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Ministo Sangiuliano riceve fischi a Taobuk 2024... ma su Rai1 diventano applausi: è polemica

Fischiato dal vivo ma riempito d'applausi nella messa in onda su Rai1: è polemica su Sangiuliano a Taobuk 2024.

giovedì 4 luglio 2024

/ by Tv Italiana

Nuova polemica a tema TeleMeloni è scoppiata nella giornata di oggi - 4 luglio 2024 - a seguito della messa in onda notturno di Taobuk 2024: un evento culturali svoltosi nella città di Taormina condotto da volto di UnoMattina Massimiliano Ossini. A destare le polemiche sono state le immagini palesemente aggiustate in fase di montaggio in cui notiamo la presenza in scena del Ministro Gennaro Sangiuliano accompagnato da più momenti di applausi da parte del pubblico in arena. Applausi che in realtà non ci sono mai stati: attraverso delle riprese fatte amatorialmente dal pubblico, infatti, scopriamo che gli applausi andati in onda su Rai Uno sono serviti a coprire le urla di dissenso e i fischi del pubblico taorminese accorso all'evento. 

Scoperta l'evidente correzione fatta per non far sfigurare il politico del Governo Meloni, sul web si è subito ricorsi ad additare l'accaduto come una censura applicata al dissenso popolare nei confronti di Sangiuliano, attualmente Ministro della Cultura e collezionatore di varie figuracce proprio a tema culturale (da "Times Square si trova a New York" a "Colombo navigò seguendo gli insegnamenti di Galilei" per citarne un paio).  Qui di seguito il video con il confronto fra la messa in onda su Rai1 e come sono andati davvero i fatti.

#Rai ha deciso di occultare con tagli e applausi pre-registrati le urla di dissenso che il Ministro Sangiuliano ha subìto durante #TaoBuk 2024.

La replica della Rai
La polemica è scoppiata e la Rai ha provato a correre ai ripari con una nota stampa parecchio bizzarra, che recita:

In riferimento al presunto intervento sugli effetti sonori durante l’intervento del ministro della Cultura Sangiuliano nelle immagini andate in onda durante “Taobuk – Taormina International Book Festival” – in onda ieri sera sui Rai 1 – Rai precisa che il programma non è una produzione interna, ma è stato fornito dall’Associazione Taormina Book Festival, che lo ha realizzato, curandone ogni aspetto produttivo, senza alcun coinvolgimento di mezzi e personale Rai. L’azienda chiederà comunque spiegazioni per fare completa chiarezza su quanto accaduto.
Rai fa scaricabarile e dice di non essere responsabile di ciò che lei stessa ha trasmesso su Rai Uno. Un corto circuito da manuale.

La contro-replica di UsigRai
Non sono mancate le repliche al comunicato Rai. Una su tutte è quella di UsigRai, il sindacato dei giornalisti della nostra tv di stato:

Sui fischi censurati al Ministro Sangiuliano la toppa della Rai è peggiore del buco. Con un comunicato stampa la Rai ancora una volta certifica il baratro in cui è finito il prodotto informativo del servizio pubblico. Affidati in esterno, i contenuti che poi finiscono nei programmi informativi e nei tg della Rai non hanno alcun controllo editoriale da parte delle strutture giornalistiche. Per questo da anni chiediamo, inascoltati, di riportare dentro il perimetro Rai la produzione di immagini e dei prodotti di informazione. Se la 'più grande industria culturale del Paese' non è in grado nemmeno di verificare quello che manda in onda, chi dirige l'azienda deve trarne le conseguenze o mostrare di avere soluzioni in grado di rispondere alle legittime attese di cittadini e dipendenti. Gli uni e gli altri interessati alla credibilità della Rai; i primi perché pagano il canone e i secondi perché ci lavorano a garanzia del prodotto che forniscono agli utenti.

 Dal PD hanno tuonato:

Ieri sera Rai1 ha mandato in onda un estratto della serata inaugurale del Taobuk festival di Taormina tagliando il momento in cui il ministro Sangiuliano è stato fortemente fischiato dal pubblico presente. Piccoli escamotage di montaggio hanno addirittura fatto credere ai telespettatori che il ministro sia stato applaudito durante la serata. Quanto andato in onda è vergognoso, degno della televisione di stato di Kim Jong-un. Questa è la stampa di regime non quella contro cui si scontra ideologicamente ogni giorno la presidente del consiglio Meloni.

Non si è risparmiato di commentare nemmeno Il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro:

Ormai abbiamo superato TeleMeloni, siamo a TeleRegime. Il servizio pubblico è piegato agli interessi della maggioranza. La sostituzione dei fischi al ministro Sangiuliano con gli applausi alla serata di premiazione del Taobuk – Taormina International Book Festival è gravissima. Saltata anche la contestazione al Presidente della Regione Sicilia Renato Schifani mentre esprimeva la sua stima per Sangiuliano.Vera e propria censura di regime .

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