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Hercai, anticipazioni 4 agosto 2025: Miran accetta Hazar come suo padre

Le anticipazioni dei nuovi episodi della terza stagione di Hercai - Amore e Vendetta, in onda il 4 agosto 2025 su Real Time.

Tv Italiana 04/08/2025

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Continua su Real Time con un nuovo episodio la soap opera turca Hercai – Amore e Vendetta. Nel nuovo appuntamento di lunedì 4 agosto 2025, il dizi tonerà in onda onda con un nuovo appuntamento della terza stagione; andremo a scoprire i nuovi sviluppi della storia dell’amore fra Reyyan e Miran ostacolato dall’antica faida fra le loro due famiglie. Nuove svolte, retroscena, intrighi, vendette e colpi di scena ci aspettano: scopriamo insieme le anticipazioni e la trama di Hercai – Amore e Vendetta dei nuovi episodi nel prossimo paragrafo.

Hercai: anticipazioni 4 agosto 2025 della soap turca di Real Time

(S 3 E 39) Mentre Miran cerca Hazar correndo a tutta birra con la sua auto, Azize arriva nel posto in cui era stata organizzata l’esecuzione dell’uomo. Sfonda una catena con lucchetto con un sasso trovato per terra e irrompe nell’atrio della casetta che è oramai avvolta dalle fiamme. Con un altro sasso, proverà a sfondare una seconda catena riuscendoci.  In un flashback notiamo una giovane Azize mentre salva da un incendio un Hazar ancora in fasce. Per proprietà transitiva, ci è riuscita anche stavolta ma da adulti. Mahmoud giunto sul posto per controllare troverà Azize intenta a slegare Hazar; lei gli chiederà di aiutarla. Ora libero dalle corde, l’uomo è furente, estrae una pistola dalla tasca, minaccerà Azize di farla fuori, poi si punta una pistola alla testa e solo grazie all’arrivo a sorpresa di Nasuh le tensione calerà. Hazar chiede come mai di questo salvataggio in extremis, Nasuh e Azize celano la verità dicendogli semplicemente che hanno fatto pace rinunciando alla vendetta. Hazar non gli crede, anche davanti ad una Azize affranta e in lacrime. Azize fa promettere a Nasuh di non rivelare ad Hazar che è sua madre. Nel frattempo, Miran trova l’auto di Hazar e l’auto di Azize che gli ha tagliato la strada. Trova anche Hazar. I due litigano in quanto Miran non vuole riconoscere l’uomo come suo padre. Hazar va via arrabbiato. Miran assicura Reyyan che suo padre è vivo e sta bene. Miran passa a casa di Esma per incontrare Azize e capire come mai l’anziana ha sepolto l’ascia di guerra. Lei farà la vaga. In segreto, Azize confessa ad Esma che Hazar è suo figlio. Hazar rincasa al castello Sadoglu e riceve una brutta notizia: la villa dei melograni è stata distrutta. Cihan rivelerà a tutti i familiari che è stato lui ad ordinarne la polverizzazione per ricattare suo padre Nasuh. Miran piange sulle vesti di sua madre. Azize piange in camera sua. Nasuh piange su una lapide al cimitero. Sultan piange la morte del figlio in ospedale. Gonul piange la morte del fratello trovando conforto fra le braccia di Azat.

(S 3 E 40) Reyyan racconta a Miran come ha scoperto di essere incinta a cena con Firat. Azize, con le mani fasciate per le ustioni, si rende conto che ora vuol salvare tutta la gente a cui ha dato la caccia per anni; e poi si strugge perché deve accorrere a dare l’ultimo saluto ad Aslan. Esma è addolorata dalla lontananza imposta da suo figlio. Azize tira fuori la ragione per cui  è così in combutta con Esma: la governante assassinò il marito violento di Azize, in giovane età, e si sono ripromesse di restare unite per mantenere il segreto. Per Aslan è giunto il momento del carro funebre e della giusta sepoltura. Azize accusa Fusun della morte del nipote. Fusun accusa Azize di aver portato alla morte Aslan. Le due si giurano tremenda vendetta. Fusun chiede supporto a Cihan per perpetrare la sua vendetta.

(S 3 E 41) Mentre Reyyan, Miran e Gul trascorrono piacevolmente del tempo insieme, Azize incontra Nasuh per un nuovo faccia a faccia inconcludente. Mahfuz chiama Hazar per poter parlare con lui in privato. Fusun discute col figlio di una lettera lasciata dal defunto Aslan. Dovendo svolgere altre questioni, darà ad Harun le chiavi e il comando del castello Aslanbey. Gonul si oppone: Harun se ne deve andare in albergo. Lui accetterà per non creare ulteriori liti interne. Mahfuz racconta ad Hazar che ha intenzione di costituirsi per rivelare alle forze dell’ordine che è stato lui a sparare ad Aslan, sebbene il giovane sia poi morto per un’altra ragione. Conscio del fatto che sta per diventare nonno, Mahfuz chiede ad Hazar di portare a Reyyan un regalo da mettere insieme a tutti gli altri in modo da non dare troppo nell’occhio. Cihan e Nasuh litigano in quanto il primo si è presentato al funerale di Aslan. L’anziano molla un sonoro ceffone al figlio. Ovviamente fra i due scoppia una furiosa lite. Hazar va alla baita per riprendere Gul e, nel frattempo, incontra Reyyan per riferirgli alcune informazioni che la lasceranno scossa. Poi, in privato, cede a Miran un cofanetto da dare a Reyyan che a quanto pare già ne conosce il contenuto. Lei rifiuta quell’oggetto definendolo “spazzatura”. La coppia ora sa la verità: Mahfuz è il padre biologico di Reyyan. La giovane non vuole accettare l’esistenza di un altro padre. Miran prova a farla ragionare con non poche difficoltà. Nella piccola custodia c’è una medaglietta d’oro con una dedica ben augurante per i genitori del prossimo nascituro. Reyyan si fa coraggio e corre a parlargli. Lo trova ammanettato davanti ad un commissariato: “Tu non sarai mai mio padre. Mio padre è Hazar Sadoglu“. La ragazza vuole riconsegnarle il regalo, rifiutandolo davanti a lui. Mentre Hazar origlia dietro ad un muretto, Mahfuz spiega le ragioni che lo hanno portato a lasciare la madre di Reyyan, da sola, incinta. All’epoca dei fatti, con il rimorso addosso, provò a cercarle ma Zehra si era oramai fatta un’altra vita con un altro uomo. Mahfuz spiega che l’ha seguita a distanza, l’ha protetta senza farsi notare, sempre per paura di non esser accettato. Reyyan – pur sapendo di essere in debito con lui – gli sbatte in faccia la sua dura verità: “io come figlia non ti devo niente”. Entrambi piangono lacrime amare. Prima di consegnarsi alla legge, Mahfuz fa un’ultima richiesta a Reyyan: un solo abbraccio. Miran sorprende Hazar a spiare la scena e, per proprietà transitiva, sente di dover dare una chance a suo padre in quanto Reyyan non sta riuscendo a fare lo stesso davanti ai suoi occhi. Il tempo è scaduto: i poliziotti prendono Mahfuz e lo portano via. In un luogo non ben precisato, Azize ha fatto somministrate una potente dose di tranquillante a Dilsah (che quindi è viva!) ma, entrando nella camera da letto, non troverà la donna addormentata ma Fusun con una sua guardia del corpo. Fusun le offre un patto: libererò Dilsah a patto che Azize opti per il suicidio.

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