Barbara D'Urso is over party? La conduttrice che più di tutte sta accusando il binomio "anno bisesto, anno funesto" è Maria Carmela D'Urso, al secolo Barbara, che sta vivendo un vero e proprio crollo contenutistico ma anche in ascolti per i suoi tre programmi di punta: Pomeriggio5, Domenica Live e LIVE Non è La D'Urso.
Pomeriggio5 is over party
Pomeriggio5 è il primo dei tre programmi in forte calo fra quelli nelle mani di Barbara D'Urso. Se nelle scorse edizioni il talk si aggirava fra il 17.2% (media ed. 2018-2019) e il 15.7% di share (media ed. 2019-2020), la stagione attualmente in onda del programma fa enorme difficoltà a raggiungere cifre Auditel ottimali. Nonostante anche il mezzuccio di scorporare la rilevazioni degli ascolti in due, tre o quattro parti, la trasmissione resta ferma attorno al 14%.
E le motivazioni sono chiare: la scarsità di contenuti originali, temi trattati spesso poco interessati e coinvolgenti e la nuova concorrenza data dal più solido e attento Aberto Matano con La Vita in Diretta, che supera Pomeriggio5 praticamente quasi tutti i giorni.
Domenica Live is over party
Se Pomeriggio5 piange, anche Domenica Live non se la ride di certo. Il programma della domenica pomeriggio di Barbara D'Urso che - rispetto al clone dei giorni feriali non si occupa di cronaca - porta a casa dei risultati sempre meno lusinghieri: in media il programma veleggia fra il 12% e il 13% di share facendosi superare sistematicamente in ascolti dall'economico talk di Francesca Fialdini Da Noi... A Ruota Libera. Ricordiamo che per sfuggire a figuracce varie, il programma schiva tatticamente il confronto con Domenica In già dal gennaio 2019.
Domenica Live dovrebbe sulla carta risultare una versione premium di Pomeriggio5 ma all'atto pratico non fa altro che risultare una appendice senza senso di LIVE Non è La D'Urso, da cui indubbiamente è costretto a rubare argomenti e ospiti.
LIVE Non è La D'Urso is over party
Non c'è due senza tre. Anche l'ultimo nato in casa Mediaset - LIVE Non è la D'Urso - riesce a incassare risultati Auditel pessimi nonostante gli ampi budget spesi per ospiti ed affini. Settimanalmente schiacciato dalla fiction di Rai1, il talk festivo di Barbara D'Urso registra ad oggi una media del 13%, imbarazzante vista la messa in onda fino alle ore 01:20.
Risultati ai limiti del baratro e che non possono essere in alcun modo giustificati dallo sbandieramento del picco (che dura pochi secondi) o dal numero di contatti; entrambi i dati, infatti, non hanno alcuna valenza nella vendita degli spazi pubblicitari a cui Mediaset mira in quanto tv commerciale. Ancora più grave è il continuo sostenere che "LIVE Non è a D'Urso è il talk più seguito della serata", portando l'identità di Canalae5 ad una sfida diretta con realtà di fatto imparagonabili (La7 e Rai3). È un po' come se McDonalds si vantasse di fatturare di più del kebabbaro sotto casa, evitando il confronto con il paritetico Burger King.
Contenutisticamente parlando, LIVE Non è La D'Urso ha una linea editoriale da demolire e ricostruire: dagli ospiti agli opinionisti, tutto sembra fatto per creare litigate a tavolino e sperare di attirare l'attenzione degli spettatori con urla, offese, accuse gratuite e gossip spesso inutilmente pruriginosi. E quando si prova a discutere di argomenti un po' più seri, lo show cade facilmente in controsensi, disinformazione, populismo ed endorsement politici che neanche il Tg4 negli Anni '90. Una faccenda che ha messo d'accordo mezzo milione di italiani pronti chiedere la chiusura del programma.
All'elenco del flop del brand D'Urso, non possiamo non tirare in ballo altri suoi due lavori recenti.
Grande Fratello NIP is over party
Dopo due stagioni di Grande Fratello "NIP" affidate a Barbara D'Urso, Mediaset ha preferito non continuare questa esperienza puntando tutto sull'allungamento della versione VIP. E le motivazioni per cui questo percorso si sia concluso un anno e mezzo fa sono ben chiare: in primis gli ascolti (i più bassi di sempre per il franchise con i non famosi) e in secondo luogo è il totale snaturamento che la D'Urso ha perpetuato sul format facendolo diventare l'ennesima appendice di Domenica Live, con opinionisti che diventano persino concorrenti della casa più spiata d'Italia.
La Dottoressa Giò is over party
Persino il tentativo di ridare vita ad un serial degli Anni '90 come La Dottoressa Giò è stato fagocitato dal modo caricaturale di Barbara D'Urso di fare televisione. La ginecologa nella fiction diventa tutto ad un tratto sempre meno vicina ai parti podalici o cesari e sempre più interessata alle "battaglie" che sono uno dei tormentoni di Pomeriggio5. Mai come in questo caso, la Barbara attrice sembra esser diventata una parodia di Barbara conduttrice.
Parlando di ascolti, inoltre, La Dottoressa Giò faceva bene a starsene negli Anni '90: nonostante i magheggi dovuti alla soppressione degli spazi pubblicitari, la fiction ha avuto una media dell'11% circa. Dopo tutte queste spiegazioni vi state ancora chiedendo perché, nonostante le promesse fatte della conduttrice, La Dottoressa Giò non è mai più tornata in tv?
Barbara D'Urso is over party?
In definitiva, se dal punto di vista contenutistico tutto ciò che tocca Barbara D'Urso diventa trash e raffazzonato (e questo lo sapevamo già), alla 63enne di Napoli non restava alto che provare a tiare su qualche merito legato agli Ascolti essendo fra i volti di punta di una tv commerciale. Peccato però che anche la share sta venendo meno anno dopo anno.
Contenuti flop, ascolti flop: Barbara D'Urso is over party?
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