Dal reportage di mitomorrow.it |
La sbalorditiva presa di posizione dell'Amministratore Delegato Rai Roberto Sergio in difesa di Israele a proposito del conflitto attualmente ancora in corso sulla Striscia di Gaza ha indignato l'opinione pubblica in maniera quasi del tutto unanime. Il comunicato letto nel corso di Domenica In ha travolto di critiche anche la conduttrice Mara Venier che in pochi giorni si è trovata a dover fare delle pubbliche scuse con una intervista riparatoria. Ma l'indignazione degli italiani nei confronti di questo folle gesto fatto da uno dei più alti responsabili della nostra Tv di Stato non si è fermata ai soli messaggi sui social; no, stavolta c'è stata una rivolta nelle piazza, anzi più precisamente davanti alle più disparate sedi Rai presenti sul territorio nazionale. Sit-in, striscioni e cori sono stati l'arma con cui i manifestanti hanno dimostrato il loro dissenso e la risposta per alcuni di loro sono state addirittura le manganellate.
Il Riformista ha riportato, ad esempio, quello che è accaduto ieri 13 febbraio 2024 davanti alla sede Rai di Napoli nel corso della manifestazione pacifica in cui hanno presenziato circa duecento manifestanti. Il portale svela che i manifestanti sono stati prima spintonati e poi picchiati a manganellate dalle forze dell'ordine locali: "Agenti che hanno reagito con una carica di alleggerimento e con diverse manganellate che hanno ferito alcuni attivisti, tra cui donne immortalate con testa e volto insanguinato dopo gli scontri". Difendere un messaggio di pace e finire per essere aggrediti è un concetto veramente inaudito in una società civile.
Proteste Rai: manifestanti manganellati nella manifestazione alla sede Rai di Napoli |
Stessa cosa è successa alla medesima manifestazione Censure Rai avvenuta davanti alla sede Rai di Torino. Il quotidiano La Stampa ha contato circa cinquecento manifestanti che nei presso di Via Verdi hanno fatto sentire il loro dissenso nei confronti dell'ammonimento che l'AD Rai ha fatto su quel pacifico "Stop al genocidio" urlato da Ghali durante il Festival di Sanremo 2024. A nulla gli è importato se il sit-in fosse a tema pace: Polizia e Carabinieri sono arrivato sul posto con delle camionette e respingendo il fiume umano di persone hanno innescato un vero e proprio tafferuglio culminato in lancio di oggetti e uova. Qui il video.
Altra sede, altro sit-in: stavolta ci spostiamo davanti alla sede Rai di Bari in Via Dalmazia. Qui la situazione è stata più tranquilla: i circa centocinquanta manifestanti hanno potuto esporre le loro critiche sbandierando l'effige della Palestina e urlando le loro ragioni. In un comunicato che pre-annunciava la manifestazione, i pugliesi hanno fatto sapere quanto segue: "L'AD RAI esprime solidarietà allo stato israeliano e al suo supposto “diritto alla difesa”. La popolazione di Gaza non ha un posto sicuro dove scappare, mentre ancora si contano i martiri e i feriti causati dall’occupazione sionista, dopo che tutti gli ospedali di Gaza sono diventati fuori uso a causa dei bombardamenti e dell’embargo sulla striscia, dopo 129 giorni in cui Israele ha affamato Gaza e non ha permesso l’ingresso di alcun aiuto alla popolazione. In questi casi, dov’è la solidarietà?"
Altre manifestazioni in difesa delle parole usate da Ghali a Sanremo 2024 si sono svolte davanti ad altre sedi Rai (come quella di Cosenza) ma sicuramente quella più agguerrita è stata quella che si è svolta poche ore fa davanti alla sede Rai di Corso Sempione a Milano, dove circa ottocento manifestanti hanno fatto sentire il loro dissenso. Protagonista assoluto è stato un grande striscione con su scritto "Non ci censureRai, stop al genocidio!".
«𝐍𝐎𝐍 𝐂𝐈 𝐂𝐄𝐍𝐒𝐔𝐑𝐄-𝐑𝐀𝐈»
— Mi-Tomorrow (@MiTomorrow) February 14, 2024
"Vergogna, vergogna" e "siete complici" sono alcuni degli slogan urlati fuori dalla sede Rai di corso Sempione a Milano nel corso di un presidio "contro la censura in Rai sul genocidio a Gaza" pic.twitter.com/GiDAV8zWCy
Passano i giorni e le manifestazioni continuano. Il Messaggero Veneto ci racconta che una ulteriore iniziativa è stata presa il 17 febbraio 2024 davanti alla Sede Rai FVG di Trieste con oltre un centinaio di manifestanti "armati" di bandiere della Palestina, striscioni è messaggi anti-genocidio. Non poteva di certo mancare una protesta davanti alla Sede Rai di Viale Mazzini a Roma, che ha raccolto oltre 5mila manifestanti, si legge su AdnKronos.
Foto AdnKronos |
La manifestazione dai toni pacifici fatta davanti alla Sede Rai di Bologna ha preso una piega tutt'altro che pacifica. Il Resto del Carlino ha persino filmato uno scontro avvenuto in Viale della Fiera dove a seguito "di manganellate da parte di polizia e carabinieri" e seguito un lancio "di oggetti vari da parte dei manifestanti". Dopo due ore di presenza, i manifestanti hanno ottenuto di poter leggere un comunicato davanti ai responsabili del polo Rai per la regione Emilia Romagna in cui si chiedono "le dimissioni dell'AD Roberto Sergio e una informazione senza censura sulla Palestina e non filo sionista".
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