Barbara D'Urso attacca ancora Mediaset
In un post pubblicato quasi su web alle otto del mattino di ieri 1^ settembre 2023, Barbara D'Urso si è nuovamente espressa sulla fine della collaborazione con Mediaset e in particolar modo con Pomeriggio 5, una delle sue creature televisive più longeve di sempre:
Tra pochi giorni prenderà il via la 16esima edizione di Pomeriggio5, la prima senza di me. Ho creato e curato con amore quel programma per 15 anni ed è per me motivo di orgoglio che un programma nato, cresciuto e identificato con me, vada avanti mantenendo lo stesso nome. [...] Abbiamo fatto tutto questo con un piccolissimo budget, che fin dall’inizio di questa avventura straordinaria è stata la mia forza in azienda, puntando alla massima resa con la minima spesa. Non è stato sempre facile ma Pomeriggio5 era la mia casa e i sacrifici li ho fatti col sorriso, anche quando siamo stati costretti ad andare in onda senza pubblico, dal centro di produzione che era una cattedrale nel deserto durante i lockdown, per poi proseguire così per due anni e mezzo.
Delle affermazioni vere per metà. Tutte le trasmissioni quotidiane del mattino e del pomeriggio vanno in onda solitamente con dei budget molto limitati. Non a caso Mediaset punta al risparmio da oltre un decennio trasmettendo soap a raffica in quella fascia oraria. Anche la faccenda lockdown è piuttosto controversa nella sua esposizione: i programmi sotto testata giornalistica sono andati in onda durante il periodo della pandemia in quanto ovvi presidi informativi. Pomeriggio5 è coperto dalla redazione di Videonews.
Barbara D'Urso continua a parlare dei tagli che è stata costretta a subire nell'ultimo periodo:
Mi sono messa sull’attenti quando mi è stato dato uno studio molto più piccolo e condiviso con i telegiornali, e non solo, che mi obbligava a registrare gli ultimi due blocchi velocemente nel pochissimo tempo disponibile prima della diretta, per poter lasciare puntualmente lo studio a Studio Aperto alle 18.25.
Una sorte che purtroppo hanno condiviso con lei anche Morning News e Mattino 5, talk che però hanno tutto sommato mantenuto buona l'asticella degli ascolti. Ma la D'Urso punta il dito anche sul traino che, a detta sua, è stato respingente:
Ennesima limatura nella durata, che nelle ultime due stagioni è stata ridotta all’osso (per motivi ancora oggi a me oscuri). Negli ultimi due anni siamo stati costretti a partire mezz’ora dopo rispetto alle stagioni precedenti e dopo una soap che ci lasciava un traino del 9/10%.
Affermazione in parte falsa, visto che la media della soap Un Altro Domani (l'ultima ad aver trainato il Pomeriggio 5 della D'Urso) aveva comunque una media ampiamente superiore al 10%. Ma andiamo avanti:
Nonostante questo, ho garantito, insieme alla meravigliosa squadra che mi ha accompagnata fino al 2 giugno, un ascolto molto alto (media stagionale 16%, con punte al di sopra del 20%) ed eravamo pronti per ricominciare con la nuova stagione, come mi era stato fortemente richiesto.
Anche questo non è propriamente vero. Il citato 16% era in realtà un dato minimo ritagliato grazie a scorpori e trucchetti di ogni tipo. E a dimostrare che queste cifre non sono poi così tanto miracolose ci pensa la media spettatori, crollata a 1.3mln di spettatori nelle ultime puntate di stagione. Poca roba.
Inoltre,una regola generale che ci sentiamo di ripetere molto spesso, è che il succitato traino non può essere la ragione principale del successo di un programma. Può aiutare, certo, ma non dev'essere nemmeno una ragione da tirare fuori dal cassetto in caso di disfatta.
La D'Urso chiude il suo post social con una stoccatina a Mediaset e alla "nemica amatissima" Myrta Merlino e a nuovo assetto organizzativo che Mediaset le ha costruito attorno:
Ora le chiavi di quella casa sono state date a Mirta, alla quale va da parte mia un grande in bocca al lupo. Pomeriggio5 tornerà finalmente ad avere un grande studio con il pubblico presente dal vivo. Verrà aumentata la durata, mezz’ora in più partendo ben prima del competitor, e verrà garantita una collocazione in palinsesto più favorevole, con un ottimo traino, come si confà a un programma ben rodato e di successo, com’è giusto che sia e come sarebbe stato giusto fare anche nelle stagioni precedenti. Tutto questo non potrà che fare bene agli ascolti e a Pomeriggio5, una delle creature televisive di cui vado maggiormente orgogliosa. L’unica cosa che mi dispiace, come sapete, è non aver potuto salutare il mio pubblico dopo 15 anni insieme. Ma so che avete compreso che non è dipeso da me. A presto!
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