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The Floor: la recensione del quiz di Rai Due con Ciro e Fabio dei The Jackal

The Floor: voto e recensione del quiz di Rai Due con Ciro Priello e Fabio Balsamo.

mercoledì 24 gennaio 2024

/ by Tv Italiana
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Anche stavolta noi di BlogTvItaliana.it abbiamo fatto centro, pronosticando con molti mesi d'anticipo uno dei format che da questo gennaio 2024 sta imperando su Rai Due: ci riferiamo al quiz The Floor - Ne Rimarrà solo Uno, il gioco dalle cento caselle interattive di cui noi vi avevamo parlato addirittura a maggio scorso nella nostra rubrica Guarda che Format. Dunque conosciamo molto bene il format, le sue potenzialità e i punti deboli su cui la produzione ha dovuto lavorare per rendere più interessante e ritmato lo show senza incappare nella ripetitività che caratterizza soprattutto le prime ore di trasmissione. 

Partiamo dal principio: ogni puntata viene aperta da una sigla cantata e ballata e da una cosiddetta pre-sigla che spiega in una manciata di frasi in cosa consiste il gioco. Se già nella pre-sigla Priello dimostra poca dimestichezza con la conduzione gesticolando in continuazione, il peggio lo dà in questa sigla musicale ideata appositamente per la versione Rai del game: un rimario da scuola elementare, delle mossettine da versione discount di Michael Jackson, un cantato "aggiustato" in post produzione, una base musicale a metà fra un pezzotto di Italo Disco e il jingle pubblicitario delle compresse dimagranti Giorno & Notte; il tutto corredato da un contesto generale molto caciarone che vede il "floor" trasformarsi in una sorta di ballo di gruppo disordinato. Siamo in Italia e se non infiliamo qualcosa di trash da qualche parte non siamo contenti: è un classico.

Ciro Priello mentre canta (e balla) "Welcome to the Floor"

Stendendo un velo pietoso su quanto raccontato fin'ora - che per fortuna dura appena 4 minuti -, ci buttiamo a capofitto sul vero programma: il quiz dove i cento concorrenti in gara devono sfidarsi in raffiche di domande, in un testa a testa serrato, dove il tema di ogni sessione di gioco verte sull'argomento che lo sfidante trova più abbordabile fra quelli che circondano la sua postazione, ovvero la sua casella. Sotto questo punto di vista, il format basco viene replicato in maniera fedele. ⭐⭐ Qualche dubbio, invece, ci sorge scoprendo chi sono i concorrenti in gara: alcuni di loro sembrano dei veri e propri figuranti televisivi riempipista, altri invece si sono annunciati esperti di categorie di cui non conoscevano nemmeno le basi. Colpa dell'emozione che gioca brutti scherzi? Oppure volete davvero dirci che chi gioca con la categorie "conduttrici tv" non riconosce Milly Carlucci e Simona Ventura da una foto in primo piano? Mistero.

La meccanica delle sfide, per altro, è già molto familiare al pubblico televisivo italiano: 45 secondi a testa e un ping-pong di risposte sono i cardini del gioco eliminatorio de L'Eredità chiamato Scalata Doppia (in onda dal 2015). A The Floor però le sfide sono auto-gestite dai concorrenti e il conduttore è chiamato da format ad abbandonare la sua postazione. 



A proposito del conduttore, il format di The Floor in salsa Rai prevede a tutti gli effetti una doppia co-conduzione, sulla falsariga di altri quiz già visti da noi come Zero e Lode: al centro palco il canonico padrone di casa che tiene le fila dello show e - più squintato - la spalla comica giustificata in scena come esperto super partes. Con una sostanzialmente differenza rispetto al game di Greco: qui i due co-conduttori sembrano coprire vicendevolmente le lacune dell'altro. Fabio Balsamo interviene qui e là nel tentativo di spezzare i temporeggiamenti di Priello, mentre Priello è chiamato ad appoggiare (o a  ridere) alle battute spesso fiacche di Balsamo. Se Priello o Balsamo avessero condotto singolarmente The Floor come per altro sta avvenendo in tutte le edizioni estere, il risultato finale sarebbe stato senza dubbio cringe, per dirla alla maniera dei giovani internauti. 

A The Floor, Ciro Priello si sganascia dal ridere perché Fabio Balsamo ha starnutito. In sottofondo: risate finte.

Inoltre, per concludere il capitolo conduzione, ci riserviamo di sottolineare che forse sarebbe il caso di abbandonare le inflazioni dialettali (no, concludere una frase con tre parole in napoletano non è esilarante) e di focalizzarsi sull'uso di un linguaggio più televisivo e meno spartano; formule come "allora facciamo così" o "tocca sempr'a voi" ripetuto da Priello in numerose occasioni farebbero fischiare le orecchie persino agli studenti del primo anno in DAMS.

A sopperire a queste trovate tutte italiane, c'è per fortuna un format solido, rapido, moderno e che crea dipendenza ⭐ in quanto i quesiti posti nelle varie manche di gara sono alla portata di tutti; o, quanto meno, lo fanno sembrare. Perché se risulta fin troppo semplice enunciare i nomi di frutti quali la pera, la mela o il kaki, con lo scorrere del tempo ci si ritroverà davanti al jack fruit, alla carambola, al frutto del drago e ad altre diavolerie della natura che forse nemmeno con una ricerca su Google saremmo in grado di rintracciare.

Sebbene non faccia parte del format originale, una aggiunta italiana - positiva - c'è: un gioco finale non eliminatorio. ⭐ È una necessità che molto spesso le produzioni italiane (e non solo) sono costrette ad inserire per rendere clou la parte finale di ogni puntata. Ad esempio: i Dieci Passi di Caduta Libera nel format originale non esistono, il gioco prosegue fino a quando dieci concorrenti su undici non sono stati botolati. Tornando a The Floor, l'idea è interessante per due ragioni: la prima è quella di cercare di creare l'attraente figura del campione temibile ⭐ in un contesto dove tutti possono essere eliminati da un momento all'altro anche per una disattenzione di pochi secondi; la seconda ragione è per sottolineare l'assegnazione del premio di serata, che di norma andrebbe di diritto a chi possiede più caselle e il tutto sarebbe liquidato con un annuncio e un applauso. 

A proposito di disattenzioni, non passano inosservati i numerosi momenti in cui i concorrenti non hanno capito che toccava a loro rispondere e non al loro avversario. Un errore ripetuto tante, troppe, volte, su cui la produzione avrebbe dovuto lavorare meglio. 

In ogni caso, un plauso va fatto a Rai e Blu Yazmine che in combutta hanno deciso di piazzare un quiz puro in prima serata. ⭐⭐  Una scommessa vinta, anche grazie ad una partenza Auditel scorporata alle ore 21:50, ma che ci auguriamo riaccenderà l'interesse della tv generalista su questo tipo di formati troppo spesso liquidati come roba da preserale.

The Floor - Ne Rimarrà solo Uno. Voto finale:  7⭐ su 10.

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