Real Time

Hercai, anticipazioni 8 settembre 2025: Miran scopre che Dilsah è viva

Le anticipazioni dei nuovi episodi della terza stagione di Hercai - Amore e Vendetta, in onda l'8 settembre 2025 su Real Time.

Tv Italiana 08/09/2025

article-post

Continua su Real Time con un nuovo episodio la soap opera turca Hercai – Amore e Vendetta. Nel nuovo appuntamento di lunedì 8 settembre 2025, il dizi tonerà in onda onda con un nuovo appuntamento della terza stagione; andremo a scoprire i nuovi sviluppi della storia dell’amore fra Reyyan e Miran ostacolato dall’antica faida fra le loro due famiglie. Nuove svolte, retroscena, intrighi, vendette e colpi di scena ci aspettano: scopriamo insieme le anticipazioni e la trama di Hercai – Amore e Vendetta dei nuovi episodi nel prossimo paragrafo.

Hercai: anticipazioni 8 settembre 2025 della soap turca di Real Time

(S 3 E 54) Nel tentativo di allontanare Dilsah da Hazar, Zehra mente alla donna dicendo che sua madre Sukran è morta in un incendio. Fusun incontra in privato Cihan; l’uomo le rivelerà che Hazar è in realtà figlio di Azize. Nel frattempo, Hazar torna nella vecchia casetta di Sukran in cui ha fatto accomodare Dilsah ma lei non c’è. È sparita. Zehra torna a Midyat è in taxi e nel tragitto si pente di aver detto quella brutta bugia a Dilsah; deciderà di fermare l’automobile e di tonare indietro per correggere questo suo errore. Dilsah vaga da sola per strada, crede che la sua via non abbia più alcun senso senza una madre e con un amore che oramai è stato promesso ad un’altra. Da tutt’altra parte, Reyyan affronta a parole Azize vomitandole addosso tutto il rancore e l’odio che cova dopo le mille informazioni scoperte sulle trame ordite dalla megera. Miran si unisce al dialogo con parole dure: “per noi sei morta, Azize Aslanbey“. Zehra torna nella casetta ma non trova Dilsah; proverà a contattare Mahfuz per aiutarla a cercare la donna dispersa. Azize e Nasuh confabulano al telefono: devono rivelare il segreto che nascondono nei confronti di Hazar e devono farlo prima che Cihan lo faccia al posto loro. Ad Hazar viene un flashback che collega la sua amata Dilsah ad un luogo mai esplorato prima: Beyazsu. Correrà lì in auto. Dilsah è intenzionata a farla finita, ora vuole dare il suo ultimo saluto alla vita terrena proprio nel luogo del flashback avuto da Hazar. Vorrebbe buttarsi nel fiume per morire annegata ma viene disturbata da due persone che sono li vicino… Sono Miran e Reyyan! Mentre i due piccioncini si divertono giocando con l’acqua del torrente, Dilsah spia i due dietro un albero, incuriosita dalle chiacchiere dei due giovani sposi. Reyyan intravede Dilsah e si chiede se si sia smarrita. I due provano a chiamarla da lontano ma non risponde. Decidono quindi di andarsene. Hazar ha raggiunto il fiume ma Dilsah è già con i piedi in acqua…

(S 3 E 55) Miran e Reyyan sono nella loro baita.  A bussare alla loro porta arrivano Nasuh con Azize. L’anziana svelerà alla giovane l’amara verità nascosta per tanti – troppi – anni: suo padre adottivo Hazar è il figlio di Azize. Reyyan ha un nuovo crollo emotivo. Azize spiega la sua storia e quella di suo figlio, coinvolto in un incendio che le aveva fatto credere che fosse morto. Azize vuole tornare ad essere Ayse e implora Reyyan di aiutarla a farsi chiamare “madre” almeno una volta nella vita da Hazar. Reyyan non la aiuterà. Miran è stato convocato in commissariato: un ufficiale gli rivelerà che la tomba di sua madre è stata danneggiata e che, da una attenta analisi, si è scoperto che nessuno corpo è mai stato seppellito. Reyyan ascolta da casa sua la conversazione in commissariato via telefono; intuisce che Dilsah potrebbe ancora essere viva.  Si fa sera e Azize e Firat tirano un bel trappolone a Fusun: con la scusa di cederle i documenti che attestano la proprietà dei beni degli Aslanbey, alla donna viene rivelato che Firat si è intestato i beni in quanto anche lui è un discendente Aslanbey. Hazar rientra al castello per incontrare Sukran e rivelarle che la figlia è viva ed è lì con lui. Mentre al castello Aslanbey Azize e Fusun litigano, un incacchiatissimo Miran irrompe nel cortile e punta una pistola sulla faccia di Azize: “Perché la tomba di mia madre è vuota?” chiede alla donna urlando a squarciagola. “Perché lei è ancora viva” è la timida risposta che riceverà dalla anziana.

(S 3 E 56) Dilsah e Sukran possono finalmente abbracciarsi dopo tanti anni. Dilsah è in lacrime. Sukran è sbigottita dalla notizia. Per la troppa emozione, Dilsah sviene e viene soccorsa. Miran è una belva. Anche Fusun conferma la versione di Azize. In piena confusione, a Miran cade la pistola dalle mani e fugge via. Reyyan e Firat inseguono Miran. Zehra si trova in camera con Dilsah, le racconta di essersi pentita di averle detto che Sukran è morta e le spiega di averlo fatto solo perché intimorita che il suo amore con Hazar sarebbe potuto affievolire con il suo ritorno. Haran ha origliato tutta la conversazione dietro alla porta d’ingresso. Miran è carico a pallettoni: ha percorso a piedi tutta Midyat per raggiungere il castello degli Sadoglu e raggiungere Hazar. Varcato l’ingresso, incontrerà la nonna Sukran e il padre Hazar: entrambi gli confermeranno che Dilsah è viva. La vedrà uscire da una stanza e i suoi occhi si riempiranno di emozione. La donna però non vuole riconoscere Miran in quanto è convinta che suo figlio è morto. Hazar e Dilsah proveranno a farla ragionare ma lei è convinta che non sia vero. Un momento così delicato, Fusun irrompe nel castello e accusa Azize di aver traumatizzato Dilsah. Caso vuole che Azize fosse anche lei, lì, dietro al portone appena aperto da Fusun al suo ingresso. Fusun rincara la dose: accusa Azize di ha rapito Dilsah tenendola rinchiusa in una casa per tanti anni; poi si prende i meriti di averla liberata. Azize chiede perdono. Miran proprio non ne vuole sapere. Capita l’antifona, Azize gira i tacchi e fugge dal castello. Handan comunica a Cihan che Dilsah è al castello. Azize prova a fare un’ultima mossa per lavarsi la coscienza da tutte le malefatte che ha commesso: fa svegliare il quartiere a colpi di urla e spiegherà a tutti i cittadini di essersi pentita dei vari danni commessi alla sua famiglia. Svela davanti a tutti che ha fatto ricoverare Sultan in una clinica psichiatrica e che gli ha tolto il figlio Aslan, davanti a Gonul. Davanti alla folla inferocita e con Miran ancor più arrabbiato di prima, Azize tenterà l’estremo gesto: prenderà la pistola dei Mahmout e se la punterà alla testa. Miran, Reyyan, Azat si lanciano addosso all’anziana per evitarle di premere il grilletto. Ma un colpo partirà comunque… e non colpirà nessuno. Reyyan farà ad Azize un’ultima ramanzina. Mentre la folla si disperde, Fusun lancia una nuova minaccia ad Azize.

Potrebbe interessarti anche