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Giornalista Rai News 24: 'Subiamo censure, vietate domande ai politici di Destra'

Sconcertanti rivelazioni da una giornalista Rai: obblighi dall'Alto, notizie da non rilanciare e politici a cui non è possibile far domande.

mercoledì 8 maggio 2024

/ by Tv Italiana


La conferenza stampa legata allo sciopero dei giornalisti Rai del 6 maggio 2024 ha denotato la partecipazione attiva di molti dei lavoratori della tv di stato, alcuni molto in vista come Serena Bortone e Sigfrido Ranucci, ma anche di alcuni volti non proprio noti al grande pubblico. Fra questi c'è Enrica Agostini: giornalista nel Comitato di Redazione di Rai News 24 che non le ha mandate a dire a proposito della nuova gestione del comparto giornalistico della Tv di Stato da quando la Governance è stata rieletta dal Governo Meloni. La donna ha parlato di censure e non solo.

Qui di seguito le sconcertanti affermazioni fatte dalla giornalista nel corso della conferenza stampa indetta da UsigRai in occasione dello sciopero del 6 maggio 2024:

Sono nel comitato di redazione di Rai News 24 e lavoro nel politico da 20 anni e non ho mai subito le pressioni e le censure che subisco in questo periodo [...] Non abbiamo dato la notizia di Lollobrigida che ferma il treno se non dopo molte ore e dopo una nota del cdr molto dura; non abbiamo dato notizia di Giambruno e le sue esternazioni se molte ore dopo, quando il cdr ha preso un’iniziativa. Non abbiamo dato notizia di Gratteri... Questa cosa è quotidiana. Mentre dobbiamo dare notizie su Giorgia Meloni in quanto grande statista...

La giornalista spiega che fare il suo lavoro è diventato faticoso ed impegnativo in quanto la linea editoriale è viziata da ordini parecchio anti-deontologici:

La politica non vuole più il confronto con le domande. Noi non facciamo più domande: mandiamo direttamente in onda dei video auto-prodotti di pura propaganda. E questo succede solo con la Destra, non succede con la Sinistra alla quale riusciamo ancora a fare domande. E non è un fatto politico, dobbiamo riprenderci la nostra dignità che in Rai è tante volte venuta meno. [...] Io la mattina arrivo a Montecitorio e devo discutere con terzi i temi e contratto le singole parole da mettere nel pezzo. E non lo fanno tanto con me ma ci sono colleghi più giovani che non ce la fanno a dire di no, bisogna aiutarli.

Propaganda, obblighi, notizie da non rilanciare e politici a cui non è possibile fare domande: siamo davanti ad una involuzione del servizio pubblico. Su queste affermazioni così pesanti, una tv statale seria non può far finta di nulla..

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