Intervistato nella trasmissione L'Autostoppista di Isoardio Rai, l'ex direttore di Rai1 e ora Direttore dei Primetime Stefano Coletta ha avuto modo di parlare della sua visione del servizio pubblico televisivo spiegando come ha operato in passato e come ha intenzione di lavorare nel prossimo futuro per i canali generalisti Rai. Queste affermazioni arrivano a poche settimane dalla ideazione dei palinsesti autunnali della prossima stagione tv 2022 - 2023. Scopriamo insieme le sue dichiarazioni.
Stefano Coletta: "Con me Rai1 ha maggiore contemporaneità"
In prima battuta, a Stefano Coletta viene chiesto di commentare il suo operato come ex direttore di Rai uno:
Rai1 è il canale più importante per la sua leadership. E non solo per gli ascolti ma anche per la rappresentatività fra le tv generaliste. E farlo negli ultimi due anni con tutto il mio gruppo di lavoro è stata una attività totalizzante e che in alcuni momenti anche faticosa perché ciò ha significato rivedere le forme e le maniere di fare televisione. Ma la grande soddisfazione è quella che in tanti mi riportano: aver provato nonostante i due anni di Pandemia ad agganciare Rai1 ad una maggiore contemporaneità.
E sempre a proposito del suo lavoro come direttore, Stefano Coletta ha aggiunto:
La cosa che rende felice me e il mio gruppo di lavoro, perché dovunque siamo andati io ho sempre il mio stretto gruppo di collaboratori che avevo con me su Rai Tre e adesso su Rai Uno... beh abbiamo portato tantissima innovazione su Rai Tre e ascolti pur non avendo gli hub principali di Rai3 che se n'erano andati anche su Rai Uno. E quando poi siamo arrivato su Rai Uno era inimmaginabile alzare gli ascolti. E invece oggi siamo la rete che in prima serata raggiunge quasi il 19% nelle 24 ore. Risultati molto oltre gli obiettivi che mi erano stati affidati come direttore di Rai Uno. Credo abbia vinto un lavoro identitario, fatto verticalmente e con nuovi marchi per il daytime, con Antonella Clerici e Serena Bortone che sono diventate due appuntamenti dove le persone hanno la possibilità di entrare.
Stefano Coletta: "Riportare Goggi e volti su Rai2"
Quali sono le sue prossime aspirazioni in virtù del suo nuovo impegno come direttore dei primetime dei canali generalisti Rai? Coletta rivela:
Raffaella Carrà volevo che tornasse in tv. L'ho corteggiata in molte interviste e quando le ho portato il progetto che poteva essere affine al suo modo di fare tv mi ha detto sì. È stato un grande privilegio. Chi mi piacerebbe riportare oggi? Sicuramente potrei avere lo stesso risultato che ho avuto con Raffaella anche con Loretta Goggi. Sono molti anni che Loretta non ha un programma suo ed è fra i miei obiettivi ma, assieme a Loretta, ho l'obiettivo di riportare delle facce che hanno la validità di rilanciare Rai Due.
Cosa intendeva esattamente con quel "riportare"? In ogni caso, a Stefano Coletta vengono chieste maggiori delucidazioni sulla sua missione di portare pubblico più giovane sulle reti Rai. Il direttore svicola puntando la sua argomentazione al solo Festival:
Pubblico giovane? Mi piacere ricordare i risultati dell'ultimo Festival di Sanremo dove abbiamo notato una fetta larghissima, soprattutto femminile, di ragazzi fra i 15 e i 24 anni. E questo significa che la Rai può intercettare i giovani, può portare il linguaggio dei social anche in tv. E farlo accanto alla tradizione che mantenere la leadership.
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