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Hercai, anticipazioni 15 settembre 2025: Fusun ha sparato a Dilsah?
Le anticipazioni dei nuovi episodi della terza stagione di Hercai - Amore e Vendetta, in onda il 15 settembre 2025 su Real Time.
Tv Italiana 15/09/2025

Continua su Real Time con un nuovo episodio la soap opera turca Hercai – Amore e Vendetta. Nel nuovo appuntamento di lunedì 15 settembre 2025, il dizi tonerà in onda onda con un nuovo appuntamento della terza stagione; andremo a scoprire i nuovi sviluppi della storia dell’amore fra Reyyan e Miran ostacolato dall’antica faida fra le loro due famiglie. Nuove svolte, retroscena, intrighi, vendette e colpi di scena ci aspettano: scopriamo insieme le anticipazioni e la trama di Hercai – Amore e Vendetta dei nuovi episodi nel prossimo paragrafo.
Hercai: anticipazioni 15 settembre 2025 della soap turca di Real Time
(S 3 E 57) Fusun minaccia Azize, ancora una volta. Nasuh la scaccia via. Dopo aver invitato Gonul a non cercarla, Azize sale sulla sua auto e fugge via. Miran è arrabbiato con sua moglie in quanto è scocciato dal fatto che mettendo a rischio la sua vita abbia fermato il tentato suicidio di Azize, un gesto a cui Miran non ha mai creduto perché l’anziana stava solo fingendo. Rientrato al castello, Miran proverà ad avvicinarsi a sua madre Dilsah ma lei – rinchiusa in camera sua – non aprirà in quanto crede che sia tutta una messa in scena; per lei Miran è morto. Il giovane proverà a convincere Dilsah raccontandole le poche cose che ricorsa della sua infanzia con lei, fra le lacrime. Dilsah è ferma nelle sue convinzioni: Miran non esiste. Rientrati a casa, Firan e Fusun litigano sulle proprietà della famiglia Aslanbey. A casa sua, Harun trova Yaren in vestaglia; lei si concede a suo marito rivelandogli che ora nutre davvero dei sentimenti per lui. Hazar si arrabbia con Zehra in quanto ha scoperto la grave bugia che la donna ha rifilato a Dilsah; una frottola che ha spinto la donna vicina al suicidio. Il viaggio in auto di Azize giunge al termine: l’auto si ferma nei pressi di una scogliera. La donna si avvicina al dirupo e intima alla sua guardia del corpo Mahmout di allontanarsi. Miran prova una seconda volta a convincere Dilsah che lui è suo figlio: stavolta bussa alla sua camera per porgerle alcuni cimeli di quand’era un infante. Non apre. Decide di far passare sotto la porta delle foto e un lettera nella speranza che l’emozione faccia cedere la sua razionalità. Purtroppo neanche questo secondo tentativo va in porto.
(S 3 E 58) Mahmout supplica Azize di non buttarsi giù dalla scogliera. Prima di mandarlo via, dà un ultimo compito al suo uomo: scavarle una fossa. Tutta questa pantomima si concluderà in un nulla di fatto. Azize deciderà di non farla finita e di tornarsene a casetta sua. In quella di Esma, in realtà. Il mattino seguente, Miran riesce ad entrare nella stanza di Dilsah e tenta un ulteriore avvicinamento. Davanti alla schiacciante somiglianza di Miran in carne ed ossa con quello che vede nelle foto da piccolo, inizialmente la donna sembra ricredersi. In realtà resta ancora convinta che suo figlio è defunto. Gonul si convince che non ha motivi per restare a Midyat se non la grande amicizia nata con Azat. Azat ha Gonul nei suoi pensieri, forse anche più del dovuto. I due si incontrano per una chiacchierata. Gonul medita di ricongiungersi con sua madre a Kars, lui prova a dissuaderla. Azize incontra Fusun per un nuovo affronto verbale. Al dibattito si uniscono Esma e Firat…
(S 3 E 59) Yaren al telefono svela il suo piano: restare incinta di Harun così da poter mettere le mani su tutte le proprietà degli Aslaney. Harun ha origliato tutto e lo dimostrerà a Yaren palesandosi di fronte a lei appena chiusa la conversazione. Miran affronta a muso duro Azize dicendole che Dilsah non lo riconosce come figlio a causa dei traumi che ha arrecato alla donna. Azize accetta di incontrare Dilsah per raccontarle la verità. Harun è parecchio arrabbiamo: ha caricato la moglie in auto e la porta via. Lei riesce a fuggire dall’auto e scappare in mezzo alla campagna. Harun la riacchiappa. Lei prova a fermarlo puntandosi una pistola alla testa. Lui non le crede più e si avventa sull’arma per togliergliela dalle mani per concludere la pantomima. Ma nella colluttazione parte un colpo. Yaren chiama suo padre chiedendogli di aiutarla: ha ammazzato Harun. Azize arriva al castello Sadoglu scortata da Miran. Dilsah, scortata da Hazar, esce dalla sua stanza e incontra Azize in cortile. Nemmeno le parole della megera portano Dilsah sulla retta via. Miran escogita un altro piano: portarla al cimitero per farle vedere che la sua lapide è vuota. Cihan e Handan arrivano sul posto della sparatoria. Prima cercano di tranquillizzare la figlia, poi controllano il cadavere del ragazzo sul suolo. Viene escogitato un piano: fingere che ci sia stato un conflitto a fuoco. Cihan gli mette la pistola in mano. I tre scappano via dalla scena del crimine. Giunti al cimitero, Miran mostrerà a Dilsah la tomba su cui c’era la lapide di Dilsah. Dilsah ricorda di aver visitato la stessa tomba la sulla lapide c’era il nome di Miran. Davanti a questa prova, Dilsah ammetterà una seconda realtà: dopo 25 anni in cui ha creduto che suo figlio è morto, ora non si sente più in grado di poter fare la madre. Cihan chiama Fusun dicendole che suo figlio Harun è stato ammazzato da qualcuno. Fusun pensa subito che sia stata Azize. Miran è in lacrime e implora per l’ultima volta Dilsah di poter essere chiamato figlio. Mentre i due discutono, Fusun arriva sul posto, estrae la pistola, mira alla coppia e spara un colpo… verso chi?