Nel pieno della Milano Fashion Week 2014, era d'obbligo intervistare una delle style coach più celebri nel panorama televisivo italiano: Carla Gozzi. In esclusiva, la conduttrice di Real Time ci ha svelato alcuni interessanti retroscena sul suo nuovo programma Dire Fare Baciare Italia e ci ha svelato piccoli consigli sull'ammaliante mondo della moda e delle fashion blogger. Immancabili i suoi autorevoli pareri sui look sfoggiati durante il Festival di Sanremo 2014.
Dire Fare Baciare Italia è iniziato da appena una settimana ed ha già riscosso molto successo. Carla Gozzi, avevi già avuto modo di seguire questo programma? Magari nella versione UK che va in onda su Real Time da alcuni mesi.
Sì, conoscevo il programma. Ma quando mi hanno proposto la conduzione della versione italiana, sono andata a rivedermelo sotto un aspetto un po' più tecnico, non soltanto da spettatrice. Dire Fare Baciare mi era piaciuto molto e quindi, sì, lo conoscevo molto bene!
Nei primi due episodi abbiamo assistito al make under di una ragazza total-pink e delle Burlesque Twins Dina e Dana. Vuoi anticiparci i prossimi casi a cui POD (la macchina aggiusta-look del programma, ndr.) verrà sottoposta?
Ce ne sono stati tantissimi, anche perché abbiamo girato 20 puntate. E se in ogni puntata ci sono 4 ragazze, beh, ne abbiamo viste tante... Ognuna di loro ha delle storie davvero particolari. Lo stesso programma spazia molto: dalla ragazza giovane alla donna molto agée. Nel programma si parla molto di loro, di che vita fanno; si entra molto nel merito della loro realtà. Però non voglio anticiparvi nulla.
Dicci almeno il make under che ti ha divertito di più...
Ok. Il caso più divertente è stato quello di un uomo - che credo apparirà in una delle ultime puntate - che ama vestirsi da supereroe. Ed è proprio appassionato di tutti questi generi di fumetti! Pensa, quando l'ho incontrato mi ha sciorinato una cosa come venticinque personaggi, di cui io ne conoscevo soltanto uno. Simpaticissimo, lui e i suoi travestimenti che, tra l'altro, si crea da solo. È un fornaio di notte ma, nel pomeriggio, è un performer 'a fumetti'".
Quale donna o uomo dello spettacolo ti piacerebbe buttare in pasto a POD di Dire, Fare, Baciare Italia?
I Vip sono sempre un po' sopra le righe e abbondano in quanto a cerone e con tutte quelle tecniche per "cambiare le proprie sembianze": Io non sono una amante del trucco - lo odio - e tutti me lo rinfacciano: "Ma come? Non ti trucchi? ". In tv, però, non puoi non andarci truccato: soprattutto per le luci: lì in cerone è d'uopo. Io litigo sempre coi truccatori... però alla fine è inevitabile. Quello che non condivido è vedere, anche nella vita di tutti i giorni, una Valeria Marini iper-truccata e allora mi viene da pensare: "Ma no, dai! Lascia un attimo far respirare la pelle". POD gliela invierei. Lei è una bella donna anche al naturale.
Ok, se ci sarà mai una versione VIP di Dire, Fare, Baciare Italia, Valeria Marini sarà la vostra prima ospite. Sempre per Real Time sarai coinvolta nella conduzione di un nuovo programma: Un giorno per Me. Come si svolgerà? Vuoi darci qualche anticipazione?
Sinceramente, devo ancora fare la riunione con gli autori. Però, a grandi linee, io racconterò le storie di alcune donne o ragazze un po' eccezionali; nel senso che sono molto impegnate, magari perché sono delle manager o perché hanno molti figli da gestire in una situazione familiare piuttosto complicata. "Un giorno per me" vuol dire una giornata in pieno relax, dedicata anche alla bellezza. È un regalo che facciamo a queste nostre telespettatrici.
Su Real Time sei una vera e propria icona: hai condotto grandi successi come Ma come ti vesti?, Shopping Night e Guardaroba Perfetto. C'è un programma a cui sei particolarmente legata?
Ma come ti vesti? è stato il mio primo amore: siamo partiti da lì, io ed Enzo Miccio, con questo programma che era nato per puro gioco nel 2007, quando Real Time era ancora una rete piccolissima e non era ancora sul Digitale Terrestre. Ma già da allora era stato definito un programma cult ed è, tutt'ora, quello che ci diverte di più. Ieri eravamo ad una sfilata e ne parlavamo. Il bello è che ci divertiamo anche con le concorrenti, perché è un programma molto sciolto, molto libero.
