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Sindacati Rai contro lettera pro-Israele letta da Mara Venier: è già polemica nella Tv di Stato

La lettera pro-Israele letta da Mara Venier a Domenica In crea caos interno in Rai: dipendenti e rappresentati in rivolta.

martedì 13 febbraio 2024

/ by Tv Italiana

Diventa sempre più grande il caos mediatico esploso a seguito della lettura all'interno dell'ultima puntata di Domenica In di un comunicato stampa firmato dall'Amministratore Delegato Rai Roberto Sergio in cui - senza grossi giri di parole -  annuncia la sua "piena solidarietà ad Israele e alla sua comunità ebraica, in maniera sentita e convinta" parlando a nome della tv di stato che rappresenta. Il messaggio già di per sé molto controverso, è stato persino approvato dalla conduttrice Mara Venier che, a fine lettura, si è detta certa di condividere a suo nome a nome di tutti la Rai le parole dell'AD. Ovviamente la capziosità di non tenere conto di quello che sta accadendo da settimane sulla Striscia di Gaza ha fatto arrabbiare l'opinione pubblica e anche molti degli stessi dipendenti Rai che non si sento affatto di condividere quando detto nel comunicato aziendale.

USIGRai - Unione Sindacale Giornalisti Rai si è precipitato a prendere le distanze dalle parole dell'Amministratore Delegato Rai con un messaggio diffuso attraverso i social:

L'Usigrai, dopo le polemiche seguite alle parole pronunciate da un artista sul palco di Sanremo e la successiva dichiarazione dell’AD dell'azienda, ribadisce - anche nei confronti dell'editore - l'autonomia e l'indipendenza dell'informazione dei giornalisti della Rai.
Siamo impegnati con colleghe e colleghi su tutti i fronti di guerra, per riportare le notizie con equilibrio e rispetto dei fatti. Per nessuna ragione vorremmo essere accomunati a posizioni di parte che farebbero venir meno la terzietà propria del ruolo dell'informazione di servizio pubblico.
- Esecutivo Usigrai

A queste parole, si aggiungono anche le dichiarazioni pubbliche di Davide Di Pietro, membro del CdA Rai nella figura di rappresentante dei dipendenti:

In merito a temi così importanti come il conflitto in Medio Oriente ed in risposta al tweet dell’ambasciatore Israeliano a Roma sarebbe stato necessario maggior equilibrio e collegialità, soprattutto in seno al CdA, ritengo pertanto che il comunicato letto durante “Domenica In” sia a tratti improvvido e parziale.
Nessuno dimentica quanto accaduto il 7/10 in Israele e la brutale uccisione di centinaia di civili da parte di Hamas, atto orribile che deve essere condannato senza alcuna reticenza.
Non possiamo però, nel contempo, non prendere in considerazione l’ormai quotidiana strage della popolazione palestinese, compresi donne e bambini inermi.
Non esistono morti di serie A o serie B ed il palcoscenico di Sanremo in particolare è stato e resterà a disposizione di chiunque voglia far passare messaggi di pace, coesione e rispetto; RAI, servizio pubblico, affonda le sue radici nella costituzione italiana e in particolare nell’articolo 11.
Infine auspico che la sig.ra Venier, come avvenuto durante la diretta di Domenica In dopo la lettura del comunicato, sia maggiormente accorta nel dire frasi come “qui siamo tutti d’accordo” lasciando intendere una sedicente unanimità di pensiero sul tema tra i presenti in studio, in primis delle colleghe e colleghi Rai i quali sono liberi di manifestare il loro pensiero critico in maniera autonoma senza alcuna necessità di mediazione pubblica.

A queste due dichiarazioni già parecchio esaustive sulla gravosità delle dichiarazioni fatte, che minano ancora una volta l'identità di una Rai oramai sempre più politicizzata, ci sarebbero altre dichiarazioni: quelle di alcuni coraggiosi singoli dipendenti Rai (che hanno lavorato alla produzione del Festival di Amadeus) che attraverso i loro social network personali hanno espresso completo dissenso.

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