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Hercai, anticipazioni 21 luglio 2025: Aslan rapisce Reyyan con un’auto pirata

Le anticipazioni dei nuovi episodi della terza stagione di Hercai - Amore e Vendetta, in onda il 21 luglio 2025 su Real Time.

Tv Italiana 21/07/2025

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Continua su Real Time con un nuovo episodio la soap opera turca Hercai – Amore e Vendetta. Nel nuovo appuntamento di lunedì 21 luglio 2025, il dizi tonerà in onda onda con un nuovo appuntamento della terza stagione; andremo a scoprire i nuovi sviluppi della storia dell’amore fra Reyyan e Miran ostacolato dall’antica faida fra le loro due famiglie. Nuove svolte, retroscena, intrighi, vendette e colpi di scena ci aspettano: scopriamo insieme le anticipazioni e la trama di Hercai – Amore e Vendetta dei nuovi episodi nel prossimo paragrafo.

Hercai: anticipazioni 21 luglio 2025 della soap turca di Real Time

(S 3 E 33) Sultan sorprende Aslan in camera di Reyyan e Miran. Nel frattempo, Miran, Hazar e Reyyan si incontrano al cimitero. Hazar prova a spiegare cos’ha scoperto sul passato di Dilsah ma Miran continua  non volergli credere: “Tu per me rimani l’assassino di mia madre“. Fusun discute con Sultan di Azize: la donna spiega che Azize ha si è presa con la forza tutti gli averi della famiglia Aslanbey e ora vuole una sua rivincita. Miran si reca a casa di Esma per poter incontrare Azize. L’anziana non è in quella casa; è fuori a confabulare con le sue guardie del corpo a cui ha deciso di ordinare un nuovo compito: ammazzare Hazar. Miran trova sua nonna e le ordina di rivelargli se è vero che Mehmet si è davvero suicidato sparandosi davanti a lei. L’anziana conferma rivelando la sua ennesima bugia. Azize gli urla che Hazar è suo padre ma ancora una volta Miran non ne vuole sapere: “Io non ho mai avuto un padre… e nemmeno una nonna. L’unica cosa che ho è una moglie”. Il giovane giura a sua nonna di vendicarsi per avergli rovinato la sua intera infanzia. In un dialogo delirante con Nasuh, Hazar inizia a credere che Dilsah in realtà possa essere ancora viva, da qualche parte. Firat si sfoga con Zeynep sostenendo che oramai il progetto di una nuova vita per Miran e Reyyan potrebbe esser svanito. Gonul è sparita: Sultan litiga con Aslan in quanto non si unisce alle ricerche.

