delle litigate' dopo i fatti accaduti nel 2024

Dopo il grande caos scoppiato nel corso di Eurovision Song Contest 2024, EBU ha deciso di pendere seri provvedimenti in vista della messa a punto della prossima edizione del concorso. A rivelarlo è in esclusiva il portale Variety che in un articolo ha raccolto impressioni e dichiarazioni dell'ente europeo organizzatore dello show.  Andando nello specifico, nell'articolo pubblicato dal noto sito d'informazione si legge che EBU creerà un nuovo manager di scena che si occuperà delle delegazioni nell'ottica di assicurarsi che tutte siano a loro agio oltre che a provare a risolvere eventuali problematiche o scaramucce fra Paesi in gara; un atto necessario dopo le polemiche scatenate nel corso della finale dell'edizione 2024 quando vari artisti si erano ritrovati a protestare contro la condotta sleale tenuta dalla delegazione israeliana nella Malmo Arena. Insomma, un vero e proprio manager delle litigate.

Nell'articolo d Variety, leggiamo:

In un'intervista con Variety sul rapporto, De Tender ha affermato che l'EBU ora consulterà i suoi esperti e i suoi membri per determinare se il concorso nominerà un manager del welfare o se implementerà qualche altro criterio per sostenere il benessere dei concorrenti.

Il delegato di EBU ci tiene inoltre a sottolineare che dal prossimo anno sarà richiesta molta più rigorosità nel rispetto delle regole di gara e che si potrebbe persino pensare a maggiori limitazioni per artisti e delegazioni nel poter scorrazzare nei backstage:

Esamineremo la revisione delle regole e il modo in cui potenzialmente possiamo trovare nuovi modi per mitigare l’impatto di questi eventi esterni. Quello che stiamo facendo è molto in linea con quello che stanno facendo le federazioni sportive internazionali alle Olimpiadi, che inizieranno tra un paio di settimane. [...]  Altre raccomandazioni contenute nel rapporto che saranno prese in considerazione da una task force di EBU includono la potenziale limitazione dell’accesso al backstage e anche la creazione di un team dedicato alla gestione delle crisi.

Basteranno queste regole a rendere Eurvosion 2025 meno polemico e più vivibile?