Polemiche
âRai Fascistaâ: Rete Studenti Lazio indice manifestazione contro Tele Meloni
Tv Italiana 18/04/2024

âSpegni la Rai. Non lo vedi che il Fascismo è giĂ quiâ: questo è il messaggio scritto a lettere cubitali che da circa un giorno campeggia in alcune zone della cittĂ di Roma. Il manifesto azzurro, corredato da una caricatura della premier Meloni e da un braccio teso, è una iniziativa della Rete degli Studenti Medi Lazio che, a seguito delle numerose controversie di matrice politica scoppiate attorno alla Tv di Stato, ha deciso di prendere di peso la situazione organizzando una manifestazione di protesta che avrĂ luogo proprio nella Capitale il prossimo 25 aprile 2024 a Largo Bompiani a partire dalle ore 10:00.
Il movimento sindacale studentesco ha motivato lâiniziativa con un comunicato diffuso sui social:
Questo Governo tenta di rendere la televisione pubblica uno strumento per la sua propagando, lo abbiamo visto con la censura di Sanremo, con lâintroduzione di pene detentive per diffamazione, con le nuove regole sulla par condicio. Per questo abbiamo riempito le strade delle nostre cittĂ con questi manifesti, per questo il 25 Aprile saremo in piazza, perchĂŠ questâanno piĂš che mai serve lottare uniti contro il fascismo di ieri e di oggi, contro un governo che viola la libertĂ di stampa e vuole ridurre il servizio pubblico al suo megafono. Vogliamo unâinformazione libera, non uno strumento di propaganda della maggioranza. Saremo opposizione a questo Governo fascista, in difesa della nostra democrazia.
Le agitazioni attorno a questa Rai sembrano moltiplicarsi: oltre a questa manifestazione studentesca, anche lâAssemblea dei Consigli di Redazione Rai ha proclamato a larghissima maggioranza lo stato di agitazione e ha affidato a Usigrai un pacchetto di 5 giorni di sciopero in quanto âcontesta la volontĂ di trasformare il Servizio Pubblico nel megafono dei partiti, e allâazienda gli accorpamenti di testate calati dallâalto che svuoterebbero Radio1 della sua vocazione all newsâ ma anche âla mancata volontĂ di indire una selezione pubblica per sostituire gli oltre 100 colleghi usciti dalla Rai negli ultimi anni, il mancato rispetto degli accordi sindacali sugli organici nella TgR, lâassenza di risorse per stabilizzare i precari che lavorano nelle reti, i tagli alle troupe e la disdetta da parte del vertice del premio di risultatoâ riassume AGI.









