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Bake Off Italia 2, Roberta Liso: 'Ora non chiamateci bamboccioni!'

sabato 22 novembre 2014

/ by Tv Italiana

Roberta Liso, 23 anni, di Foggia, ex - studentessa in Scienze Infermieristiche... ma soprattutto la vincitrice della seconda edizione di Bake Off Italia: il talent dolciario di Real Time presieduto da Benedetta Parodi, Ernst Knam e Clelia D'Onofrio.  La puntata finale - andata in onda lo scorso venerdì 21 novembre - l'ha incoronata miglior pasticcere amatoriale d'Italia dopo un duro duello all'ultima sfornata contro la super mamma americana Stephanie e il tecnicissimo broker romano Federico.

Per celebrare il suo trionfo, abbiamo deciso di intervistare Roberta chiedendole un commento a caldo e tante piccole curiosità sulla sua esperienza.



Ciao Roberta. Innanzitutto complimenti per la vittoria a Bake Off Italia. Immagino che con due sfidanti come Federico e Stephanie la vittoria per te sia stata inaspettata...
Eh già! Non me l'aspettavo. Non avevo mai creduto fino in fondo di poter arrivare a vincere. Ce la siamo giocata veramente al photofinish e sono ovviamente contenta che sia finita in questo modo. Non me l'aspettavo, così come non mi aspettavo che sarebbe uscito Federico nella prima prova: quella creativa. Poi si sa: quando le cose sono inaspettate, sono sempre più belle.

La puntata conclusiva è stata girata in primavera ma i telespettatori a casa l'hanno potuta vedere solo ieri, 21 novembre. È stata dura mantenere il segreto fino all'ultimo?
È stato abbastanza difficile. Le prime notizie sui concorrenti e sulla seconda edizione del programma sono uscite a fine agosto: io ero già ritornata a Foggia ed ho cercato di non dire nulla a nessuno. Avevo ripreso la mia vita quotidiana. Certo, quando sono stati mandati in onda i primi filmati e le prime puntate, la situazione si era fatta più complicata... Ma io me la sono cavata bene dicendo in giro che non potevo dir nulla e che dovevano seguire il programma.

Hai sempre portato alta la tradizione pugliese ma in finale hai sorpreso tutti con un dolce di tutt'altro genere, preparando un dolce dai gusti esotici. Come mai questa scelta?
Il mio percorso all'interno di Bake Off Italia è stato tutto Made in Puglia. Ho usato la mandorla all'estremo. L'ho usate sempre, persino in finale! Nella preparazione della madeleine c'ho messo la mandorla. Il bacio di dama che solitamente è fatto con le nocciole, io l'ho fatto con la mandorla... Ho sempre cercato di esaltare i gusti della mia terra. Molto spesso in Italia facciamo gli esterofili però non capiamo che le materie prime che abbiamo sono belle, buone... ed introvabili!

Grazie a questa vittoria, avrai la possibilità di pubblicare un tuo libro di ricette. Ci daresti qualche piccola anticipazione?
Cercherò di fare un libro fatto bene. C'ho lavorato (e ci sto ancora lavorando) con molta passione. Nel libro sto cercando di inserire il mio estro ma anche la tradizione. Dedico la mia vittoria e questo libro alla mia famiglia, ai miei amici, ai miei nonni e alla mia terra. Nel libro troverete dei dolci inventati da me ma anche classici della trazione in una veste rivisitata; Non mancheranno i dolci base fondamentali, che ho preferito lasciarli così come sono perché, per me, sono intoccabili... Ci sarà sentimento e passione. Perché la passione è stata la mia arma vincente.

A proposito di libri, hai mai letto i libri di Ernst Knam e Bendetta Parodi?
Io ho il libro di Ernst Knam nella mia libreria personale in cucina. E devo dire che spesso lo consulto: i dolci del Maestro sono fantastici, specie quelli al cioccolato... Se non siete mai andati a mangiare una torta al cioccolato da Ernst Knam, vi prego, andateci! Di Benedetta Parodi ho più di un libro: sono carini perché molte sue idee sono gustose e veloci da preparare. E ti dirò di più: ho anche il Cucchiaio d'Argento! La coincidenza ha voluto che questo libro mi fu regalato da una collega di mia madre prima ancora di partecipare a Bake Off. Ed ha persino la dedica. Il Cucchiaio d'Argento non è un libro: è un mostro sacro!

