Da molti anni si parla del connubio fra il mondo della televisione e quelli dei social network e se quanto tutto ciò sia più o meno efficace. Solo nel corso degli ultimi dieci anni in tv, infatti, abbiamo visto una massiccia presenza di influencer e opinion leader del web sbarcare negli show più gettonati del piccolo schermo e persino web show sbarcare sulla tv lineare (ultima la BoboTV). Ma la presenza di questi figli del web è effettivamente funzionale ai canali generalisti? Il sito Fortune Italia ha posto questa domanda al vice direttore Rai dei programmi Daytime Adriano De Maio, che ha riposto in maniera molto disfattista.
Rai: influencer non portano ascolti
In una intervista pubblicata lo scorso 4 dicembre 2022 su Fortune Italia, al vice direttore Rai dei programmi Daytime Adriano De Maio è stata posta la seguente domanda: "Social e Twitter hanno permesso agli utenti di commentare in diretta programmi come Sanremo, rimettendo al centro del dibattito la persona e gli ascolti. Cosa ne pensa?".
Il vicedirettore ha preso posizione sul rapporto web e tv che, a suo dire, in realtà non esiste concretamente:
Tv e social sono due piattaforme molto diverse, la tv è un mezzo passivo rispetto alla fruizione dei contenuti, i social necessitano invece di un contributo attivo da parte degli utenti. Nei grandi eventi televisivi i dati ci hanno confermato che tra i due media esiste un’interazione molto forte, ma io credo che tv e social viaggino su due binari paralleli che non si incontreranno mai fino in fondo.
Aggiungendo anche che:
Spesso questi influencer da milioni di follower, se ospiti in trasmissioni televisive, non aggiungono nuovo pubblico rispetto a quello già fidelizzato sulle reti generaliste.
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