Si è svolta ieri sera, 11 dicembre 2024, a porte chiuse e su stretto invito, una inattesa conferenza stampa di fine anno che ha permesso Mediaset di poter incontrare giornalisti e carta stampata per l'ultima volta prima del nuovo anno. Ad aprire la conferenza è stato ovviamente l'Amministratore Delegato del gruppo, Pier Silvio Berlusconi, che si è subito lanciato in grandi rassicurazioni sullo stato di salute dell'azienda che dirige; un bel discorsetto che si è dovuto arenare davanti alle più logiche domande dei giornalisti accorsi in sala, su cui l'AD ha cercato di rispondere in maniera piuttosto evasiva e non nascondendo le forti criticità che Mediaset sta vivendo nell'ultimo periodo. Grazie agli stralci di dichiarazioni pubblicati da siti e quotidiani online, siamo in grado di fare una ricca cernita di questi pesanti mea culpa.
Pier Silvio Berlusconi ammette le gravi criticità in Mediaset
La prima criticità è quella più evidente: Striscia la Notizia. Il programma di acces prime time che da troppo tempo fermo al 14% di share, sia per la presenza importante di Affari Tuoi a contrastarlo ma anche per i contenuti sempre meno interessanti offerti dal programma di Antonio Ricci. Pier Silvio Berlusconi ha così commentato:
È innegabile che oggi Striscia sia in un momento faticoso. Con 37 anni di storia alle spalle è anche abbastanza normale, succede. [...] Sono fiducioso che si trovi la strada per tornare a crescere in qualche modo. Conto di continuare a lavorare con Antonio Ricci su Striscia la Notizia. [...] Onestamente ad oggi conto sul lavoro che Antonio Ricci sta facendo per rialzare almeno di un po’ il risultato di Striscia la Notizia. (fonte)
Seconda criticità: La Talpa. Il reality show arrivato a sprofondare anche al 10% di share, chiuso con ben due puntate di anticipo sulla tabella di marcia. Un disastro che Pier Silvio Berlusconi ha giustificato con queste parole:
La Talpa è stata vissuta come un progetto travagliato. Di esperimento trattasi: era un primo tentativo e, soprattutto pensando a Canale 5, era un prodotto che, anche se fatto abbastanza bene, non aveva i polmoni per Canale 5. (fonte)
Terza criticità: le troppe soap turche. Terra Amara, The Family, Tradimento, Endless Love e My Home My Destiny 2 occupano attualmente Rete4 e Canale5 nel suo daytime e più volte anche in prima serata. Una scelta poco valorizzante e dovuta unicamente a logiche economiche:
Abbiamo approfittato troppo delle fiction turche: portano ascolti a basso costo, ma rischiano di impoverire il profilo dell’offerta e di impigrirci nel trovare soluzioni nuove. (fonte)
Quarta criticità: la contro programmazione al Festival di Sanremo. Mediaset ci aveva provato a rispondere alla settimana che Rai Uno dedica al Festiival di Sanremo con una programmazione accesa (Grande Fratello, soap turche e C'è Posta per Te). I risultati nefasti riscossi hanno poi spinto il Biscione a non provarci mai più:
Non abbiamo contro-programmazione a Sanremo ma vedremo che mercato ci sarà. Chi vorrà investire troverà come al solito i nostri programmi di linea. (fonte)
Quinta criticità: l'addio alla Champions League. La gallina dalle uova d'oro chiamata Champions League è stata sostituita da una meno performance Coppa Italia fino al 2027. Per la multinazionale capeggiata da Pier Silvio Berlusconi, i costi per l'acquisizione di vari tornei sono inaccessibili:
Se i valori d’acquisto dei diritti sono qualcosa che ci fa rimanere nelle giuste logiche di un broadcaster commerciale assolutamente sì. Se i prezzi dovessero uscire da logiche con un senso commerciale, la risposta è no. A noi però interessa tutto il calcio di livello. (fonte)
Mediaset è vittima di numerose altre problematiche - su tutti il fortissimo calo di pubblico in prima serata - su cui nessuno dei giornalisti in sala sembra essersi interessato per una domanda.
Si segnalano infine due dichiarazioni che certamente faranno discutere: il giornalista Mediaset Andrea Giambruno, in passato inchiodato a molestare colleghe della redazione del TG4; l'azienda non ha alcuna intenzione di licenziarlo ma addirittura di riportarlo in video prossimamente. (fonte) E poi il Festival di Sanremo che, qualora finisse alla mercé di un bando comunale, Mediaset si dice comunque poco interessata a contrattare economicamente l'acquisizione preferendo che l'evento resti nelle mani della Rai. (fonte)
Nessun commento
Posta un commento