I libri dei giudici li hai messi in libreria. Adesso devi dirci dove hai posizionato il trofeo vinto a Bake Off!
Bella domanda! Il trofeo in casa io, per il momento, non ce l'ho! Per ovvi motivi sulla segretezza dell'esito della finale, non è qui con me ma mi verrà spedito a giorni. Comunque, lo esporrò in cucina perché ho alzatine ovunque... e il trofeo ha proprio la forma di una torta messa su una alzatina.

Una foggiana doc come te potrà sfatare questo mito: i pugliesi mangiano solo cime di rapa? (Ride, ndr.)
Non è vero! L'esaltazione della cima di rapa c'è: persino io l'ho usata a Bake Off nella prova dei bagel, realizzando una farcitura di crema di cime di rapa e mortadella; e devo dire che Knam ne fu entusiasta. Però la Puglia non è solo cime e orecchiette: abbiamo i limoni del Gargano, diversi tipi di pomodoro, la farina di grano, la mandorla, l'olio d'oliva... Nel programma, ho cercato di far conoscere tutto quello che abbiamo qui da noi. Ho fatto un po' di promozione al territorio. Spero di aver fatto conoscere qualcosina in più del fantastico patrimonio enogastronomico pugliese

Qui in redazione abbiamo fatto i compiti a casa e abbiamo scoperto che da poco ti sei anche laureata in scienze infermieristiche. Oltre a farti gli auguri del caso, hai già pensato al tuo futuro?
Ti dico la verità: la pasticceria è sempre stata la mia più grande passione. Quindi poter inseguire in qualche modo questa passione è bello. Ho solo 23 anni e posso permettermi il lusso - fra virgolette - di inseguire questo sogno, che potrebbe concretizzarsi e diventare anche il mio futuro lavoro. Fare l'infermiera è bellissimo: è un lavoro fantastico. Certo, in una pasticceria sarei al top della felicità!

Voglio riuscire in questa "impresa" anche per una pura questione di orgoglio giovanile. Sento spesso dire in giro che noi siamo la Generazione dei Bamboccioni. Molti come me si sono rotti le scatole di essere presi in causa come persone che non hanno aspirazioni: noi le abbiamo eccome! Sono molti i giovani che stringono i denti, si rimboccano le maniche ed inseguono il loro sogno. Forse sotto questo punto di vista, a Bake Off sono stata un giusto esempio.

Dopo aver parlato di Knam, dobbiamo obbligatoriamente citare il tuo incontro con Buddy Valastro, il Boss delle Torte. Oltre ad avergli fatto affettare le mele, vi siete detti altro? Purtroppo avevamo solo cinque minuti a testa per usufruire del suo aiuto. Però posso dire che Buddy è stato molto carino: è passato più volte fra i banchi, ci ha incitate a stare tranquille... È stato molto simpatico. Poi c'è da dire che è pure pugliese come me... Ed è stato carino anche perché mi è venuto abbastanza incontro con l'inglese: io un pochino lo mastico però in quel momento ero nel pieno di una amnesia. Pensavo principalmente a realizzare il mio dolce.

E Buddy se la cava con l'italiano?
Sì, se la cava abbastanza bene con l'italiano. E ti dirò di più: a fine registrazioni, Buddy ha incontrato i miei genitori e abbiamo fatto festa grande. È stato alla mano con tutti: ha persino abbracciato mia mamma!

Esiste il dolce perfetto?
C'è una bellissima canzone che dice: "Bisogna saper rinunciare alla perfezione". Secondo me la perfezione non esiste. Puoi aspirare alla perfezione cercando di migliorarti il più possibile. La regola fondamentale in questo campo è sperimentare. La vera prova del nove è quella di dare il tuo dolce a qualcuno: se dopo un assaggio gli senti fare "mmm"... allora vuol dire che hai colpito nel segno!

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