Rai Uno
Domenica In non ha più né capo né coda: 50esima edizione nel caos
Cast corale, rubriche fisse, giochi telefonici: tutte le premesse sulla 50esima edizione di Domenica In spazzate in appena 3 puntate.
Tv Italiana 13/10/2025

“C’è qualcosa che non va” esclamò Mara Venier a Domenica In 1997 quando qualcuno tentò di truffare il gioco telefonico del programma. Oggi, a distanza di 28 anni, continua ad esserci qualcosa che non va nel celebre programma del fine settimana di Rai Uno. E non è solo colpa dei giochi a premi. In occasione della 50esima edizione, Domenica In ha provato a dare un colpo di spugna col passato provando a dare una nuova linea narrativa alla messa in onda: un cast corale, rubriche fisse e la volontà – ribadita dalla stessa conduttrice – di provare ad estendere la conduzione a più voci così da non far pesare su Mara Venier la gestione dell’intero programma. Queste erano le premesse che purtroppo sono state smentite prima di subito; dopo appena quattro puntate Domenica In 2025 è già avvolta nel caos più totale.
Domenica In non ha più né capo né coda: le folli scalette
In origine fu il cast corale. Una idea inizialmente annunciata da Mara Venier, che ha poi svelato che è stata in realtà una scelta presa dal direttore del daytime Angelo Mellone. Il cast inizialmente doveva essere composto da Mara Venier e Gabriele Corsi. Ufficializzata all’evento dei Palinsesti Rai 2025, in realtà la coppia è stata rotta poche settimane dopo per ragioni ancora tutte da chiarire. Al suo posto sono arrivati Enzo Miccio, Tommaso Cerno e Teo Mammucari. A pochi giorni dall’inizio della nuova edizione, ai protagonisti erano stati assegnati dei ruoli ben precisi: a Mara Venier le interviste singole, a Tommaso Cerno uno spazio sull’attualità, a Mammucari il gioco telefonico e a Miccio uno spazio “sull’amore in ogni sua forma“. Ma già dalla prima puntata si è capito che le cose non sarebbero andare propriamente così.
La prima puntata
Mara Venier ha presenziato nel corso di tutta la trasmissione mandando subito in macerie l’idea di frammentare l’offerta in spazi separati. Ha fatto le sue interviste, ha co-condotto lo spazio di Cerno sulla recente scomparsa di Pippo Baudo (dove il giornalista c’entrava come i cavoli a merenda), ha fatto il contraltare a Mammucari durante il gioco del tabellone e si è messa a discutere di moda di Giorgio Armani al tavolo di Miccio. Ma il wedding planner non doveva occuparsi di amori?
La seconda puntata
Nella seconda puntata cambia ancora l’impostazione di Domenica In. Si apre con un talk con i protagonisti di Ballando con le Stelle, Mara conduce mentre Miccio fa l’ospite in quanto ex concorrente. Poi l’intervista della Venier ad un ospite vip a cui segue una intervista a due genitori di un minorenne suicida. Un secondo spazi di cronaca, stavolta cronaca nera, vede l’ingresso di Cerno; si parlerà del Delitto di Garlasco. Ma anche stavolta Cerno ha un ruolo molto marginale. Si continua con un generico gioco telefonico – e non più li tabellone – di Teo Mammucari coadiuvato dalla Venier. La conduttrice si sposta al tavolo di Enzo Miccio per parlare di Claudia Cardinale. Al wedding planner è stato nuovamente cambiato il tema della sua rubrica.
La terza puntata
Nella terza puntata cambia ancora l’impostazione del programma. Dopo lo spazio Ballando con le Stelle, le interviste singole di Mara Venier occupano tutta la puntata. In una di queste – fatta a Corinne Clerì – si inserisce nel discorso Cerno aprendo in maniera estemporanea un dibattito sul rapporto genitori e figli (ma non doveva occuparsi di attualità?). Sul finire, Teo Mammucari torna con Venier al quiz telefonico. Al tavolo di Enzo Miccio, Mara Venier ascolta ed interviene mentre si parla di Kate Middleton. La rubrica ora si è spostata sulla Casa Reale inglese.
La quarta puntata
Nella quarta puntata, Domenica In cancella il dibattito su Ballando con le Stelle e spazza via anche il gioco telefonico (dopo sole tre puntate!). La trasmissione diventa sempre di più Venier-centrica: prima intervista la figlia di Sgarbi, poi conduce un dibattito su Sgarbi con Cerno fra gli ospiti, poi intervista Rita Rusic, poi intervista Enrico Montesano. Negli ultimi 20 minuti a Mammucari è stato chiesto di fare dei trucchi di magia per introdurre in studio il Mago Silvan. A nove minuti dai titoli di coda, arriva il tavolo di Enzo Miccio che si parlerà della vita di Raffaella Carrà.
In definitiva, in un mese di messa in onda la trasmissione è tornata alla Domenica In di un anno fa dove tutto è sempre e comunque condotto da Mara Venier, dove il presunto cast corale è in realtà limitato a sporadiche apparizioni fisse e dove più in generale a farla da padrona sono sempre e solo le interviste e un po’ di caciara (che non guasta). Visto il 50esimo avversario, da Domenica In ci saremmo aspettati un po’ di coraggio sotto molti aspetti del programma. Perché non è possibile constatare che in appena tre settimane, il pomeriggio di Rai Uno abbia timidamente provato a fare un passo avanti per poi farne subito tre indietro. Perché chi viene beccato a fare passi indietro probabilmente oggi non ha più nulla da raccontare.