Fra i pochi guizzi della seconda serata del Festival di Sanremo 2023 - andata in onda ieri 8 febbraio 2023 - c'è stata l'insolita esibizione di Fedez svoltasi nella nave da crociera sponsor della manifestazione di Rai1. La stranezza non sta nell'allestimento scenografico o in qualche bizza commessa dal cantante ma dal testo del brano del suo freestyle: una esibizione con un testo accusatorio (nel mondo rap si chiama dissing) in cui l'artista ha puntato il dito contro il CODACONS e alcuni membri del Governo Meloni. Il rapper ha scoccato una frecciatina anche contro la FIMI ed ha cavalcato l'onda delle dietrologie scoppiate attorno all'arresto di Matteo Messina Denaro. Leggiamo il testo cantato da Fedez a Sanremo 2023.
Sanremo 2023: Fedez e il testo del freestyle dissing
Il freestyle di Fedez si apre con le dietrologie raccontate su web e stampa a proposito dell'arresto di Matteo Messina Denaro, che si è fatto arrestare con una insolita facilità dopo ben 30 anni di latitanza:
È il ritorno del c*glione sulla traccia, quello a cui nessuno l’ha mai detto in faccia. Che non è un fake, che non fa i video con la Scaccia. Gat’cha! Vieniti a prendere il perdono dalle mie braccia. Scendo da un catamarano con la mia carta in mano. Sono Napoleone con la sindrome del nano. Decido io quando venire, me lo preparo: come Matteo Messina Denaro.Poi una bella bordata alle classifiche FIMI che - a detta del cantante - sarebbero inquinate dagli streaming acquistati abusivamente e non registrati da veri ascoltatori sulle piattaforme digitali:
Poi si scaglia contro il Governo Meloni e tira una frecciatina al CODACONS: “Secondo a Sanremo con la vittoria dei Maneskin. “Free the nipples” come Victoria dei Maneskin. Frate’ non sei primo in niente se sei primo in FIMI, perché nella vita ha un prezzo: pure gli streaming!
Non poteva mancare lo sfotto' al Governo Meloni ai suoi mille cortocircuiti:
Se va a Sanremo Rosa Chemical scoppia la lite. Forse è meglio il viceministro vestito da Hitler? Purtroppo l’aborto è un diritto: sì ma non l’ho detto io. L’ha detto un ministro. A volte anch’io sparo cazzate ai quattro venti, ma non lo faccio a spese dei contribuenti.
Un salutino al CODACONS che da anni va addosso ai Ferragnez spesso con denunce ai limiti della credibilità:
Perché a pestarne di m*rde sono un esperto: ciao CODACONS, guarda come mi diverto!
E, in conclusione, un omaggio a Gianluca Vialli:
Sul finale, una citazione a Gianluca Vialli, morto a causa di un grave tumore al pancreas: “Vabbè sdrammatizziamo: ho avuto il cancro e come un vero duro sono andato in tv e ho pianto. Se penso a chi mi ha dato la forza guardo in alto: è il ricordo di Gianluca che porto su questo palco.
Il rapper ci ha tenuto ha specificare che il testo non era stato in alcun modo supervisionato dalla Rai e che l'ha eseguita prendendosi tutte le responsabilità del caso. Riguarda l'esibizione su RaiPlay, a questo link.
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