Ho un amore speciale anche per Guardaroba Perfetto, che è un mio format. È il programma che mi ha dato modo di portare in tv il mio mestiere di consulente d'immagine: un lavoro che tutt'oggi faccio per le mie clienti. Cos'ha di speciale? C'è che entri nel guardaroba di qualcuno ma, allo stesso tempo, entri nella vita di queste persone: ogni guardaroba racconta molto di noi stessi. Dagli abiti dell'epoca del liceo, la toga della laurea oppure l'abito del primo appuntamento... C'è emozione.
E poi Shopping Night che è molto divertente ma anche molto stancante! Come diciamo sempre io ed Enzo, ormai siamo arrivati ad una certa età e lavorare di notte è una roba che non ti auguro! (ride, ndr.) È faticosissimo però ti dà tante soddisfazioni. Ormai le concorrenti arrivano che già hanno seguito il programma, sono sempre più ferrate in materia, sempre più agguerrite quindi è diventata una vera e propria competizione.
Carla, cosa ne pensi del mondo delle fashion blogger e, in particolare, dei fashion blog?
Ho un parere positivo sulle fashion blogger. La cosa che dico sempre, però, è che si inizia per passione - perché si ama la moda o perché si vuol pubblicare online degli outfit - ma bisogna sempre cerca di fare meglio e nel modo più professionale possibile. Quindi, anche se si è alle prime armi, consiglio corsi di scrittura e di copywriting. Perché alla fine molti hanno perso pure la voglia di scrivere. Pensano solo a Twitter!
Quando si apre un blog e si inizia a scrivere, il primo vero inghippo è proprio la scrittura. Altro consiglio: dare dei contenuti. I fashion blog non sono altro che una nuova visione dei fatti: c'è il giornalismo tradizionale e c'è la visione delle fashion blogger; a maggior ragione, se deve essere il loro punto di vista, che i contenuti siano originali. Sconsiglio sempre il copia-e-incolla. Cercate articoli, leggete quello che più vi piace, prendete gli argomenti ma... fateli vostri!
In Italia, come si diventa Style Coach?
Si parte dal mondo dello styling quindi da tutto ciò che riguarda la cura dell'immagine per gli altri. Io, ad esempio, seguo personaggi popolari ma anche gente più semplice - perché non per forza devono essere dei VIP - cercando di aiutarli nel loro percorso d'immagine, che non finisce di certo alla singola uscita pubblica. Per diventare Style Coach ci sono molti corsi che si possono seguire: fashion stylist, personal shopper e tutto ciò che può farti entrare nel mondo dello styling. Ci sono anche corsi che io conduco nella mia "Carla's Academy". È chiaro che molto è dato dal modo con cui ci si avvicina all'argomento. Lo si diventa con tanta pratica.
Tre termini che un fashion-addicted non può non conoscere.
"Shabby-Chic", che significa "elegantemente imperfetto", anche in un senso un po' più ampio.
"Burgundy", il color melanzana, questo bordeaux piuttosto intenso.
"New Age Romantic": è uno stile romantico che richiama molto i colori pastello ma - che allo stesso tempo - è contemporaneo, rotto da accenti inusuali, unici; qualcosa che non centra niente con lo stile romantico ma che ti dà un look attuale.
I look sfoggiati al Festival di Sanremo sono sempre al centro dei settimanali a tema moda: dacci il tuo personale parere sul migliore e il peggiore look dell'edizione 2014.
Sinceramente non ho visto le ultime puntate perché purtroppo ho lavorato - ero nel dietro le quinte delle sfilate della Milano Fashion Week - ti dico però che il Festival non mi è piaciuto nelle prime due serate, dove ho visto proprio l'antichità pura. Lo affermo con certezza e l'ho pure postato sui miei social. Bocciata Arisa: lei è una che cambia look molto spesso. Mi piaceva molto all'inizio carriera, quando aveva adottato questo look molto vintage: non lo dico perché amo il vintage ma perché era un look che la rispecchiava completamente, anche nella sua fisicità. Ultimamente invece proprio non c'azzecca. O cambia lo stylist o fa qualcosa di suo! Ricordiamoci che Sanremo è anche immagine, non è soltanto musica. Promossa, invece, Luciana Littizzetto: mi è piaciuta molto in quei look firmati Gucci, di grande eleganza. Specie se parliamo di quel outfit total black che le ha donato quell'eleganza inaspettata. L'anno scorso indossava abiti un po' troppo eccentrici... e lei è già abbastanza eccentrica di suo.
Tendenze Uomo / Donna per la prossima Primavera - Estate 2014?
Per la donna, c'è un ritorno al due pezzi. L'abito passa in seconda posizione, favorendo abbinamenti come gonna - blusa, gonna - camicia oppure pantalone e t-shirt. Per l'uomo, c'è un altro grande ritorno: il cappello fedora. C'è quello di Borsalino e ce ne sono di vari materiali: in maglia, in tessuto, scozzese. Il cappello assoluto elemento di riconoscimento per il nostro lui 2014.
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