Si sta creando il panico nei palazzoni della Rai attorno al ritorno in tv di Fiorello, già in subbuglio per i potenziali nuovi assetti dovuti al nascente Governo Meloni. Stando a quanto riferiscono alcune testate giornalistiche nazionali - fra cui Open - Fiorello avrebbe dovuto occupare dal 28 novembre 2022 la fascia del primo mattino di Rai Uno con un programma che avrebbe ricalcato le gesta di Edicola Fiore; il titolo di questo nuovo programma sarebbe stato Viva Asiago 10! e il suddetto morning show avrebbe dovuto godere persino di un lancio in grande stile grazie a ben tre settimane di backstage e video anticipazioni pubblicati sul sito RaiPlay. Ma qui il condizionale è d'obbligo perché le date sarebbero saltate a causa di un importante malcontento...
Ad arrabbiarsi sono coloro a cui verrebbe tolta la fascia oraria in cui potrebbe andare in onda Fiorello, ovvero la redazione del Tg1. Nello specifico il Comitato di Redazione del telegiornale ha speso parole dure su questo incredibile cambio di palinsesto piovuto dal cielo dall'oggi al domani:
Il Comitato di redazione del Tg1 esprime tutto il suo sconcerto e la sua totale contrarietà nell'apprendere del possibile approdo di un programma satirico di intrattenimento, guidato da Fiorello, al posto di quasi un'ora di programmazione gestita dal Tg1, nello specifico Tg1 Mattina. [...] Quali sono le motivazioni editoriali di tale scelta? Come si può pensare di interrompere il flusso informativo con un programma satirico, generando confusione nel pubblico a casa? [...] Inoltre, un programma satirico con ospiti come quello che intuiamo dalle notizie circolate inoltre avrà un costo maggiore per l'azienda rispetto alla produzione del telegiornale e del Tg1 mattina. Chiediamo pertanto all'azienda di rispondere invece alle nostre costanti lamentele e denunce riguardanti le carenze di troupe e zainetti sempre più difficili da trovare. Chiediamo di conoscere la ratio di tale decisione, senza prevedere una compensazione per il Tg1.
Insomma fra spazi rubati di soppiatto e un extra-budget che la Rai dovrà evidentemente trovare per realizzare il tutto entro un mese, i dubbi della redazione del telegiornale di Rai Uno sembrano sufficientemente solidi.
A provare a spegnere la polemica è l'amministratore delegato Rai, Carlo Fuortes, che attraverso pubbliche dichiarazioni conferma l'operazione Fiorello pur rimanendo vago nei suoi intenti:
Ritengo indispensabile precisare che il progetto editoriale è ancora in fase di definizione, compresa la sua collocazione nei palinsesti. Oltre all'approdo su RaiPlay, è in corso la valutazione sul canale televisivo più adatto ad accogliere il progetto innovativo dello straordinario artista. La Rai avrà cura di comunicare il progetto definitivo non appena verrà ultimato.
Se il progetto Fiorello è effettivamente previsto per gli inizi di novembre, non dovrebbe mancare poco al rilascio di informazioni più sostanziose su tutta l'operazione. La vera domanda che ci facciamo, però, è un'altra: la fascia del mattino del Servizio Pubblico ha davvero bisogno di un costoso show comico?
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