(S 3 E 34) Miran non ha la più pallida idea di come tornare ad affrontare la vita dopo tutte queste rivelazioni. Prova a discuterne con Reyyan nella speranza di cavare sangue dalle rape. La moglie gli dà l’idea di costruirsi una nuova vita, lontano da Midyat. Miran riceve un sms da Zehra che lo invita ad un incontro privato in un parco giochi, da solo. Aslan traffica con loschi figuri il possesso di una nuova auto con targhe false. Hazar affronta Azzie chiedendole se Dilsah è ancora viva; l’anziana non gli dà una vera risposta. Approfittando dell’assenza di Miran nella baita, Aslan incontra Reyyan intimandola di seguirlo in quanto Miran sta per commettere un gesto terribile. Reyyan non si fida, prova a chiedergli la porta in faccia ma Aslan la blocca e la porta via di peso caricandola sulla sua nuova auto truffaldina. Sul luogo dell’appuntamento Miran non troverà Zehra ma Hazar; lui vuole un chiarimento pacifico con il suo interlocutore ma Miran non ne vuole proprio sapere: “Hai causato la morte di mia madre. Basta”. Nel frattempo, Reyyan chiama Miran nel tentativo di fargli ascoltare Aslan che parla e che l’ha rapita. Aslan se ne accorge e parla direttamente a Miran, dicendogli che ora vuole farsi una vita con Reyyan e che non lo troverà mai. Miran e Hazar partono a caccia della fanciulla rapita. Harun riesce ad impossessarsi di una lettera giunta al castello Sadolgu firmata da Aslan; nella missiva, il ragazzo mette nero su bianco il fatto che è scappato con Reyyan, che Harun è una spia e che nuove verità su Azzize sono contenute nella busta. Harun chiama Mahfuz che a sua volta chiama Aslan per capire dove si sta dirigendo. Mahfuz rivela ad Aslan che lui è il padre biologico di Reyyan. Aslan non gli rivela comunque la sua posizione. A Miran viene una brillante idea: raggiungere l’aeroporto più vicino, da lì la fuga è assicurata. Aslan inchioda nel bel mezzo di una strada in aperta campagna a causa di un guasto e Reyyan ne approfitta per tentare di fuggire dal suo rapitore. Lui ha riacchiappa ma lei lascia cadere le sue scarpe come traccia. Miran trova l’auto di Aslan in mezzo alla strada mentre Aslan ora prosegue la sua fuga trascinando a piedi Reyyan. Miran trova le scarpe di Reyyan, che dunque non è troppo lontana. Fusun va a casa di Esma per un affronto: vuole a tutti i costi i possedimenti della famiglia Aslanbey  che Azize ha dato nelle mani di Firat. Nel frattempo, si è fatta notte: Aslan si ripara in una grotta assieme a Reyyan; lei giura che non amerà mai Aslan e lui – arrabbiato – le spara addosso, sfiorandole i piedi. Lo sparo allerta Miran che finalmente raggiunge i due. Ma succede l’irreparabile: Aslan tiene in ostaggio Reyyan chiedendo a Miran e Hazar di posare per terra le loro armi. A quel punto, Aslan decide di far fuori la concorrenza e di sparare a Miran ma Hazar si erge a scudo umano e si becca la pallottola. Reyyan è disperata. Un altro sparo arriva a sorpresa: è quello di Mahfuz che fredda alle spalle Aslan.

(S 3 E 35) Reyyan e Miran caricano Hazar in auto nel tentativo di portarlo verso la salvezza. Un passante aiuta i due facendogli da autista. In questo momento, Miran – che in cuor suo sa che Hazar è suo padre biologico – spera di poter salvare l’uomo. Mahfuz carica nella sua auto Aslan per portarlo in ospedale ma, con le poche forze che gli rimangono, il ferito estrae una pistola a minaccia Mahfuz: “Mi hai tradito. Ora non provare a seguirmi”. Il giovane riprende le forze, sale in auto e fugge via a gran velocità. Mentre sta per immettersi sulla carreggiata, un furgone investe la sua auto che, dopo l’impatto, esplode. Una settimana dopo. Miran e Reyyan vivono nella loro baita. Hazar e Zehra vanno a trovarli. Sultan e Fusun sono in ospedale in attesa di notizie di Aslan; un medico comunica alle due donne che le condizioni sono molto critiche a causa delle gravissime ustioni su tutto il corpo del giovae. Azize si presenta in ospedale mandando su tutte le furie Sultan. Da qualche parte, appoggiata ad un albero, anche Gonul si dispera per il fratello Aslan. Poi contatta telefonicamente Azat chiedendogli di farle un favore: vuole incontrare Reyyan. Melike riferisce a Nasuh che Miran e Reyyan vivono nella baita; questo fa venire in mente che ha una casa vuota, presso il palazzo dei melograni, e ordine di renderlo presentabile e vivibile. Cihan non è d’accordo. Azat scorta Gonul alla baita e, pur non ricevuta dalla coppia, la giovane si inginocchia davanti alla casetta e urla a Reyyan di essersi pentita delle malignità che le aveva ordito contro. Le due donne avranno poi un dialogo privato in cui Gonul ribadisce di essersi completamente pentita e di esser giunta a questa conclusione solo ora che suo fratello Aslan è in fin di vita. Reyyan accetta le scuse. Nel frattempo in ospedale, mentre Sultan fa visita a suo figlio attaccato alle macchine, Azize e Fusun si affronta nei corridoi. Fra le due, si intromette Harun che chiama Fusun “mamma”.

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